My flight

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Erano le 7.30 del mattino del 29-06-2016 quando mia madre aprì bruscamente la porta della mia stanza urlando qualcosa che non ho ben capito e poi aprendo le tende così da far entrare tutta la luce del mattino, mi ci vollero circa 5 secondi per realizzare che era il giorno della mia partenza per New York, mi alzai di scatto quasi a tal punto da spaventare mia madre e iniziai ad agitarmi come una pazza anche se avevo due lunghe ore prima di mettermi in viaggio per l'aereoporto. Come prima cose pesarsi la valigia per la centoquindicesima volta suppongo, pesava 27 kg benché io avessi un limite di 30 kg ero preoccupatissima, perché temevo che mi avrebbero fatto storie, dopo mi feci una doccia calda che mi aiutò in parte ad eliminare la tensione, mi misi una tennis skirt una di quelle di american Apparel e un top lilla che adoro, ripesai la valigia un'ultima volta e poi salii in macchina sedendomi nel posto posteriore dietro ai miei genitori  , mio padre aveva una range rover nera che in futuro avrei tanto voluto come mia macchina, avevo già preso la patente e spesso mi divertivo a guidarla anche solo attraversando l'isolato. Arrivati all'aeroporto i miei insistettero per accompagnarmi fino al check-in per poi salutarmi in lacrime dopo che avevo spedito la valigia. Ero finalmente sola, mi avviai con calma al gate dopo aver passato il controllo al metal detector e una volta arrivata lì l'aereo stava già imbarcando ed avendo il posto in business salii tra i primi, il mio posto era ancora più ampio di quanto pensassi iniziai a guardare uno dei pochi film in italiano e mi addormentai poco dopo il decollo per poi

svegliarmi poco prima dell'atterraggio. Arrivata nell'aereoporto di New York rimasi stupita dalla grandezza di quel posto e rimasi altrettanto stupita quando vidi un uomo con in mano un cartello con
scritto sopra il mio nome, mi avvicinai a lui e di tutta risposta mi lanciò addosso delle chiavi di una range rover dicendomi "ringrazia i tuoi genitori Bell, l'indirizzo dell'università è già inserito nel gps" lo ringraziai con un timido sorriso e mi feci accompagnare sino alla macchina.

My life Where stories live. Discover now