2 ANIME E UN CAVALLO

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Mi ritrovai ad affrontare i miei 17 anni in una maniera alquanto insolita.

Il mio migliore amico, Roborbio, era un tipo assai strano, quasi quanto me, e insieme ci succesero cose molto strane, in seguito mi resi conto anche della suo omosessualità, ma questa è un'altra storia.

Come ho già detto era un tipo strano.

Si tingeva i capelli di viola, si vestita in modo stravagante e faceva sempre uso di sostanza stupefacenti di cui ancora non conosco il nome ma forse, era solo camomilla.

Un secondo, non mi sono ancora presentato, il mio nome è Ermenegildo.

I fatti che sto per narrare risalgono all'estate dei miei diciasettene anni, come ho già detto, e non si può certo dire che quello fu un normale pomeriggio di Luglio.

Dovevo incontrarmi con Roborbio alla fattoria del vecchio Jil, un vecchio rudere abbandonato, vicino a casa mia.

Quando arrivai, trovai Roborbio intento a sniffare quella roba che penso sia camomilla.
Era vestito in un modo alquanto insolito, aveva una camicia da notte bianca, quasi trasparente, con un stile che ricordava quegli abiti settecenteschi che si vedono nei film. Ai piedi aveva un paio di tacchi a spillo di circa 15 cm, degni di una modella di fine cariera.
Per un secondo mi stupì avviglianeto del suo abbigliamento ma poi ricordai che quello era Roborbio, dopo tutto.

Dopo esserci salutati, Roborbio disse :" Uh fra, vieni acchá, ho visto una roba troppo bella, laggiù, dietro quei cespugli, c'è un cavallo che parla, fra."

Pensai che era in preda a una delle sue allucinazioni da camomilla ma lo assecondai, fingendo anche un certo interesse.

Roborbio mi portò dietro ai cespugli e quello che vidi mi rimase impresso tormentando i miei sogni ancora oggi.

C'era veramente un cavallo parlante.

Prima che si accorse di noi, passarono alcuni minuti, nei quali il cavallo, masticando un pò di erba fresca, ripeteva "IO NON VEDO L'ORA CHE SIA NATALE, IO NON VEDO L'ORA CHE SIA NATALE!!!" quasi sottovoce.

Poi, Roborbio disse :" He, CloppitiCloppiti, che ci fa qua una donzella bella come te ? "

Il cavallo si voltò con un'aria sorpresa in viso.

"Ti sembro forse una donzella?" replicò con una voce profonda. E io in preda al panico, dissi :"scusi signor cavallo, non volevamo disturbarla, ora andiamo via"

"Ma no, ma no, restate... ho una bella storia da raccontarvi" si affrettò a rispondermi il cavallo.

Roborbio si sedette in altrettanta fretta, impaziente di sentire cosa voleva narrarci il cavallo.

Non so se fu la rassegnazione o la curiosità a fare sedere anche me.

Il cavallo ci guardò, prese un altro ciuffo d'erba da masticare e iniziò il suo racconto.

" Ci hanno sempre insegnato a festeggiare il Natale per la nascita di Gesù bambino, ma vi siete mai chiesti perché tutti aspettano solo i regali, e fanno finti sorrisi alle cene ? Perché chi ha inventato il Natale, voleva solo diventare ricco, vendendo i regali ai poveri coglioni come noi. So che sembrerà brutto e crudele, ma è così."

Mi fermai a riflettere, mentre il cavallo continuava a blaterare:
1) perché stavamo seriamente ascoltando quel cavallo?
2) perché Roborbio stava sbavando come un bulldog inglese ?
3) ma soprattutto, se la considerazione dell'equino era questa, perché prima che arrivavamo non vedeva l'ora che fosse Natale?

Allora, quasi istintivamente gli chiesi a proposito questo ultimo punto della mia riflessione.

E lui rispose "semplice, a Natale, mangiano i cavalli, mi prenderanno e faranno di me una scatoletta e tutti i miei problemi finiranno."

Roborbio, dopo queste ultime parole del cavallo, urlò "E che problema c'era? Bastava dirlo prima!"

E sparò al cavallo.

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Se state leggendo questo mi dispiace, perché siete arrivati fino a qua.
Quando la noia colpisce me e mio fratello, viene fuori ciò.

2 ANIME E UN CAVALLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora