Alzo il volume della radio, stanno trasmettendo la colonna sonora del mio film preferito, Dirty Dancing. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalla musica. Oggi sono rilassata, ma non completamente. Mi aspetta una mattinata impegnativa e sento che le due dosi di caffè che ho preso a colazione saranno utili. Mia madre abbassa la radio proprio sul più bello della canzone. Sbuffo e mi giro a guardarla. Ha la fronte imperlata di sudore e due cerchietti bagnati sotto le ascelle. Okay, fa caldo, ma così tanto da sudare in quel modo?
"Così non contribuisci a rilassare il mio umore" dico indignata, ma non provo a rialzare la radio. Lei sembra non avermi sentito, concentrata com'è sulla strada. Sbuffo ancora e guardo fuori dal finestrino il paesaggio di alberi che si alternano a case di antica costruzione. Dopo poco mi mette una mano sulla spalla e io sobbalzo. Che colpo! Ero così incantata che non ho neanche sentito la radio spegnersi e lo stesso il motore della macchina. Mamma mi guarda con quei suoi occhi verdi pieni di preoccupazione. Vorrei essere così ingenua da pensare che quella preoccupazione che le solca il volto sia dettata dal fatto che sua figlia sta andando a conoscere due estranee che potrebbero farle un brutto effetto e potrebbe restarci male, mentre so che si preoccupa solo per la figura vergognosa che potrebbe fare se la figlia capricciosa si mettesse a fare una scenata come quando qualcosa non le sta bene. È fantastico ciò pensa mia madre di me! Se sono cresciuta viziata e stronza è solo colpa sua e di mio padre, ma non glielo dico mai perché avere tutte le attenzioni per te non è poi così male.
"Tranquilla, non farò la solita scenata, non preoccuparti. La Riley che entrerà da quel cancello sarà impeccabile" dico con tono monocorde sfoggiando uno dei miei sorrisi più finti. Mamma mi scruta per sondare la mia reazione. Alzo gli occhi al cielo e quando li riabbasso mi sta ancora fissando.
"In bocca al lupo, amore mio" afferma dopo alcuni minuti di silenzio.
"Cosa? Tu non vieni?" chiedo stupita. Contavo sul suo supporto. La sera prima ho escogitato mille modi per far sì che fosse mia madre ad avviare un discorso con la ragazza che è entrata nella nostra vita, ma ora, se lei non viene, i miei piani andranno in frantumi.
"Certo che vengo. Ma questa è una tua battaglia, sei tu la guerriera e devi sapere tu come gestire la situazione. Sei grande ormai" risponde con tono deciso sistemandosi un giacchettino sulla camicetta per coprire quegli aloni imbarazzanti. Sì, grande per affrontare una situazione del genere, ma piccola per andare in discoteca o per bere vodka con le mie amiche. Da un ritoccatina ai miei capelli e poi si dirige verso il cancello, e io la seguo in religioso silenzio, poco pronta ad affrontare le persone presenti in quella villa a tre piani.
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Il Destino Contro
RomanceRiley ha sempre dato tutto per scontato. Se qualcosa le capitava davanti secondo lei era perché lo aveva voluto il destino. Non si sforzava di capire il senso della vita. Essendo sempre stata sotto i riflettori, per lei è stato un colpo duro l'arriv...