3. La confraternita

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Dal punto dove mi sono fermata riesco a vedere perfettamente che un gruppo di ragazzi si sta tirando dagli scogli, ma della coppia di prima non c'è traccia.
Mi avvicino alla porta principale, per vedere com'è all'interno o semplicemente per guardare il "personale" e senza volerlo mi scontro con un ragazzo, che ironia del destino è quello di prima.

<Oh! Scusami non ti avevo visto>
<No, scusami tu, sono un pò sbadato, sei nuova o sbaglio?>
<Ehm...sì, sono arrivata da poco>
<Bene, piacere io sono Ryan>
<Io Emily, piacere>

Mi stringe la mano e mi da due baci sulle guance.

<Sai, qua siamo una grande famiglia, solo amici, niente genitori a rompere le palle, e soprattutto adesso che è estate festa ogni sera> mi spiega, sempre sorridente.
<Ah! Interessante> rispondo un pò imbarazzata, ma stra-elettrizzata
<Già, ti presenterei gli altri ma ognuno sta facendo qualcosa di diverso, e non so dove sono>
<Okay tranquillo, mi costa ammetterlo ma sono qui solo perchè ho seguito te e la tua ragazza> non ci credo l'ho detto, ma che problemi mi affliggono??
<Ahahahahhahahahahahahaahahhahahahahahahaahahhahaahahahahahahahhahaahahahahahahha>
<Perchè ridi?>
<Gloria la mia ragazza?? Ma stai scherzando??>
<Ah ecco, si chiama Gloria quella ragazza>
<Comunque Gloria non è la mia ragazza è semplicemente mia sorella>
<Ah! Scusami> dico piena di vergogna, per la stronzata che mi è uscita dalla bocca
<Nessun problema. Comunque visto che ormai sai già dove viviamo, perchè non passi stasera, così ti presento agli altri?>
<Non so devo vedere...>
<Dai ti divertirai, fidati>

Pensandoci seriamente, ho qualcosa da perdere??
No, allora...

<Okay, ci sto>
<Perfetto, a dopo>
<A dopo...>

"Ho appena conosciuto un futuro amico, molto bene Emily, sei qui da un giorno e già ti fai degli amici, così si fa!"
Si okay, sono pazza lo so, però molti studi dicono che parlare da soli è sintomo d'intelligenza, quindi...sono un genio.

La strada verso casa non è lunghissima, ma è tutta in salita quindi in poche parole...faticosa.
Quando raggiungo la casa di mia zia, l'unica cosa che voglio fare è farmi una doccia, e passare le ore davanti all'armadio, alla ricerca di qualcosa da mettermi.
Ma ovviamente, c'è sempre qualcosa a rovinare i miei piani.

<Emily, vieni immediatamente qua!>
<Si zia, cosa c'è?>
<Ti rendi conto di che ora è?!>
<Si, sono le 5 del pomeriggio, perché?>
<E sai quando ti ho mandato quel messaggio?!> mi dice gridando, quasi volesse rompermi un timpano.

"Cazzo! Il messaggio. Me ne ero completamente dimenticata"

<Ehm...scusami zia è che ero fuori, e ho conosciuto una persona nuova e...>
<Non me ne frega assolutamente niente, tua madre ha continuato a chiamarmi ogni due minuti! E stava per prendere un areo per venire qua solo perché non rispondevi!>

Mamma mia, che esagerata!
Si fanno sempre mille problemi.

<Okay zia tranquilla, adesso la chiamo>
<Sarà meglio per te>
<Ah! Dimenticavo di dirti che questa sera vado ad una festa, con l'amico che ho conosciuto oggi>
<Tu non vai da nessuna parte, neanche morta uscirai stasera, ora vai immediatamente a chiamare tua madre>
<Si zia, va bene>

Col cazzo che rimango in casa, esco anche a costo di scappare di notte non mi importa, ma di certo non rimango qui.

Dopo aver sentito la "mia cara mammina", ed essermi rotta abbastanza le palle, ci mancava anche la telefonata da parte di Dylan, il "mio caro fratellino", ma lasciatemi un pò in paceeee.
Sto chiedendo tanto???

Mi sa che Ryan ha proprio ragione, è meglio vivere con gli amici invece che con i genitori.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 11, 2017 ⏰

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