II

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Si. Non è più il Mat che conosco. Ha quelle guance rosse come sempre e cazzo, quanto le amo..ma gli occhi..non sono gli stessi: spenti e iniettati di sangue.
D'istinto, dico: "Ma che cazzo è successo?!"
"Miriam, stavolta non puoi fare niente"
"Che cosa ti ha fatto?"
"io..io.."
Riesce solo a dire queste parole, mentre stringe i pugni a se.
Non riesco ad immaginare Mat che combini qualcosa di grave, non l'ha mai fatto. Voglio chiedergli tante cose, voglio parlargli, ma non è possibile adesso.
"Mat, magari non è il momento di parlarne adesso, con tutti qua. Quando vuoi io ci sono"
"Grazie, Miriam. A stasera, allora."
A quel " a stasera" voglio gridare e ridere, ma mi ostino a girarmi verso Liam e dirgli che è tutto apposto. Arriva Alex con le pizze e io mangio tutta la mia con patatine: sto morendo di fame e l'ansia mi divora. Quel "a stasera" mi rimbomba ancora nella testa. Cosa vorrà dire? Mi scriverà, a quanto pare. O dovrò farlo io?
No, no che io gli scriverò. Se lui ha bisogno d'aiuto mi cerca. Ecco la giusta conclusione.

Passiamo la serata a ridere, giocare a carte ma Christina e Mat stanno sempre separati. Lui ogni tanto si avvicina, lei lo fulmina con lo sguardo e si allontana. Cosa cazzo può essere successo? Troppe domande ho in testa..devo andare a casa. Saluto tutti e vado, la curiosità mi sta letteralmente divorando. Incontro un gatto, mi avvicino: ha un occhio malformato; sarà ceco. Prendo una barretta dalla mia borsa, (le tengo per il mio gatto) e gliela offro. Si avvicina con tanto di fusa e la mangia. Prendo le chiavi, apro la porta e automaticamente mi dirigo nella mia stanza. Metto il pigiama, il telefono vibra più volte, ma non è lui. Poi penso: è troppo buono per cercare aiuto agli altri..ma io non gli scrivo. No. No e no.
NO.
mh..

Prendo in mano il telefono e scrivo un semplice "Mat, ora."
Per fortuna è un tipo che risponde subito, e mi dice "Io.....". Cosa avrà fatto? Sarà una cazzata ma la sua fidanzata gli fa credere che è una cosa grave? Opto per la 2.

"Mat."
"Miriam.."
"Mat, ora."
"Sei sicura?"
"Non ti fare supplicare."
"Parto a New York."
Cosa cosa cosa? E Christina si è arrabbiata per questo?
"per quanto?"
"Dal 31 ottobre fino al 5 novembre"
Fantastico, non ci sarà al mio compleanno. Cosa si può avere di meglio?

"Ma ancora deve finire l'estate e gia sai cosa fare in autunno?"
"Fatto sta che Christina è arrabbiata."
"Le passerà. È solo una settimana e sei con i tuoi genitori, cosa puoi fare di male?"
Lo sapevo, lo sapevo che era una cazzata. L'ho sempre saputo. Christina fa sembrare le piccole incomprensioni in enormi fratture, e non è brava solo in questo: fa soffrire Mat come un cane, fin quando lei non si decide di perdonarlo.
E a me fa male che Mat la ami così tanto.
Nel frattempo mi arriva un messaggio di Liam:
"Con chi parli?"
"Nessuno"
"Mi sono stancato delle tue bugie"
"Ma cosa?! Ho parlato solo con Christina per consolarla e basta."
"Voglio prendere una pausa."
COSAAA?
"COSA?!"
"Già, ci si sente."
"Per quale motivo?"
"Ho detto ciao."
Dormo. Ho solo bisogno di dormire, stringere il cuscino e dimenticarmi di lui: ma come nei cartoni compaiono diavolo e angelo sulla spalla, nella mia mente sussiste una voce che mi dice "Non sei mai stata innamorata di lui, chi devi dimenticare?"
Sono stata pur sempre affezionata e ci sono cresciuta insieme, e di punto in bianco mi lascia. Forse, noi umani, siamo come un puzzle: fatti e costruiti per essere distrutti e poi messi insieme. Ma sta al singolo individuo decidere se lasciarlo integro o spezzarlo per poi comporlo un altra volta. E io sono la proprietaria di me stessa.
E io ho deciso non spezzarmi e non
permettere a niente e nessuno di farlo.

Ho voltato pagina, ed eri anche lì.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora