Capitolo 2

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Rassegnata mi concentrai sulla canzone pop sparata a tutto volume nelle orecchie: non c' era niente per rimettere in sesto l' umore come di un po' di sano ritmo. La mamma mi lanciò uno sguardo di rimprovero, era convinta che un giorno gli auricolari e la musica a tutto volume avrebbero seriamente compromesso la mia capacità di udire i " gioiosi e spensierati " richiami della natura. Un' artista come lei non poteva certo capire il mio spirito urbano, abituato agli slogan gridati a squarciagola e allo sferragliare della metropolitana in arrivo. Due compilation e tre singoli dopo finalmente ci fermammo in uno di quei distributori con annesso negozio di souvenir per una pausa bagno veloce. I muscoli indolenziti del fondoschiena imploravano pietà dopo le ore trascorse seduta, così ne approfittai per esplorare l' angolo dedicato alle riviste e agli snack salati. Comperai un sacchetto di patatine al formaggio e l' ultimo numero del mio giornale preferito, dovevo tenermi aggiornata su quale star si era fidanzata con chi, anche se per un po' non avrei potuto commentare le novità con Lauren.
Il viaggio proseguì per altre due ore in cui scoprii, tra una patatina e l' altra, che il mio idolo aveva mollato quella biondina antipatica con cui era uscito negli ultimi mesi ed era di nuovo single. Non sto' a dire quanto esultai nel mio intimo, finalmente potevo di nuovo sperare di avere una seppur minima possibilità e sognare di incontrarlo in una giornata piovosa entrando da
Zebe' s per un cappuccino. Ero decisamente più allegra quando arrivammo un vista di un pittoresco paesino di cui ignoravo il nome, uno di quelli che di solito è raffigurato sulle cartoline. Probabilmente quello era il posto più vicino a casa della zia in cui potessi sperare di trovare compagnia, erano solo una manciata di case e qualche negozio, ma che dire, sono un tipo ottimista.
Stavamo attraversando la via principale alla bellezza di trenta all' ora perché mamma si era lasciata ispirare dall' architettura gotica del municipio quando lo sguardo mi cadde su un ragazzo addormentato su una panchina poco distante. Pensai a quanto fosse assurdo, se fosse capitato nel mio quartiere lo avrebbero derubato in meno di quindici minuti, ma forse in quella zona sperduta del mondo il crimine era meno attivo di quanto ero abituata.
Ormai lo avevamo quasi superato quando all' improvviso spalancò gli occhi e mi fissò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 08, 2016 ⏰

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