Guardo la Muccaletta e mi tranquillizzo. Lei c'è sempre stata per me. Anche Leo, ma questa è un'altra storia.
Mi chiamo Hope. E sono un ragazzo. Ebreo. Per questo Leo è il mio migliore amico. Siamo stati deportati in Polonia insieme, su un treno merci. Lontano dalla mia Muccaletta. Lei mi amava per quello che ero. Ora sono diventato tsundere per la sua mancanza. Ascolto JB tutte le notti piangendo e pensando al passato. Leo cerca di consolarmi ma invano. Voglio solo la mia muccaletta. A causa della sua mancanza ho iniziato a tagliarmi le vene. Inizio a chiedermi perché esisto, e solo adesso mi viene in mente che i miei genitori sono morti. Ho davvero una storia orribile, ma non lo dico mai a nessuno perché sono forte.
Sono forte sì, ma bruttino. Ho gli occhi azzurro mare e i capelli nero pece. Sono alto e pallido e con i muscoli piccoli. Del resto ho solo 11 anni.
Tutti mi prendono in giro a causa del mio nome da femmina e io, che in realtà sono fragile, per colpa di queste persone ho paura di innamorarmi di nuovo. La prima volta è stata all'asilo, ma cerco di non ricordarla. È stato dolorosissimo. Quella bambina aveva solo cinque anni sette mesi e ventuno giorni ma era sviluppata come una donna. Aveva già avuto le mestruazioni, anche se non so cosa siano.
È morta qualche tempo dopo.
Mi accorgo di star piangendo. Quindi, mi taglio ancora. È l'unico modo per essere più felice. Senza la mia Muccaletta. L'unica che mi capisce. Anche lei sarà morta. Tutti quelli che amo, anche se io non amo nessuno, fanno una fine orribile. E per colpa di questo sono anche bipolare. Prendo il mio iPhone 7s e inizio ad ascoltare la musica. Apro Ask, nessuna nuova domanda, quindi mi scrivo da solo in anonimo quanto faccio schifo. Poi rispondo con le foto dei miei tagli, sperando che qualcuno metta mi piace. Arriva un mi piace. È una certa Nikita Ackerman. È molto bella ma... non posso innamorarmi di nuovo. Non di me, non di Hope Styles! Sono una frana in tutto anche se dalle elementari sono uscito con il dieci e lode. E anche per questo vengo preso in giro. Mi chiamavano secchione e io soffrivo dentro. Oh no! Ecco che Nikita mi scrive. Che faccio adesso!? Devo mantenere la calma. Ho già le lacrime agli occhi perché dannazione, essere bipolare significa che posso cambiare umore come una donna durante il ciclo. Non ho nessun altro problema, per questo ho imparato a vivere con questa malattia. Una domanda da Nikita. La leggo. "Hey piccolo, va tutto bene? ;(" le lacrime nere mi solcano le guance, forse ho messo troppo mascara. Come fa a sapere che sono un maschio? È... un indovino? Poi controllo la mia bio, c'è scritto "mascio". Dimenticavo, sono anche dislessico a volte, e faccio sempre brutta figura. Mi decido di rispondere a Nikita. Sembra simpatica. Mi prometto di non innamorarmi. Scrivo. "Si, ttt bn". Mi piace scrivere abbreviato, è di moda. E poi, tutte le ficcyne che leggo quando sono solo -sempre- hanno questo linguaggio. E chi le scrive è davvero meglio di Dante e della merda che si studia a scuola. Sono loro i veri idoli. Anche io scrivo vere fanfiction. Prendo spunto dalla mia tormentata vita.La cosa che odio di più sono quelle persone che si credono intelligenti a sfottere, dicendo che sono solo un bambino. LORO NON SANNO QUANTO HO SOFFERTO!
Dicono che tagliarsi è da stupidi ma in cuor mio so che sono loro i veri stupidi. Io invece sono un hater vero, segnalo le pagine di instagram solo perché non mi piacciono i post. Però ho ragione. Nessuno può permettersi di mettere post che non mi piacciono. Io sono il figlio di L e Light. IL DIO DEL NUOVO MONDO! Solo che dopo la loro morte ho preso il cognome del mio cantante preferito. Harry Styles.
Odio i gay però la mia coppia preferita è Justin + Harry. Ma perché loro sono famosi, va bene così.
Odiavo anche i miei genitori.
Infatti li ho uccisi io, ma è un'altra storia che non sa nessuno (nemmeno io fino a prima).
Questi sono solo dettagli. Ho scoperto uno strano quaderno nero con scritto Death Note. Non studio l'inglese, mi fa schifo. Lo apro e inizio a scrivere il nome delle mie persone preferite, iniziando da Muccaletta (anche se non è una persona). A dire la verità ho abbandonato la scuola per inseguire il mio sogno di cantante pop-rock. Però la casa discografica mi ha buttato fuori a calci dicendo che lo sciacquone del vater è più intonato di me. Inizio a singhiozzare disperato.
La mia vita fa schifo.
Continuo a scrivere sul quaderno nero i nomi, poi i miei pensieri e visto che ci sono annoto anche come si chiamano le mie cicatrici. Poi, mi firmo in fondo alla pagina. Mi sento mancare il respiro. Sarà l'emozione? Chiudo gli occhi mentre soffoco. È di certo il tumore con cui convivo da anni.
Addio mondo ingiusto.
Mi dispiace solo per Leo, ma l'ultima volta l'ho convinto a suicidarsi, altrimenti non servirebbero a niente i migliori amici.
Fine.
Per il continuo della storia di hope voglio 2457721 stelline, fatevi sentire ragazze!1!1!1!1!1!1!1!1!1!1!Kuro&Shiro production.