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Guardo la cartina del mondo che ho sopra il mio letto, non ho visto molti posti: solo alcune città dell'Italia e delle isole greche, ma tutto sta per cambiare.

Toronto.
La mia nuova casa per un anno.

Sono Alessia, ho diciassette anni e vivo a Napoli, almeno fino a stamattina.

Sono stata scelta per uno scambio culturale di un anno in Canada e ora vi chiederete: perché proprio io?! Beh sono una secchiona che se la cava in inglese...

Mi guardo allo specchio per l'ultima volta: i capelli castani sono legati in una treccia a spiga di grano, mi sono vestita comoda per il viaggio quindi ho solo un leggins nero con un felpone gigante rosso e le vans nere.
I miei occhi verdi squadrano il tutto, sospiro, afferro la valigia e lo zaino e vado dalla mia famiglia.

«Posso trasformare la tua stanza in una sala cinematografica?» mi 'saluta' mia sorella minore Alice

«Provaci e ti faccio passare la voglia di vivere» rispondo educatamente

Lei sbuffa sonoramente e la sento imprecare in aramaico moderno N/A solo perché tutti usate l'aramaico antico ed io mi distinguo

Entro in cucina e trovo mia madre molto preoccupata; non mi sono mai allontanata così tanto e per così tanto tempo.
«Questa è per il mal di testa, questa se ti viene la febbre, questo per il mal di pancia e questo...» farfuglia indicando le rispettive medicine

«Va bene, va bene grazie mamma» dico prendendo le scatolette e infilandole nella valigia.

Nel frattempo nella stanza entra mio padre che mi circonda le spalle con un braccio «ecco la mia futura figlia canadese» mi dice «mi raccomando quando sarai lì ricordati di prendermi una bella palla con la neve»

Faccio finta di non notare il doppio senso «Troverò la più bella palla con la neve di tutto il Canada» rispondo

«Ale è ora che tu vada o perderai l'aereo» dice mia madre e poi la sento sussurrare «anche se preferirei che fosse così»

«Si,mamma, hai ragione devo andare» dico e l'abbraccio forte, deve bastarle per un anno

«Posso trasformare la tua stanza in una sala yoga allora?» mia sorella non si rassegna mai.

La guardo male «vieni qua e fatti salutare prima che mi passi la voglia di lasciarti qui con due stanze» le dico attirandola a me in un abbraccio, lei mi da un bacio sulla guancia: è la prima volta che succede, devo partire più spesso.

«Andiamo» dico con un po' di tristezza, ma tantissima emozione nella voce

E così io e mio padre usciamo di casa sperando che vada tutto bene sul serio.

Exchange Student || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora