Cough Syrup

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Ti guardi allo specchio e adesso dimmi, che cosa puoi vedere?
Li vedi quegli occhi spenti, senza forze?
Le vedi quelle labbra screpolate e tagliate?
Le vedi quelle macchie violacee che macchiano la tua pelle nivea?
Che cosa ti è successo piccolo guerriero?
Chi è riuscito a ridurti in questo stato? Chi ha spento la gioia dai tuoi occhi?



Blaine era sdraiato sul suo letto, con l'mp3 nelle orecchie e gli occhi chiusi, per assaporare al meglio ogni nota che usciva da quell'oggetto. Stava ripensando a tutto quello che gli era successo in quelle settimane. Aveva conosciuto quel ragazzo, quel Kurt, lo aveva subito impressionato: sembrava un ragazzo che teneva nascosto tanto dolore, ma era talmente ostinato da non volerlo mostrare in pubblico.
Lo aveva capito fin dal loro primo incontro all'accademia Dalton, quando si era intrufolato per spiare gli Usignoli, ma era stato scoperto subito.
Il moro sorrise: era stato un vero incapace Kurt, ma gli aveva fatto una tenerezza immensa e già lì aveva capito che la vita del ragazzo non dovesse essere facile. Kurt gli aveva raccontato che un bullo lo minacciava di continuo e Blaine aveva cercato di rincuorarlo, ma si vedeva bene che il castano era tutto meno che tranquillo.


Chiudi la porta del bagno e guardi il tuo riflesso ancora e ancora: sei schifato da quello che noti, non riesci neppure più a riconoscerti.
Vorresti piangere, ma i tuoi occhi sembrano quasi vuoti di ogni rimasuglio di lacrima possibile: hai pianto troppo, i tuoi occhi sono rossi e gonfi, non sembrano neanche più i tuoi.
Osservi il tuo volto per scoprire che è dimagrito ulteriormente e le tue guance sono scavate e pallide, mentre le tue labbra sono viola, piene di tagli e ti fanno un male assurdo.
Poggi lentamente le dita su di esse, ma le ritrai subito per il troppo dolore.
Kurt, perchè non hai mai detto nulla?



Si erano sentiti molto spesso nelle ultime settimane e Blaine era addirittura andato nella scuola del suo nuovo amico per cercare di aiutarlo con i bulli, ma a quanto gli aveva detto Kurt la situazione non era migliorata, anzi, quel Karofsky lo aveva addirittura minacciato di morte.
Blaine aveva sentito una sensazione di rabbia immane quando il suo amico glielo aveva detto, per un secondo aveva avuto l'istinto di correre da quello sbruffone e prenderlo a pugni fino a quando non avesse capito la lezione, ma erano state le braccia del mezzo soprano a tenerlo fermo, dicendogli che non avrebbe risolto nulla con la violenza.
Blaine aveva sbuffato cercando di calmarsi; quel pensiero aleggiava ancora nella testa del moro, mentre si rigirava nel letto per cercare una posizione comoda. La musica continuava a scorrere nelle sue orecchie, ma lui la stava ascoltando sempre di meno, lasciando spazio ai suoi pensieri.
Kurt sembrava un ragazzo tanto fragile, ma sapeva essere forte e determinato, forse anche più di Blaine.


Dal tuo volto passi a controllare il tuo petto e sospiri pesantemente: è macchiato di segni viola ed estesi, sei ormai tutto ossa e a stento ti reggi in piedi.
Ragazzo, perchè non hai ancora chiesto aiuto? Che cosa ti blocca dal farlo?
Forse ti vergogni di tuo padre, di quello che potrebbe pensare, ma allora perchè non parli con Blaine? Digli quello che ti stanno facendo, non limitarti a fingere di stare bene in sua presenza.
Lui può aiutarti, non lasciare che ti portino affondo.
Reagisci ragazzo, lotta, fai vedere chi sei realmente.



Blaine era scappato dalla sua vecchia scuola, aveva permesso ai bulli di avere la meglio. Poteva permettersi la retta dell'accademia privata, così decise di scappare dalla paura per scegliere la pace e la serenità.
Kurt però gli aveva detto di averne parlato con il padre, ma di non avere i soldi sufficienti per pagare la retta, quindi doveva rimanere alla sua scuola, combattendo da solo contro tutti.
Il moro se ne era dispiaciuto, tanto da offrirsi per pagare la parte che non riuscivano a permettersi, ma Kurt non aveva voluto, non poteva permettere così tanto.
Blaine avrebbe voluto che il suo amico si trasferisse alla Dalton, avrebbe smesso di soffrire e poi avrebbe avuto occasione di stare con lui: ancora forse non voleva ammetterlo a se stesso, ma forse provava qualcosa di più di una semplice amicizia nei confronti del mezzo soprano.
Stava bene con lui e avevano subito trovato la giusta chimica insieme, ma Blaine non voleva dare giudizi troppo affrettati, teneva veramente tanto a Kurt e non voleva perdere la sua amicizia se non fosse stato un sentimento contraccambiato.

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