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FOUR MONTHS LATER

Da quel 22 marzo molte cose sono cambiate. Adesso vivo con Cristiano e la nostra relazione prosegue a gonfie vele, lo amo più di qualunque altra cosa. Anche Karim e Jelena stanno insieme, a mio parere sono una coppia meravigliosa. Per quanto riguarda Neymar siamo rimasti in buoni rapporti, ha anche stretto amicizia con Cristiano, e adesso è fidanzato con una ragazza dolcissima, si chiama Nicole ed è italiana. Ho avuto modo di conoscerla al Clásico, partita vinta da noi al Camp Nou.

Uno dei giorni più belli di Maggio, è stato il 28. In quel giorno si è tenuta a Milano la finale di Champions League, vinta da noi per l'undicesima volta. Una gioia indescrivibile.

Domani sarò neutrale anche se spero che il sogno di Cristiano si avveri, ci tiene davvero tanto a vincere qualcosa per e con la sua nazione. Contro la mia Francia non sarà una partita facile ma come dice Cristiano, sognare è gratis.

(...)

Sto preparando la valigia per andare a Parigi per la finale dell'Europeo, Cristiano ancora non lo sa, è una sorpresa. Gli ho detto che non potrò esserci per via del lavoro ma in realtà non è così. Mentre piego una maglietta, sento il cellulare squillare. Mi avvicino al comodino e lo prendo. Leggo sul display il nome "Amore". Un sorriso si fa spazio sul mio volto e rispondo alla chiamata.

"Amore mio, mi manchi tanto. Vorrei che tu fossi qui." mi dice con voce tenera.

"Anche tu mi manchi tanto e anche io vorrei essere lì con te ma non posso."

"Sei sicura di non potere venire?" chiede con tono speranzoso.

"Non posso amore. Mi dispiace tantissimo."

"Dispiace anche a me. Ti prometto che se domani segno ti dedico il goal." dice sorridendo.

"Aww in questo momento vorrei essere lì e ricoprirti di baci."

Cris non risponde, si sente solo un gran chiasso.

"Amore ci sei? Cos'è tutto quel chiasso?" chiedo perplessa.

"Scusa amore ma Pepe e Ricardo hanno deciso di fare casino." dice ridendo.

"Adesso si spiega tutto. Purtroppo adesso devo chiudere, ci sentiamo domani."

"Va bene amore. Ciao, ti amo."

"Ti amo, ciao." sorrido e chiudo la chiamata.

Poso il cellulare sul comodino e ripongo le ultime cose in valigia.

(...)

Sono appena entrata allo stadio e mi sto dirigendo verso gli spogliatoi per salutare Cris. Non vedo l'ora di vederlo, mi è mancato tantissimo. Prima di entrare vedo Pepe uscire dagli spogliatoi, sorrido e gli faccio segno di non parlare.

"Cristiano è dentro." mi dice a bassa voce sorridendo.

"Va bene, grazie." rispondo ricambiando il sorriso.

Entro e lo vedo, è girato di spalle e sta per indossare la maglietta. Mi avvicino lentamente a lui e gli lascio un bacio sul collo. Lui si gira di scatto e sbarra gli occhi.

Sorride e poggia le sue mani sulle mie guance per poi baciarmi. Io poggio le mani sul suo petto e continuo a baciarlo.

Dopo un paio di minuti siamo costretti a staccarci per riprendere fiato.

"Allora ti è piaciuta la sorpresa?" chiedo sorridendo.

"Mi hai fatto una bellissima sorpresa. Avevo e ho davvero bisogno di te, principessa." mi dice accarezzandomi la guancia.

"Adesso è meglio che vado, altrimenti mi cacciano." rido.

"Prima devono vedersela con me." dice e posa le sue labbra sulle mie.

Mi stacco da lui e lo abbraccio.

"Buona fortuna." gli sussurro all'orecchio e gli lascio un tenero bacio sul collo.

"Grazie principessa." mi lascia anche lui un bacio sul collo.

Sciogliamo l'abbraccio, gli lascio un bacio a stampo sulle labbra ed esco dallo spogliatoio.

Mi dirigo verso l'area Vip alla ricerca di mia suocera Dolores.

"Margot!" esclama sorridendo e viene ad abbracciarmi.

L'abbraccio e saluto il resto della famiglia Aveiro.

(...)

Minuto 17, brutta entrata di Payet.

Mi alzo di scatto con aria preoccupata nel vedere Cristiano a terra dolorante.

Lo vedo rialzarsi e iniziare a rigiocare.

Non sta bene, lo capisco.

Ma lui con la sua testardaggine continua a giocare.

Dopo sette minuti di sofferenza si accascia a terra.

Piange.

I battiti del mio cuore accelerano.

Piango anche io.

Mi sento inerme.

Esce sulla barella in lacrime.

Aspettava questo momento da 12 anni, 12 cazzo di anni e adesso finisce tutto così.

"Io devo vederlo." dico fra le lacrime.

"Margot stai tranquilla." Katia cerca di calmarmi invano.

Continuo a piangere.

Anche Dolores piange.

Lacio la mano di Katia.

Corro.

Un agente della sicurezza mi blocca.

"Lasciatemi! Devo vederlo!" urlo fra le lacrime.

"Signorina si calmi!"

"Non mi calmo un cazzo!" urlo.

Spazio autrice

Scrivere quel momento è stato davvero doloroso. Al prossimo capitolo❤ Besos.

Sorry, I love you » Cristiano Ronaldo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora