H A V E N
"Mi piacciono questi tacchi." Harry si complimenta mentre usciamo per andare alla macchina. Red ci saluta ed apre la portiera.
"Ehm grazie?" Ghigno.
"Aspetta solo di arrivare all'hotel." Dice, appoggiando lentamente la mano sulla mia coscia. L'autista tira giù la tendina tra me ed Harry e Red, seguendo gli ordini di Harry.
"Papino ama far sentire bene la sua Gattina." Massaggia lentamente il mio interno coscia.
"Papino." Sussulto leggermente quando si avvicina al mio centro.
"Papino vuole giocare, Gattina." Geme nel mio orecchio.
***
"Chi è la ragazza?"
"Harry HARRY Harry!"
"Fate sesso?"
Veniamo inondati di domande mentre Harry mi trascina via dalle persone le quali mi stanno accecando con i flash. Una volta dentro Harry fa il check in mentre io ammiro la bellissima fontana.
"Haven." Mi fa cenno verso di lui. Mi dirigo rapidamente verso di lui prima che connetta le nostre mani, portandomi verso l'ascensore. Una volta che le porte riflettenti in argento sono chiuse, vengo sbattuta al muro.
"Mi hai stuzzicato con questo dannato vestitino tutta la notte, Gattina disobbediente." Sospira sulle mie labbra.
"Non volevo-" Inizio a parlare la vengo zittita.
"Sai quant'è stata dura andare in giro e parlare in modo professionale con una fottuta erezione?" Sibila retoricamente.
"Mi hai stuzzicato tutta la notte e non l'hai nemmeno realizzato, il tuo piccolo movimento di fianchi a ritmo di musica e questi cazzo di tacchi mi hanno dato molto tempo per ammirare quanto tu sia in forma."
Non mi vedo come una ragazza in forma. I miei seni non sono una coppa D ma mi piacciono. Credo che il mio sedere bilanci tutto, mi hanno detto che ho un 'bel culo' in passato... Ho piccoli segni nell'interno coscia, le mie gambe sono grandi, non ho uno stomaco piatto ma mi piace. Mi piace essere diversa. L'ascensore si apre al sessantesimo piano ed entra un uomo più anziano.
"I ragazzi di oggi." Mormora ed Harry attacca le sue labbra al mio collo.
"Q-quale piano, signore?" Sussulto quando Harry inizia a succhiare rudemente.
"67" Proferisce. Mi chino e premo il pulsante corretto, venendo alzati immediatamente. Harry continua a mordicchiare il mio collo, provo a contenere un gemito ma fallisco. Non penso che l'uomo mi abbia sentito ma esce velocemente dall'ascensore.
"Papino, hai premuto un numero?" Chiedo e lui ghigna. La sua testa fa cenno all'unico numero illuminato.
69
E' solo un numero? Sembra capire la mia confusione e scoppia a ridere, mostrando le sue fossette percettibili.
"Sei così innocente, bambina." Sorride e mi conduce fuori dall'ascensore. Si guarda in giro prima di prendermi in braccio e farmi girare come una bambina e scatta lungo il corridoio.
"HARRY!" Rido quando allenta la presa, facendomi pensare che mi farà cadere ma poi mi riprende. Avvolgo le mie braccia intorno al suo collo e striscia la carta sulla porta della stanza, portandomi dentro.
"E' bellissima." Sussulto, ammirando la stanza d'hotel. Ha un soggiorno da un lato, un bagno e un recinto che divide la stanza da letto dal salotto.
"Oh Harry." Dico in stupore e mi sorride. Le sue mani viaggiano verso il retro del mio vestito e tira giù la zip in modo seducente, dando un caldo bacio alla mia spalla scoperta.
"E' ora di giocare, Gattina." Mi ricorda, appoggiandosi sul letto con me ancora sopra il suo petto. Inizio a togliermi i tacchi ma mi ferma.
"Tienili, sei così fottutamente sexy." Ordina in modo burbero.
