II

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Maggie posò i bagagli e osservò la stanza.

"Bella no?"

Le lanciai un'occhiata furiosa e lei mi guardò perplessa.
"Che c'è?"

Il lampo della valigia stridette quando la aprii. Scossi la testa: riuscivo a pensare solo a quella faccia da schiaffi.

"E dai, non farne una tragedia Audrey!" esclamò Elsa.

"Non dovrei farne una tragedia? Elsa, è il mio ex ragazzo, quello che mi ha lasciata per telefono dicendomi che non ne poteva più di me, dopo tutto quello che ho fatto per lui! Non avrò nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia." piagnucolai buttandomi sopra il letto.

"E tu non lo guarderai minimamente allora!"

👑

Elsa e Maggie mi raggiunsero per pranzo.
Man mano che la gente affluiva in mensa, le sedie attorno a me vennero occupate dai membri della mia classe e dell'altra.

"Maggie" chiamò qualcuno.
Lei rispose con un cenno. Voltandoci, Elsa e io vedemmo Luke che si sedeva in fondo al tavolo. Era accompagnato da due voluttuose bionde tinte con la maglietta uguale. Una gli sedette in grembo, l'altra al suo fianco e cominciò a palpargli la T-shirt.

"Sto per vomitare" bofonchiai.

La bionda in braccio a Luke si girò.
"Ti ho sentita,stronza"

Elsa afferrò il suo panino e lo lanciò, mancando per un soffio il volto della ragazza.
Prima che questa potesse ribattere, Luke abbassò le ginocchia, facendola cadere a terra.

"Ahia!" strillò lei.

"Trovati altre due ginocchia su cui sederti,Maegan."

"Luke!" frignò mentre si rimetteva in piedi.
Lui non rispose e si concentrò sul suo piatto. Maegan allora guardò l'amica sbuffando, e un attimo dopo tutte e due si allontanarono tenendosi per mano.
Non concepisco il suo comportamento nei miei confronti, ma non mi interessa se mi ha "difeso".
Come se non fosse successo niente, addentò un altro boccone e fu allora che notai il piccolo piercing che traforava il suo labbro inferiore.
Anche se molti avevano già lasciato il tavolo, Elsa, Maggie e io ci attardammo a discutere dei progetti per il fine settimana.
Luke e il suo migliore amico Ashton, nonché il ragazzo di Maggie, fecero per andarsene, ma poi si fermarono con noi.
Lo ignorai il più a lungo possibile ma, quando alzai lo sguardo, notai che mi stava fissando.

"Hei, è da un pò che non ci si vede!"
Luke mi rivolse quello che immaginai fosse il sorriso più affascinante del mondo.
Con i capelli biondi scompigliati e gli avambracci tatuati emanava sesso e ribellione.

Ma cosa stai pensando Audrey?

La vocina della coscienza mi riportò al pianeta Terra e abbassai lo sguardo.
Luke girò la sedia vuota al mio fianco e si sedette appoggiandovi sopra le braccia.
"Allora? Come va?"

"Bene" ribattei secca.
Il modo in cui lo guardavo sembrò divertirlo, il che servì solo a farmi infuriare di più.

"Mi piacerebbe che tu mi guardassi però!", osservò con una scrollata di spalle.

Guardai Meggie,poi mi girai verso Luke.
"Sto cercando di pranzare".

Lui raccolse prontamente la sfida e mi posò le sue dita sul mio mento in modo da guardarlo dritto negli occhi.

Alzai gli occhi al cielo e lui ridacchiò.
"Hai un nuovo tic?"

"Un che?"

"Un tic. Continui a muovere gli occhi."
Lo guardai furiosa e lui esplose in un'altra risata.

"Però sono occhi incredibili, quasi da farmi dimenticare di che colore sono."

Fissai il piatto, lasciando che i miei lunghi capelli color caramello creassero una barriera tra noi. Il modo in cui mi faceva sentire quand'era così vicino mi infastidiva.

"Senti Luke, la vuoi smettere? Non voglio più avere niente a che fare con te, sei solo uno sporco bastardo!"

Mi alzai di fretta e pur consapevole di aver fatto una sceneggiata davanti a tutti, non m'interessava.
Come aveva avuto il coraggio di parlarmi ancora?
Dopo tutto quel tempo che ho passato a dimenticarlo, dopo tutto quello che mi ha detto e che mi ha fatto.
No, non volevo lasciarmi assolutamente condizionare.

"Audrey fermati!" sentii le urla delle mie migliori amiche dietro alle mie spalle e mi fermai.

"Sei ne guai Audrey" scoppiò a ridere Elsa.

"Cosa ha detto quando me ne sono andata?" domandai ancora con il fiatone.

"Che ci vedremo stasera nella loro camera, c'è una mini festicciola con alcuni. E noi ci andremo perché dovrai fargli capire che non te ne importa più. Ora sei la sua sfida." disse Maggie.

"Stai sicura che non ci andrò! Ma cosa vuole ancora? Non gli è bastato farmi soffrire per due anni?"sbuffai.

😸

Posai lo zaino e mi lasciai cadere sulla sedia per la lezione pomeridiana, e mi chinai per prendere il quaderno dei appunti.
Quando mi risollevai, vidi Luke che si era infilato nel banco accanto.
Non pensavo che le classi fossero state smistate.

"Bene. Puoi prendere appunti per me", esordì.
Masticò la penna che aveva in bocca e sfoderò di nuovo il suo sorriso più seducente.
Lo guardai indignata.

"Scordatelo"

"Perché?"

"Non prenderò appunti per te."
Lui si chinò avvicinandosi tanto da farmi sentire il suo respiro sulla guancia.

"Vorrei soltanto esserti amico."

Sospirai e scossi la testa.
"Non ho intenzione di esserti amica,Lucas"

"Okay,Audrey"
Di fronte alla mia scortesia restò fastidiosamente impassibile.

"Allora stasera vieni da noi? C'è anche Maggie"
Sogghignai alla richiesta, ma lui si avvicinò di più.

"E dai Audrey, non voglio rompere tutti i ponti con te"

"Be' e io si invece. Mi hai fatto male."

Lui scoppiò a ridere e scosse la testa.
"Vieni e basta, non ci riproverò con te."

"Ci penserò"

In quel momento entrò il professor Nelson e Luke si concentrò sulla cattedra. Tuttavia, sul volto gli era rimasto un vago sorriso,che accentuava la fossetta che aveva sulla guancia destra.
Più sorrideva, più avrei voluto detestarlo, eppure quel sorriso mi rendeva impossibile farlo.

"Chi mi sa dire quale presidente aveva una moglie strabica e brutta?" domandò Nelson.

"Mi raccomando annotalo" sussurrò Luke.
"Mi servirà per i colloqui di lavoro"

"Shh" dissi, scrivendo ogni parola del professore.

Lui sorrise e si rilassò. Durante la lezione, tra uno sbadiglio e l'altro si appoggiò più volte alla mia spalla per guardare cosa scrivevo.
Mi sforzavo di ignorarlo, ma la su vicinanza mi creavano non poche difficoltà.
Nelson terminò la lezione, e a quel punto mi affrettai a raggiungere la porta e a percorrere il corridoio. Proprio quando pensavo di essere alla distanza di sicurezza, Luke mi si affiancò.

"Ci hai pensato?" chiese mettendosi gli occhiali da sole.

"Se dico di si, smetterai di seguirmi?"

Luke valutò la proposta e annuì. "Si."

"Allora verrò".

Hola!🙋

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-Alessia👼

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