Tomoyo & Kori

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Angolino Fri: Buonasera dolci fan di Haikyuu!
Siamo due amiche (io Fri, lei Net) che entrano in scena su questo fandom con questa prima storia.
Vi dico la verità, è stata proprio Net a farmi conoscere Haikyuu ed insistere silenziosamente nel voler fare questa storia, prima in un modo, poi in un altro. Ma alla fine ci siamo divertite entrambe moltissimo u.u.
L'unica cosa che speriamo è che piaccia molto anche a voi, pur se con coppia het, e che vi faccia ridere come facevamo noi scrivendo e rileggendo i nostri capitoli.
Per le nostre oc, siccome facciamo abbastanza schifo entrambe a disegnare, abbiamo preso dei prestavolto che potete vedere nella copertina. Leggendo scoprirete anche chi è chi ;).
Vi avviso subito che la storia è completa, i capitoli ci sono tutti e per questo abbiamo deciso di pubblicare una volta alla settimana, sempre di martedì (tranquille, non è una minaccia ma solo un appuntamento amichevole u.u).
Detto questo, buona lettura <3


Sembrava una mattina come tutte le altre. E lo era. Gli uccellini cantavano, i fiori sbocciavano sprigionando il loro profumo, il sole caldo dava un assaggio dell'estate ormai alle porte...e in casa Oikawa si ripeteva la solita routine di tutte le mattine da quando Tomoyo, la figlia minore, aveva compiuto 14 anni.
"Tooru! Esci immediatamente dal bagno! È mezz'ora che sei chiuso lì dentro!"
"Aspetta ancora un attimo sorellina, la bellezza ha bisogno di tempo ~"
"Sai dove te la met-"
"Non essere volgare come Iwa-chan, altrimenti lo dico a mamma"
"Dovrei dirlo io a mamma!"
"Su, su. Non essere così arrabbiata di prima mattina, altrimenti ti spunteranno le rughe in anticipo."
Le disse il fratello uscendo finalmente dal bagno, dando così il via libera a Tomoyo, che entrò di corsa chiudendo la porta a chiave.
La ragazza riuscì a lavarsi, mettersi la divisa, fare colazione e poi uscire accanto a Tooru in precisamente 10 minuti. Un nuovo record per lei.
"Non dovresti fare le cose così di fretta"
Mormorò Tooru, leccandosi leggermente il pollice per poi passarlo vicino all'occhio della sorella, togliendole così un po' di mascara messo male. La ragazza gonfiò le guance chiudendo il tubetto.
"Se tu non rimanessi così tanto in bagno allora io non avrei sempre fretta"
"Se tu facessi di nuovo il bagno con me, avresti un sacco di tempo"
"Avevo 4 anni quando facevamo il bagno insieme!"
"E non ti sei mai lamentata!"
"Perché mi fai sempre arrabbiare di prima mattina?!"
"Perché non mi hai ancora dato il bacino del buongiorno!"
"Sei insopportabile!"
Urlò Tomoyo, chiudendo il discorso iniziando a camminare a passo più sostenuto, superando il fratello e anche Iwaizumi, che li aspettava appoggiato al muretto vicino a casa sua. Lo schiacciatore incrociò le braccia al petto e guardò male il suo capitano.
"Si può sapere cosa le hai fatto oggi?"
Gli domandò.
"Perché dev'essere sempre colpa mia? ~"


Nel tragitto verso la scuola Tomoyo riuscì a sbollire l'irritazione contro il fratello tanto che, appena arrivata al cancello dell'istituto dell'Aoba, si fermò ad aspettare i due giocatori poco distanti da lei; insieme entrarono nell'edificio, si cambiarono le scarpe ed i due ragazzi accompagnarono la più piccola al corridoio della sua classe.

"Ci vediamo alla pausa pranzo sorellina ♥"

La salutò Tooru, agitando contento la manina.
"Uhm, buona lezione"
Rispose Tomoyo, salutando anche Iwaizumi. Quest'ultimo le rispose con un cenno del capo.
La ragazza si diresse verso la sua aula, salutando tutti i compagni all'interno e quando entrò; alzò un sopracciglio notando che le lettere sul suo banco erano di numero minore rispetto al giorno prima. Ovviamente non erano per lei, no... Quelle lettere erano da parte delle sue compagne di classe, e venivano messe sopra al suo banco in modo che lei potesse consegnarle al fratello. Insomma era una specie di piccione viaggiatore...un'altra cosa che avrebbe rinfacciato a Tooru a vita, poco ma sicuro.
Le nascose tutte prima che arrivasse il professore, si mise poi seduta aspettando che iniziasse la lezione; tutte passarono in fretta, soprattutto per lei che, non ascoltando molto, impiegò il tempo a disegnare piccoli corvi con i capelli neri sul quaderno di matematica.
Appena suonata la campanella mise via i quaderni, prese il suo bento, le lettere per Tooru ed uscì dalla classe, tenendo entrambi in un equilibrio precario tra le braccia.
"Oikawa-chan!"
Tomoyo si girò, incontrando lo sguardo imbarazzato di Kindaichi che portava anche lui il suo peso di lettere, la ragazza assottigliò lo sguardo.
"Mi sembravano un po' poche le mie, in effetti."
Da dietro l'amico, spuntò anche Kumini, pure lui carico come gli altri due.
"...Ora si esagera"

Di Manager, Gufi & GattiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora