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Sono in crisi. Partiamo col dire che domani sarà il PRIMO GIORNO DI SUPERIORI ed io non ho ancora preparato nulla. Sarà oramai ora di cena ed io sono qui, a scrivere.
Scrivo perché magari, da grande mentre frugherò nelle scatole degli oggetti di quando ero "piccola" troverò questo diario e ripercorrerò un po' tutti gli attimi più importanti della mia adolescenza, magari riderò... Perché no?
Ho un'ansia che non sta nella camera da letto. Quest'anno ho intenzione di impegnarmi, il liceo scientifico è un grandissimo impegno e se voglio arrivare a lavorare in uno studio di ricerca astronomico devo rimboccarmi le maniche. Per fare un esempio la NASA, sarebbe un sogno che si avvera lavorare in un luogo dove metti a disposizione tutte le tue capacità e tutta la tua passione per aiutare "il mondo".
Amo l'astronomia e le scienze in generale: fisica, chimica, biologia eccetera.
A parte questo. Devo ancora trovare da vestire e fare lo zaino. Un compito lungo e difficile sarà trovare qualcosa da vestire e penso che lo farò dopo cena, vorrei preparare lo zaino e come una saetta metto nel mio estepack nero il diario nero, l'astuccio nero e bianco ed un quaderno a quadretti grigio scuro. (Si ho la passione per i colori scuri, ma NON sono depressa, anzi.)
Appoggio lo zaino stranamente leggero di fianco al mio armadio e penso mentre aspetto che mia mamma mi chiami per avvisarmi che è pronto da mangiare.
Penso alle medie, a cosa mi hanno insegnato. Quelle scuole sono state per me orribili, non ero nè vittima di bullismo nè di altro, mi piace pensarla così. Ero, nei primi due anni, un maschiaccio: capelli corti e rovinati, pochi vestiti vecchi e da maschio, scarpe orrende e non parliamo della cura verso il mio carattere. Mi descrivevano come una ragazza fredda, brutta, stronza e rompi coglioni. Mi prendevano costantemente in giro, e si divertivano. Questo ha provocato il mio enorme cambiamento: da cessa a ragazza accettabile. Molti esagerano secondo me, dicono che sono bellissima e tutto ma non lo penso. Sta di fatto che ora conosco un sacco di gente e tutte le sere sono fuori con gente diversa, io sono la simpatica, la scema, la forte, la casinista e la "consigliera" di turno.
Voglio cambiare questo modo di essere che mi sono imposta, infatti questo mi ha fatta stare spesso male e mi ha portata a ragionare in modi sbagliati. Facevo del bene agli altri ma non a me stessa. Ora che ho capito la lezione ho deciso di cambiare e cercare di stare più sulle mie, ovviamente sono e rimarrò sempre la cretina ma meno.
Uno strillo interrompe i miei pensieri:
- LAURA E' PRONTA LA CENA!
- Arrivo mamma...
Ora devo mollare la penna, arrivo.
                                ****
Tornata. Ho già scelto da vestire e, aspetto domani mattina. So che non riuscirò a dormire ma non ho più voglia di scrivere (la solita pigrona direbbe Beatrice) quindi domani pomeriggio saró costretta a scrivere com'è andata.
Mi farà bene quest'idea del diario, ne sono convinta.

Lasciami sognareWhere stories live. Discover now