Capitolo 3.

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Valeria si sveglia. decide che è arrivato il momento di comprare qualcosa per fare il colloquio di lavoro che le spetterà tra pochi giorni. fa colazione, tira fuori dall'armadio una tuta fresca di bucato e si prepara per uscire. entra nella sua macchina ma solo dopo aver chiesto a sua mamma dei soldi in più. ha ormai capito che la sua paghetta non le basta ed è anche uno dei numerosi motivi per la quale vuole iniziare a lavorare. entra in vari negozi e finalmente trova uno dei suoi preferiti: Zara. lì trova finalmente la gonna che stava cercando da tempo. color beige, stretta sul punto vita. provata non le sembra più tanto bella. Valeria, avendo i fianchi abbastanza sporgenti e la gonna essendo fasciante, li valorizza un po troppo. decide di prenderla comunque: dopo dieci minuti che si guarda allo specchio, ha capito che non ci sta poi così tanto male. esce da Zara ed entra da PrimaDonna. lì trova finalmente delle scarpe col tacco abbastanza eleganti nere. tutte quelle che ha sono troppo vistose, quindi quelle le avrebbero fatto comodo. dopo aver comprato una camicia bianca, due completini di intimo e vari accessori da vari negozi, come ad esempio Tezenis, decide di andare in macchina. entrata nella sua Fiat 500 bianca e beige, chiama Sofia.
"pronto?" risponde.
"vuoi venire a mangiare del sushi con me? ti passo a prendere io"
"certo, dammi un quarto d'ora che mi preparo"
"tutto il tempo che vuoi, tanto sono arrivata al centro commerciale e devo tornare indietro. ci vediamo tra mezz'oretta, fatti trovare già per strada" attacco.
mette in moto la macchina e va a prendere Sofia che, stranamente, si è preparata in tempo.
"monta su!" dice Valeria sorridendo.
si salutano.
"dove andiamo?" chiede Valeria.
"che ne dici da sushi up, dove lavora Simone?"
"che nome stupido per un ristorante" osserva Valeria "e va bene" accetta.
arrivate li, si siedono al tavolo e ordinano.
"certo che ti piace proprio Simone eh?" chiede Valeria all'amica.
"troppo, non puoi capire come è dolce" risponde sognante.
dopo quella serata in discoteca, Simone apprezza di più entrambe. come ieri sera aveva un debole per Valeria, oggi lo ha per Sofia. chi lo avrebbe immaginato che da quel giorno lo avrebbe avuto sempre? chi lo avrebbe immaginato che nelle sue ragazze future avrebbe sempre cercato "un po di Sofia"? iniziano a mangiare il loro pranzo, parlando del più e del meno. ad un certo punto però, entrano nel ristorante Mirko e Gabriel. Gabriel appena posa lo sguardo su Valeria, avverte una strana sensazione, quasi di piacere. è molto contento di averla incontrata, non ne sa il motivo però. Valeria non se ne era accorta. Sofia le da un leggero calcio sulle gambe sotto il tavolo e lei goffamente si gira. appena li vede entrambi ed insieme, quasi si strozza. non capisce però se è più eccitata per aver visto Gabriel o Mirko e questa la spaventa un po. è bella come ieri sera se non di più, pensa Gabriel. anche Mirko pensa che è stupenda.
"ciao" le saluta Gabriel.
per prima Valeria poi, infine, Sofia. Valeria lo fissa negli occhi ed è come se, per entrambi, il mondo si fermasse.
"mi segui per caso?" chiede Valeria per svagare.
"forse sei tu che segui me"
"ho di meglio da fare" dice tornando a guardare il piatto.
"acida come sempre!"
"beh, non vedo il motivo per cui io non debba esserlo con te"
"maledizione, guardami quando parli"
Valeria alza lo sguardo verso di lui.
"faccio come mi pare, pensa un po!"
Gabriel non voleva essere così prepotente, voleva solo incontrare di nuovo i suoi occhi. che pur essendo semplicemente marroni, per lui non erano banali. anzi, proprio il contrario. rappresentavano per lui una novità, qualcosa di nuovo. qualcosa che neanche lui riusciva a spiegare. che strano, pensa, perché voglio incontrare il suo sguardo? non lo avrebbe mai immaginato che da lì a poco, sarebbero diventati come una droga per lui. forse anche peggio.
"ciao ragazze" saluta infine Mirko per spezzare il silenzio di tomba che dieta creato che tanto odia.
Valeria accenna un sorriso mentre Sofia lo prende per mano ed esce dal ristorante per parlargli. stranamente a Valeria non fa nessun effetto.
"scusa, non volevo essere così acida" dice Valeria.
"fa niente. che ne dici di uscire? solo io e te magari" risponde Gabriel.
"per me è indifferente"
nello stesso momento, fuori dal locale, ci sono Sofia e Mirko che quasi discutono.
"mi spieghi perchè l'hai lasciata a fare allora?! si vede come la guardi, ti interessa ancora, non negarlo!" a Sofia non sfugge niente.
"non lo so! non so a cosa pensavo!" urla Mirko.
"fai sempre cazzate, l'hai fatta soffrire inutilmente!" sbotta Sofia.
"lo so. hai visto che sguardi si scambia con Gabriel? non lo sopporto!"
"io non sopporto te invece. fai le cose senza pensarci e poi ti lamenti"
"hai ragione sofi, hai ragione. però io così non c'è la faccio. sento che devo parlarle"
"fai come ti pare. aspetta domani sera per farlo, però. alla festa di Simone"
"okok, stavolta ti do ascolto"
Sofia fa un sorrisetto ironico ed entra nel ristorante. Valeria e Gabriel si sono dati appuntamento stasera sotto casa di lui. finiscono il pranzo, pagano e ognuno a casa propria. Valeria si addormenta dopo aver letto quasi metà del suo nuovo libro, senza pensare a quello che avrebbe dovuto fare la sera stessa. si risveglia alle sette e mezza del pomeriggio quasi con un colpo. si è ricordata. va velocemente in bagno per farsi una doccia. lava accuratamente i capelli e si depila le gambe. poi si passa la piastra e quasi non ci si vede, dato che era tanto tempo che non la faceva. si trucca come sempre dimenticando però il rossetto. indossa dei jeans e un felpone, dato che fuori fa molto freddo stranamente. i genitori e la sorella più piccola, sarebbero andati a cena dai loro amici. entra in macchina e, dalla cronologia del gps, inserisce l'indirizzo di Gabriel. arriva un po in ritardo e citofona.
"scendo subito" dice Gabriel.
dopo poco arriva al portone.
"ciao" si salutano.
"vieni con me, ti porto da una parte" dice.
Valeria lo segue e arrivano davanti al garage.
"sali in moto" dice Gabriel sorridendo e porgendole un casco.
"ho paura" ammette Valeria.
"non succede niente, puoi starne tranquilla"
Valeria si fida e si siede dietro a Gabriel. ha intenzione di andare dalle parti di trastevere. Gabriel sorpassa le macchine velocemente. Valeria si aggrappa alla sua schiena, ha davvero paura. lo abbraccia forte, tanto forte. dopo un quarto d'ora sono arrivati. che peccato, Gabriel si stava abituando a quella stretta così precisa, gli piaceva molto la situazione che si era andata a creare: lei che lo abbraccia e lui che sguizza tra una macchina e l'altra. quasi si pente di essere andato in un posto così vicino.

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