2. Capitolo

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L'auto sfrecciava così veloce che mi vennero i brividi, finii la mia sigaretta, c'era silenzio e così decisi di rompere il ghiaccio e dissi divertita "Ci siamo baciati,mi hai palpato il sedere e in più mi stai portando non so dove, credo che io meriti di sapere il tuo nome".
Non rispose, lo guardai man mano rallentava fino a parcheggiare in un viale senza case per un momento ho pensato cosa mi avesse portato a fare in quel posto a distogliermi dai miei pensieri fu proprio la sua voce.
"Justin, mi chiamo Justin" rispose con voce sensuale, mi guardò e posò il suo pollice sulle mie labbra avvicinandosi con le labbra sempre di più "e tu come ti chiami?" " Sarah.." quasi sospirai.
Quel ragazzo mi mandava fuori di testa non si spiega quanto mi eccitasse.
Mi baciò con foga e iniziò a toccarmi il seno iniziò a baciarmi il collo e scendeva sempre più giù, iniziò a leccarmi l'interno coscia fino ad arrivare al clitoride e leccare sempre più veloce, mi sentivo in paradiso, non so se fosse stato l'effetto dell' alcol a farmi sentire così, e addirittura a farmi comportare così con un ragazzo appena conosciuto tra l'altro.
Persi il controllo e iniziai ad ansimare lui si avvicina con il suo membro verso di me e con violenza mi penetra, ansimai, continuava senza fermarsi, veloce e violento, mi piaceva il suo modo di fare mi accarezzò il viso, mi baciò e fece per uscire il suo membro, infilandoci due dita per poi leccarle, avvicinò il suo membro alle mie labbra e mi venne in bocca.
Mi sentivo sporca non riuscivo a capire il motivo per il quale mi comportavo così e perchè stavo facendo quelle cose, sará stato il suo fascino, il suo modo di fare, il modo il cui mi toccava che mi faceva uscire fuori di testa.
Mette in moto e mi riaccompagna al locale, senza dire una parola.
Manco mi salutò, chissá se lo avrei più visto, non pensavo ancora a cosa fosse accaduto qualche momento prima.
Vidi Jessica erano le 3;47 di notte decidemmo di tornare a casa, entrammo in auto le raccontai tutto, non la prese male, anzi mi diceva di dirle i dettagli e così feci non fece altro che prendermi in giro fin quando non arrivai a casa e ci salutammo.
Salii di sopra mi feci una doccia e mi misi a letto, non credendo a cosa fosse successo quella notte, non sapevo se l'avrei più visto, mi tormentava non riuscire a capire il motivo per il quale non mi avesse più rivolto la parola dopo aver fatto sesso con me.
Tormentata da questi pensieri cado in un sonno profondo..

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