We are who we are (when no one's watching)

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Louis si sistema il ciuffo di capelli davanti in un morbido ricciolo che gli ricade appena sulla fronte, osservandosi poi con sguardo critico allo specchio. Forse ha ragione Lottie quando dice che quella camicia blu scuro gli mette in risalto gli occhi.
"Non vedo l'ora di essere al party!" ulula Niall dal suo letto, sembrando veramente euforico. C'è da dire che Niall è quasi sempre stato euforico, nei loro quasi diciassette anni di amicizia.
Rotea gli occhi, ma sorride, voltandosi a guardarlo: "Niall, è solo una festa come tutte" .
Niall alza i capelli biondi facendoli passare fra le dita aperte di una mano e gli fa una linguaccia: "Non mi guasterai l'umore! Questo non è un party come tutti gli altri, è IL party di Zayn Malik" gli punta un dito contro "Tutti sanno che gli studenti di arte organizzano le feste migliori, e qui al campus tutti sanno che Malik è il re delle suddette feste. Il migliore organizzatore da dieci anni a questa parte, dicono".
Louis si siede sul proprio letto per allacciarsi le Vans scure. "Suppongo tu abbia ragione" ammette "Ma alla fine non mi serve molto per divertirmi ad una festa: buona musica, buoni drink, magari una sigaretta" indica contando sulla punta delle dita. L'amico gli alza un ulteriore dito e aggiunge: "Buona compagnia".
Louis sbuffa infastidito, scacciando la sua mano come avrebbe fatto con una mosca: "Non incominciamo". Niall si sistema la giacca nera con inserti bianchi e alza gli occhi al cielo: "Geeesù, Lou, stavo solo scherzando!". Controlla di avere cellulare e portafoglio nelle tasche degli stretti jeans scuri e spinge l'amico fuori dalla stanza del dormitorio: "Forza, Niall. Se sei fortunato tu sarai la mia bella compagnia per questa sera".
Niall finge di rigettare dentro il vaso con la pianta che si trova all'angolo della corridoio.
Esagerato.

Louis detesta dovere ammettere quando Niall ha ragione, specie perché poi di solito non smette di vantarsi almeno per un mese, ma- Questa volta ha davvero avuto ragione, Malik sa il fatto suo. La musica rimbomba con il suo ritmo pulsante nella casa a due piani allestita per l'occasione. Ci sono persino un vero dj e un barman. Okay, apparentemente dalle voci che ha sentito circolare non sono professionisti, ma due amici di Zayn: Ed Sheeran, che si sta specializzando come ingegnere del suono, e Liam Payne, che invece studia qualcosa come -agraria? Comunque ne sa davvero il fatto suo.
Stringe il bicchiere di carta blu fra le mani, mentre ne allunga uno rosso all'amico biondo, che lo alza alla sua salute ed inizia subito a berlo velocemente. Una ragazza castana gli si avvicina con un sorriso timido e gli dice qualcosa in un orecchio. Potrebbe quasi essere romantico, se non fosse che con ogni probabilità per farsi sentire da Niall lei stia urlando. Vede l'amico rivolgergli un'occhiata ed indicare poi la pista da ballo. Louis annuisce, indicandogli di muoversi, prima che la ragazza cambi idea. Se la caverà anche da solo.
Non finisce la birra che ha nel bicchiere e si tuffa lui stesso nella mischia, chiudendo gli occhi e alzando le braccia in alto, iniziando a muovere i fianchi a tempo con la musica. Improvvisamente sente qualcuno allacciargli le braccia attorno al busto e attaccarsi al suo didietro con il proprio bacino. Louis congela per un istante e poi si volta per fronteggiare il ragazzo moro che ha cercato di approcciarlo così grezzamente, allontanando con violenza le sue mani troppo lunghe per i suoi gusti.
"Non toccarmi. Non osare nemmeno, mai più, a toccarmi" carica la voce di tutto il disprezzo che sente crescergli in corpo e gli dedica un'occhiata disgustata. Esiste una cosa che si chiama 'spazio personale' e un'altra cosa che si chiama 'consenso'.
E lui il suo non glielo aveva dato decisamente. Grazie tante.
Si allontana furiosamente dalla folla, cercando di avvicinarsi al punto dove crede di avere visto Niall, nuovamente solo. Prima che riesca a raggiungere l'amico, però, sente una voce profonda rivolgersi a lui: "Ehi. Tutto bene?". Louis alza lo sguardo su un ragazzo alto e riccio. Inarca un sopracciglio: "Malik ha ingaggiato anche un buttafuori?". L'altro ride, tenendosi una mano sul petto: "Ti sembro un buttafuori?" ride ancora "Dovrei suggerirlo a Zayn, forse. A questo non aveva pensato".
Louis osserva la camicia nera aperta fino allo stomaco del tizio, ed effettivamente no, non ha per nulla l'aspetto di un buttafuori. Il riccio riprende a parlare: "È solo che ho visto la scena sulla pista da ballo, e volevo accertarmi che fosse tutto okay". Louis annuisce: "Sto bene. Solo, non mi piace essere toccato senza il mio permesso".
Fa per allontanarsi, ma l'altro riprende frettolosamente a parlare: "Uhm... Ti andrebbe di ballare con me?".
Guarda i suoi occhi. Il colore deve essere storpiato dalle luci stroboscopiche, ma probabilmente sono verdi. Sono anche immensamente sgranati, mentre aspetta una sua risposta. "No, direi di no" dice infine, allontanandosi con un cenno del capo.

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