"Papino vuole provare qualcosa di nuovo." Afferma, guardandomi con un luccichio nei suoi occhi.
"Cosa vuoi dire?" Domando confusa. Si distende con me a cavalcioni sui suoi fianchi ma si fa abbastanza spazio in modo da non avere il capo troppo vicino alla testiera.
"Una nuova," fa una pausa prima di leccarsi le labbra, "posizione."
"Oh." Replico.
"Andremo piano." Dice, spostandomi verso su. Mi prende il retro del collo, facendomi abbassare la testa per potermi baciare appieno. I miei fianchi si scontrano involontariamente contro la sua erezione dura, mandando un brivido di piacere per tutto il mio corpo. Inizia a spogliarmi, slacciando il mio reggiseno prima di tirar giù le mie mutandine. Afferra le mie cosce, portando la mia parte inferiore sul suo petto.
"Stai sgocciolando sopra di me." Geme e mi porta velocemente verso le sua faccia.
"Papino, io-" Parlo, sentendomi a disagio. Mi fa girare in modo che dia le spalle alla sua faccia, "Non preoccuparti bambolina, Papino si prenderà cura di te." Promette. Le mie cosce si stringono intorno alla sua mascella quando da una leccata al mio centro.
"Ohhhh Papino." Gemo, sfregando i miei fianchi contro la sua bocca. Muove la sua lingua più velocemente in risposta e continua a stuzzicare la mia entrata."Succhia il cazzo di Papino." Ordina, sbottonando i suoi pantaloni, facendomi capire le sue intenzioni. Tolgo i suoi boxer tremando e rilascio la sua lunghezza dallo stretto confine. I miei fianchi continuano ad oscillare contro la sua mascella definita quando pompo il suo membro nella mia mano. Geme contro di me, mandandomi un brivido di piacere.
"Papino, proprio lì!" Sussulto a voce alta quando la sua lingua abile si muove dentro e fuori di me.
"Ti piace quando ti fotto con la lingua, Gattina?" Chiede, mordendo il mio clitoride dolorante.
"Sì Papino, sì!" La mia voce viene fuori ansimante, mugola sotto di me quando massaggio i suoi testicoli e lecco la sua punta rosa la quale sta sgocciolando.
"Fottimi." Geme mentre lo prendo in bocca, coprendolo nel calore. La sua lingua aumenta di velocità, lasciando che un bruciore si espanda dentro il mio stomaco. Lascio uscire un lamento, il quale vibra contro di lui, facendogli alzare involontariamente i fianchi.
"Così Gattina, proprio così." Usa la sua mano per afferrare il mio seno, massaggiandolo in modo rude ma allo stesso tempo piacevole.
"Papino, sono vicina." Sussurro, ancora piegata sul suo cazzo duro come una roccia.
"Andiamo Gattina, vieni per Papino." Mi incoraggia, accelerando i suoi movimenti.
"Oh Papino! Proprio lì." Cinguetto quando sento me stessa raggiungere l'orgasmo nella sua bocca. Mi lecca, pulendomi mentre lavoro al suo climax.
"Cazzo, sono vicino." Mugola quando lo lascio scivolare giù per la mia gola, facendo su e giù con la mia testa. Le sue mani si avvolgono intorno a me, tirando leggermente i miei capelli.
"Merda! Gattina!" Sbatte il pugno sinistro contro il materasso e viene. Lecco la sua punta, pulendolo da ogni goccia di sostanza che ora adoro. Mi siedo sul suo petto, entrambi stiamo cercando di prendere fiato.
"Ora Gattina, questo è un 69."
STAI LEGGENDO
purity ~ h.s. (ita)
Fanfictionpu•rez•za libertà dall'immoralità, soprattutto di una natura sessuale. "Sei corrotto." "Allora rendimi puro." "Perché non rendi me corrotta?" Prima e unica traduzione ufficiale di questa storia, è assolutamente vietato copiarla. [written by @Imagine...