1. Ti ho trovato

95 7 3
                                    


"Steve, devi capire che è la soluzione migliore per tutti noi. Non possiamo continuare così!"

Tony era visibilmente stanco e agitato per questa situazione. Il governatore era stato chiaro: o aderivano alle loro leggi o sarebbero stati arrestati.

In un primo momento Steve era stato tentato di accettare, per i suoi compagni, per il suo paese e per le troppe vittime perse nei vari scontri. Tutto si sarebbe risolto, le persone sarebbero tornate a fidarsi di loro. Ma...

C'era un ma, e si chiamava Bucky.

Era tornato dopo due anni di silenzio, dopo quella volta che erano caduti in acqua, e il soldato sovietico l'aveva salvato. Ed era sicuro che sarebbe stato il vero Bucky, non la spia segreta priva di emozioni che tutto il mondo aveva conosciuto. Quanto successo all'ONU dimostrava il contrario, ma lui era certo che doveva esserci sotto qualcosa.

Doveva trovare delle risposte, cercarlo e parlare con lui. Al diavolo quello che voleva il governatore. Non avrebbe mai capito, così come Tony.

Sospirò e non si accorse che il moro aspettava un qualche segno di vita da parte sua.

"Allora?" chiese quest'ultimo.

"Tony sai che non posso. Bucky..." rispose il capitano.

"Certo. Lui viene prima di tutti noi, vero? Come vuoi. Ma ricordati a cosa andrai incontro." Replicò puntando i suoi occhi color cioccolato in quelli azzurro ghiaccio del suo leader.

E con questa frase gli voltò le spalle e se ne andò.

Avrebbe potuto replicare, convincere Tony che non era così, ma avrebbe mentito a lui e a se stesso.

"Ehi, avete parlato tu e Tony?" era Natasha. Ancora non aveva capito da che parte stava, sempre se si potesse definire così questa situazione. Infondo lui era diviso tra Tony e accettare la proposta del governatore, e salvare Bucky a costo di essere arrestato.

"Per quanto si possa parlare con lui di questa situazione, si abbiamo parlato. E siamo d'accordo che non siamo d'accordo... Scusa il gioco di parole." Abbozzò un sorriso.

"So che non è facile, ma so che prenderai la scelta giusta. Steve, accetta. Sai che è la cosa migliore per tutti noi."

"No, ferma. Non dire altro. Sai che non posso. Non posso stare fermo a guardare mentre lo catturano e lo rinchiudono chissà dove. Non provare a farmi cambiare idea."

Cercò di tenere un tono calmo, anche se la situazione lo stava mettendo a dura prova.

"Vuoi davvero rischiare tutto questo per lui? Non sei neanche sicuro che sia davvero lui..."

Si avvicinò di qualche passo al capitano.

"Ho preso la mia decisione, Nat. Non mi aspetto di essere capito."

Si voltò e andò prima di poter dire altro che avrebbe potuto ferire entrambi. Le voleva bene, ma questo non lo avrebbe fermato.

Il cellulare squillò. Un messaggio. Uno che aspettava da tempo.

Se n'è andata, nel sonno.

Indossò il suo completo migliore, quello che avrebbe voluto usare per il loro ballo. Si presentò nel momento in cui una giovane bionda cominciò il suo elogio.

"A Peggy, la zia migliore del mondo. Una grande donna ed eroe nazionale."

Zia... Peggy aveva una nipote e lui non l'aveva mai saputo.

"Quante cose mi nascondevi?" chiese alla foto dell'agente Carter, una volta rimasto solo in chiesa. O almeno così pensava.

"Molte, a quanto pare. Ma l'ha fatto a fin di bene."

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

He's my friend. He's my mission // StukyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora