Percy si guardò allo specchio: capelli neri costantemente spettinati e occhi verdi cerchiati da profonde occhiaie violacee. Un completo elegante e una cravatta che non riusciva ad annodare. Il ragazzo sbuffò: non era il massimo. -Sei pronto? – la voce di Annabeth lo riportò alla realtà, distogliendo la sua attenzione dal riflesso nello specchio. -Sì, più o meno- la sua ragazza entrò nella stanza: i capelli biondi perfettamente legati in uno chignon alto, un vestito blu scuro elegante e tacchi che parevano trampoli. Percy non potè fare a meno di pensare a quanto fosse bella Annabeth. -Percy, cosa hai combinato con la tua cravatta? – il ragazzo abbassò lo sguardo: la cravatta nera era annodata alla bella e meglio. -Non so come si metta! È peggio della fisica quantistica- la ragazza alzò gli occhi al cielo: Percy non sapeva nemmeno di cosa si trattasse la fisica quantistica. -Ti aiuto io- si offrì -Sei la migliore, lo sai? - Annabeth sorrise e gli sistemò la cravatta in pochi minuti -Semplice, no? - il ragazzo non sembrava molto convinto, ma non disse nulla. Annabeth si prese un momento per osservare meglio il suo ragazzo: i capelli non sembravano voler stare al loro posto, ma per il resto era davvero bello. -Stai benissimo Percy, i miei genitori ti adoreranno- il ragazzo sorrise, ma sembrava un gesto piuttosto forzato. -Percy, che hai? – Percy sospirò: alla sua ragazza non si poteva nascondere mai nulla. Era per quello che le piaceva. ''La mia sapientona'' amava chiamarla così, amava baciarla, abbracciarla e sentirla parlare del suo lavoro da architetto quando tornava a casa. Amava tutto di lei. -Sai Annabeth, sono un po' nervoso- La bionda lo baciò, per poi staccarsi da lui quasi subito -Nervoso? Percy, non devi! Ho parlato così tanto di te ai miei genitori che è come se ti conoscessero già- il ragazzo scosse la testa -Annabeth e se poi deludo le loro aspettative? Voglio piacere ai tuoi genitori. Voglio essere il ragazzo che si aspettavano di vedere accanto alla loro meravigliosa figlia- Annabeth sorrise: Percy si preoccupava sempre troppo. -Tu mi ami Percy? – il ragazzo rispose di sì, senza esitare. Ovvio che l'amava. -Questo è l'importante: quindi smettila di preoccuparti- Percy adesso era un po' più tranquillo – Sai sempre cosa dire: sei perfetta, lo sai?- -Lo so- Annabeth rise -Anche tu non sei male- Percy la cinse per i fianchi -La mia sapientona modesta- e la baciò, pensando a tutta la vita che avevano davanti. Pensò che insieme loro due, erano proprio una bella coppia. E pensò anche che era ora l'ora di andare, se non volevano fare tardi. Si allontanò da Annabeth e le prese la mano -E ora andiamo a conoscere i genitori più fortunati del mondo: non si incontra tutti i giorni il grande Perseus Jackson- Annabeth ridacchiò: ecco il suo Percy.
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Il primo incontro
FanfictionAU//Percabeth Percy è un po' nervoso: conoscerà per la prima volta i genitori della sua ragazza