"È difficile trovare le parole, se nei tuoi difetti io ci trovo anche la perfezione."
Sento uno sguardo addosso, mi giro e noto con mia grande sorpresa che è Giorgio a guardarmi. Mi mordo nervosamente il labbro, e lui sorride alla mia reazione.
《Bene Giorgia- dice Giulio- raccontaci un pò di te. Cosa vuoi fare nella vita?》Sono davvero a disagio in questo momento, non voglio spiegargli che amo la musica più delle persone e che voglio farne di essa il mio lavoro. Proprio no.
《Beh, vorrei finire gli studi e andare all'università. Per ora sono al quarto anno del liceo linguistico.》beh si, vorrei andare all'università, ma solo per una realizzazione personale. Non c'entra nulla con il lavoro che voglio fare.
《Wow》aggiunge Giorgio visibilmente annoiato.
《Tutto qui? Non sembri quel genere di ragazza》 dice Valerio addentando la sua pasta al cioccolato.
Le mani iniziano a sudare sotto lo sguardo curioso di Giorgio e Giulio.
《Qualcosa mi dice che hai appena sparato una cazzata e non vuoi dire la verità》la voce di Giulio mi rapisce dai miei pensieri.
Alzo gli occhi e cerco di recuperare la mia maschera di semplicità, ma dentro muoio dalla voglia di dirgli tutto quanto.
《Non è che vuoi fare la spogliarellista per caso? Perché sarebbe un peccato per una ragazza così in gamba》 Giorgio inizia a ridere, seguito subito da noi tre.
《No no, niente di simile》rispondo ridendo.
Antonio si avvicina al tavolino e saluta i tre ragazzi, mettendo subito dopo le mani grandi sulle mie spalle minute.
《Beh di che si parla ragazzi?》Chiede con aria disinvolta.
《Cercavamo di capì cosa vuole fare la ragazzina da grande ma- Giulio si ferma all'improvviso, e sentiamo che dal bar parte Supereroi Falliti. Distrattamente inizio a canticchiare il testo - lei.... non parla》conclude Giulio.
《Beh lei ama cantare. Il suo sogno è diventare una professionista, ed è davvero brava》risponde Antonio.
《Perfetto! Appena arriva il ritornello voglio sentirti》aggiunge Valerio.
Giulio sorride, cantando il suo stesso testo. Giorgio mi guarda. Sono costretta. Inizio a canticchiare quel ritornello. Giorgio si unisce a me, cantando dolcemente quelle parole, mantenendo il suo sguardo fisso nel mio.
La canzone finisce, subito dopo inizia Ho Scelto Te.
Giulio continua a sorridere leggermente e mi guarda comprensivo.
Abbasso leggermente lo sguardo e un silenzio imbarazzante cala su questo fottuto tavolino. Stringo i pugni, mi alzo velocemente e mi avvio nello spogliatoio. Sento Antonio che mi chiama, ma non mi giro.
《Clà, dì ad Antonio che mi sono sentita male che sto andando a casa. Recupero il turno domani, faccio sia mattina che sera》dico frettolosamente a Claudio che sta nella cucina, si trova proprio davanti allo spogliatoio. Mi guarda confuso e fa un cenno con la testa.
Entro nella stanza e mi levo la maglia del locale, mettendo subito dopo l'unica che ho portato: quella di Mostro.
Arrotolo la maglia del Red su sé stessa e la butto nello zaino. Prendo una sigaretta, il clipper, il telefono e le cuffie.
Esco dalla porta sul retro e mi avvio verso casa.
《Che cazzo ho fatto》.
Non sono arrabbiata con loro, assolutamente. È solo che non sono la classica ragazza che usa le persone per arricchirsi. Non voglio che pensino di me come un'approfittatrice.
Accendo la sigaretta e metto subito il clipper nello zaino. Attraverso la strada e cammino a passo veloce. Entro in un vicolo solitamente vuoto, ma sta volta vedo una macchina. E un ragazzo appoggiato al muso della vettura. Non voglio nemmeno sapere chi sia, attacco le cuffie al telefono e continuo a fumare.
Gli passo a fianco a testa alta, con lo sguardo fiero. Magari è un pervertito o cose simili, se faccio così capirà che non sono un bersaglio facile.... credo.
Ormai ho superato la macchina e continuo tranquilla. Qualcosa però mi afferra per il polso e io lascio andare subito la sigaretta, stringendo la mano a pugno, pronta per attaccare. Mi giro di scatto e mando il gomito in dietro per poi dare subito il pugno, ma la persona davanti a me afferra il mio braccio velocemente.
《CHE CAZZO FAI?!》riconosco immediatamente quella voce. Alzo lo sguardo e il ragazzo mi guarda stupito.
《Uh.... Non pensavo fossi tu, scusa》 rispondo staccando le cuffie con una leggera risatina.
Giorgio mi guarda ancora più stupito.
《Sei una fottuta macchina da guerra, calmati》dice ridendo.
《Perché sei scappata via così?》 《Come facevi a sapere che sarei passata da qui?》《Non rispondere alla mia domanda con un'altra domanda ancora. Perché sei andata via?》sei così fottutamente insistente Giorgio Ferrario.
《Sono andata via perché non volevo vedervi dopo che io...》Non riesco a concludere la frase.
《Dopo che tu hai canticchiato con me un pezzo di una mia canzone? Sei stata brava, ma so che puoi fare di più, stavi giocherellando lì in quel tavolo. Voglio sentirti cantare seriamente》.
《Non se ne parla! Poi penserete che sono un'appfrofittatrice del cazzo! Io non mi sono fermata in quel tavolo per cercare soldi o cose simili, volevo parlare solo con alcune delle persone più importanti della mia vita!》rispondo tremando dal nervoso.
Nel suo viso compare un leggero sorriso, e il suo sguardo passa dai miei occhi alla maglietta che indosso.
《Perché ti fai tutti questi problemi? Insomma, se ti sto dicendo che ti voglio sentire, vuol dire che sono interessato, no? Non penso che sei un'approfittatrice, assolutamente. Sei una ragazza a posto, i tuoi genitori devono essere davvero fieri di te》 conclude sorridendo leggermente.
Abbasso gli occhi e chiudo i pugni.
《I miei genitori mi odiano》 dico sussurrando.
Giorgio corruga la fronte, poi giocherella con le chiavi della macchina prima di avvicinarsi ad essa. Le inserisce nella serratura e apre la portiera, rimanendoci dietro.
《Sali in macchina. Andiamo a fare visita ai tuoi genitori》 dice con aria beffarda.
《I miei genitori stanno a Milano. Vivo da sola nella nostra casa》rispondo avvicinandomi alla macchina.
《Vorrà dire che ci faremo un giro e mi farai vedere dove vivi. Non voglio sentire obiezioni, sali in macchina o ti ci metto io a forza》sbuffo sonoramente ed entro nel lato del passeggero.
《Comunque la mia maglia ti dona un sacco. Fa un bel contrasto con il tuo viso dolce》dice ammiccando eccessivamente. Mi giro verso il finestrino.
《Scusa se ho cercato di farti ridere un pò》mi risponde.
Vedo il suo braccio appoggiarsi alla portiera dove è appoggiata la mia testa. Mi giro di scatto e ho il suo viso a pochi centimetri dal mio.
《Senti, Giorgia, non so cosa ti stia passando per quella testa, ma sono abbastanza sicuro che la tinta viola è arrivata fino al tuo cervello. Ora, dimmi dove abiti perché sono curioso》.
《No》rispondo acida. Sto cercando di mantenere il controllo. Ma Dio ho il ragazzo più fantastico che ci sia al mondo davanti a me.
《Bene, l'hai voluto tu》dice spostando la sua mano dalla portiera al mio fianco e...
