Estreme Frustrazioni

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Continuo ad osservare le mie dita contorcersi e distendersi stropicciando l'orlo della mia camicetta.

La dottoressa, seduta sulla poltrona di fronte alla mia, attende paziente.

Inspiro profondamente e rispondo alla sua domanda.

«Non ho mai smesso di amarlo, e non credo che lo farò mai, ma i nostri rapporti fisici stanno peggiorando.» Le mie dita si contraggono ancora mentre sento la pelle del viso pizzicare furiosamente «Non posso dire che sia mai stato un gran cultore del sesso: la sua bandiera non si erge mai del tutto, resta sempre a mezz'asta, e il rapporto dura appena pochi secondi.» Non è facile parlare di certe cose con un'estranea ma la pago apposta perché mi aiuti a risolvere i miei problemi e per farlo lei deve essere messa al corrente di tutti i fatti «Sì, insomma, nonostante gli amplessi siano belli, per me non sono mai del tutto... soddisfacenti.» Sento andare a fuoco anche le orecchie mentre le labbra mi si seccano per l'imbarazzo.

La donna mi fissa, concentrata, gli indici uniti appoggiati alle labbra.

«Cosa intende dire?» Mi chiede.

«Beh... mi stimola, ma non arrivo al dunque.»

«Potrebbe spiegarsi meglio?»

Cosa vuole, un disegno??

Irritata, sposto il peso del corpo sull'altro fianco, accavallando la gamba sinistra alla destra.

«Signora Persini, so che non è facile, ma dovrebbe cercare di...essere un po' più distaccata: io non sono qui per giudicarla. Mi parli in tutta tranquillità.»

«Ok... ci provo: quando iniziamo a... farci le coccole, è nostra abitudine stimolarci con del sesso orale. E fin qui è tutto fantastico: il problema nasce dopo.» Il mio stomaco è tremendamente contratto: ho la nausea per il nervosismo e l'imbarazzo.

«Quindi raggiunge l'orgasmo?» Insiste.

«Sì, ogni volta... ma solo in maniera superficiale...» La mia voce è appena un sussurro.

«In che senso?»

Non vuole proprio darmi tregua!

Inverto nuovamente le gambe, per prendere tempo e trovare il coraggio di parlare.

«Io... nel senso che raggiungo l'orgasmo clitorideo. A quel punto ho il bisogno quasi doloroso di essere... penetrata. E lui lo fa.»

«Però?» Mi guarda serenamente, come se stessimo parlando del tempo, aspettando che io continui.

«Come le dicevo, la sua... asta non è completamente tesa, quindi entra a fatica e in poche spinte finisce tutto... e io non sono nemmeno lontanamente appagata. Anzi : sono frustrata, sono del tutto insoddisfatta... è una sensazione terribile. È come se avessi sete e qualcuno mi bagnasse le labbra, negandomi però l'acqua stessa... Non so come spiegarglielo: rimango con questo perenne prurito interno che non riesco in alcun modo a placare: è come un bisogno viscerale di essere... riempita!»

«Mmhh.» Annuisce. «E fa qualcosa per placare questo suo bisogno?» Mi chiede.

Scuoto il capo.

«Generalmente nulla... ma a volte io... sono costretta a... fare da sola.» Mi sento morire!

«E dopo si sente meglio?»

«No, affatto!» quasi urlo istericamente.

«No?»

Respiro a fondo, per calmarmi, prima di rispondere.

«No: innanzitutto non riesco a soddisfarmi da sola... è solo un'imitazione goffa e incompleta. Ci provo, ma non è la stessa cosa. E poi mi sento in colpa!»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 29, 2016 ⏰

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