A svegliarmi, quella mattina, furono i raggi solari che entravano attraverso la finestra. Emisi un gemito di lamento, sperando che qualcuno portasse il tempo indietro di almeno dieci ore, così da poter dormire ancora.
Il giorno prima avevo aiutato mia madre a lavorare i campi e adesso mi ritrovavo con ogni parte del mio corpo dolorante.
Aprì leggermente gli occhi, alla ricerca della sveglia sul mio comodino, segnava le 8:00am in punto.
Sbadigliai e dopo pochi minuti trovai la forza di alzarmi, poiché se non lo avessi fatto sarebbe arrivata presto mia madre a buttarmi giù dal letto.
Aprì la porta della mia camera e mi trascinai fino alla cucina, da dove riuscivo già a sentire l'inconfondibile odore della torta di mele. Una volta raggiunta la stanza, presi posto nel tavolo, accanto a mia sorella Amy, di 4 anni.
A: "Elliee."- mi salutò con la manina, mentre era intenta a spalmare il suo pane e marmellata sulla sua faccia.
Mia madre si girò, sorridendomi dolcemente.
M: "Ben svegliata tesoro. Vuoi una fetta di torta?"- mi chiese, mentre già ne tagliava un pezzo.
Annuì, mentre sorseggiavo del succo d'arancia che avevo trovato sul tavolo.
Poco dopo, finí di fare colazione e mi diressi verso il bagno.
Dopo essermi lavata, indossai dei jeans,una maglia nera e scarpe da ginnastica bianche.
Lasciai i miei capelli biondi sciolti e uscì di casa.
La nostra abitazione era circondata per una buona parte, da fiori gialli. Mia madre dice che sono sempre stati qui, che non sa chi li abbia piantati. Sta di fatto che io li ho sempre adorati, fin da bambina.
Mi sedevo in mezzo all'enorme campo e rimanevo seduta per ore a fissare quegli splendidi fiori.
Continuai a camminare, alla ricerca di mio fratello Daniel.
Lo vidi poco dopo, intento a dare da mangiare ai maiali.
Avevamo molti animali qui: galline, maiali, due cavalli e una mucca.
D: hey, potresti riempire le ciotole d'acqua?- annuì, dirigendomi verso la fontana.
Non appena riuscì a colmare l'annaffiatoio, chiusi l'acqua e riempì le varie ciotole degli animali.
Dopo molte ore mia madre ci chiamò, avvertendoci che il pranzo era pronto. -----
Mentre ero intenta a lavare i piatti, qualcuno bussò alla nostra porta.
Io: Daaniel va tu!- urlai.
Lo sentì sbuffare, ma andò comunque ad aprire, sbattendo pesantemente i piedi sul pavimento.
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Ciao a tutti! Lavoro a questa storia da tanto, spero la troviate avvincente e originale, ma ovviamente vedrete più avanti che non sarà la solita e monotona FF.
Premetto che sono molto lenta a scrivere i capitoli, quindi non pubblicherò ogni tot. Potrei pubblicare anche dieci capitoli in un giorno e per un mese non scrivere neanche una parola...scusate se è piccolino ma, man mano saranno sempre più lunghi.
Ci saranno davvero molti personaggi 😍
Al prossimo capitolo.
-Giuliana.