《CAZZO GIORGIO FERMATI HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH》 urlo come una matta, soffro troppo il solletico.
《Dimmi dove abiti o continuo così finché non esplodi》dice ridendo.
《SEMBRI UN MANIACO SESSUALE GIORGIO FERMO FERMO ABITO A POCHI METRI DA QUA FERMO HAHAHAHAAH》urlo contorcendomi dalle risate.
《Okay》le sue mani si appoggiano per un attimo sui miei fianchi: sono grandi e calde, trasmettono tanta sicurezza. Si allontana di scatto e mette in moto la macchina.
《Abito davanti al market più vicino》dico giocando con le mie mani.
Mi guarda sorridendo compiaciuto, per poi guidare verso casa mia.Giorgio's pov
Non so cosa sto facendo ma ho voglia di capire un pò di cose su di lei. È diversa dalle altre ragazze, ha un modo di fare unico. Il mio telefono squilla e trasferisco la chiamata sulla macchina, così può sentire perfettamente anche lei.
《Giò, l'hai trovata?》mi chiede Antonio preoccupato. Giorgia ha un'espressione dispiaciuta.
《Si, l'ho trovata. Sta bene, ha avuto solo un piccolo crollo emotivo》 rispondo guardandola.
《Uh... Okay... Claudio mi ha detto che domani recupererà il turno, ma dille che se vuole può stare a casa. Per favore, non lasciarla sola oggi. Ha bisogno di qualcuno con cui parlare e ridere un pò》 dice preoccupato. Si vede che ci tiene a lei, la tratta come una figlia. Mi giro e la guardo nuovamente: ha la testa bassa e sta giocando con le sue mani.
《Tranquillo -gli rispondo appoggiando la mano destra sul suo ginocchio- non la lascio sola. Poi le riferirò tutto》concludo. Lei appoggia la sua piccola mano sulla mia e la stringe leggermente. Le accarezzo il ginocchio.
《Grazie Giò, davvero. Ci sentiamo》
《Ciao Antò》chiudo la chiamata e spengo il motore, siamo già arrivati a destinazione. Lei esce dalla macchina e aspetta che io faccia lo stesso. La raggiungo sul marciapiede e la abbraccio. So cosa prova. Appoggio il mio mento sulla sua testa e lei tiene con forza la mia maglietta tra le mani.
《Così sei un lupo solitario eh? Vediamo che possiamo fare per te》le dico staccandomi da lei. Sorride leggermente, poi mi da le spalle e mi guida verso un palazzo a pochi metri da noi. Sembra molto vecchio, le finestre sono enormi e possiede balconi giganteschi. Seguo la ragazza davanti a me fino all'entrata dell'edificio, dove un portiere sulla quarantina la saluta con gentilezza, mentre a me riserva un'occhiataccia che restituisco immediatamente.
Raggiungo Giorgia che intanto sta chiamando l'ascensore che arriva pochi secondi dopo.
Entriamo dentro e lei posiziona una chiave all'interno di una serratura, per poi pigiare su un tasto che indica il sesto piano, poi leva la chiave dalla serratura e si gira verso me.
《Non è il massimo casa mia, e ti prego non badare al disordine》dice sorridendo.
Intanto le porte si aprono e usciamo fuori dall'ascensore.
Ci troviamo in un corridoio e lo percorriamo finché non arriviamo a due porte. Giorgia si gira verso la porta a destra e la apre.
《Benvenuto all'inferno》dice sorridendo.Scusate per il ritaaaaaardoooooooo hahahahah. Spero che questa ff vi piaccia c:
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La Bella E La Bestia Di Satana.
FanficGiorgia è una ragazza di Roma di diciotto anni innamorata della musica, specialmente Rap e r&b. Una vita complicata, segreti oscuri, atteggiamenti menefreghisti fanno da cornice alla sua esistenza. Vuole uscire dai drammi, vuole vivere come i più gr...