Il dolce profumo di vaniglia si fece sentire sotto il suo naso nella prima mattina di giugno. Sentì delle dolci parole sfiorargli l'orecchio, e sorrise alla piccola sensazione che gli scese lungo la schiena. Non aprendo ancora gli occhi, si girò di cento ottanta gradi, e poté sentire le sue braccia stringersi attorno ai suoi esili fianchi. "Sveglia, dormiglione," le sue labbra sfiorarono leggermente il lobo del suo orecchio, e fece scendere un brivido lungo la sua spina dorsale.
"Non voglio alzarmi se questo significa allontanarsi dalle tue braccia," mugulò il più piccolo, affondando il suo viso nell'incavo del suo collo.
"Le mie braccia saranno attorno quando le desideri," soffió, baciandogli la cima della testa. Anche se i capelli biondi soffici gli solleticavano le guance, non poté fare a meno che sorridere non appena sentì che il ragazzo tra le sue braccia stava già di nuovo russando profondamente.
"Fede," lo chiamò, scossando la sua spalla. Egli non diede segno di vita, così decise di farlo rotolare fino a farlo stendere sulla sua schiena, e si mise sopra di lui, leccando il suo collo. "Fede, ho fame," si lamentò, mettendosi a cavalcioni del ragazzo.
"Ben," mugulò, tornando dal mondo dei morti. Benjamin mugulò qualcosa contro la sua pelle, e la mordicchiò subito dopo. "Ben, seriamente," questa volta Federico sembrò più sveglio di due secondi prima, e senza preavviso, si alzò in una posizione eretta, fermando la scia di baci del ragazzo. "Questa sera abbiamo una festa da dare, e non possiamo avere delle grandi macchie rosse o viola nel collo o, che ne so, nel petto," spiegò il biondo, alzando gli occhi al cielo.
"Non abbiamo più tempo," si lamentò il più grande, facendo il labbruccio. Federico cercò di trattenere un sorriso ma fallì, e baciò le labbra leggermente piegate in avanti del più grande.
"Veramente, Ben, questa è la festa più grande che avremo, quindi dobbiamo prepararci bene," sorrise Federico, liberandosi dallo strattonamento del moro, che rotolò sul materasso.
"Potremo dare forfè a tutti quanti, sai, solo per una serata tra noi due," scherzò Benjamin con un sorriso malizioso. Federico alzò gli occhi al cielo, e fece finta di non ascoltarlo, recandosi in bagno per lavarsi i denti.
"Avanti Fede, voglio passare la serata con te," si lamentò, seguendo il ragazzo in bagno. Abbassò i pantaloni, e Federico spalancò gli occhi.
"Hey! Non potevi aspettare che avessi finito?!" esclamò sorpreso, ma guardando comunque ogni suo movimento.
"Come se non avessi già visto il mio amico del sud," scherzò borbottando il moro, facendo spallucce. Federico roteò nuovamente gli occhi al cielo, e sputó nel lavandino, sciaquandosi la bocca e guardando allo specchio se si era lavato bene i denti.
"E comunque," disse Benjamin, avvicinandosi al biondo. "Dov'è il mio bacio del mattino?" chiese, facendo finta di essere offeso.
Il più piccolo gli sorrise teneramente, e appoggiò le sue labbra contro quelle del moro, che emise un mugolio simile a un sospiro di sollievo. "Buongiorno," disse in un sussurro, facendo scontrare i loro nasi.
"Buongiorno," ripetè Benjamin, baciando la sua fronte per poi uscire per iniziare a vestirsi per la giornata.
La loro relazione andava a gonfie vele, e come tutte le altre, c'erano stati momenti anche difficili, dove litigavano e si lasciavano, ma alla fine si rendevano conto che tutto questo era inutile, e infondo si ritrovavano l'uno tra le braccia dell'altro. Dopo essere stati amici a lungo, avere una relazione che era di circa undici mesi era solo l'inizio. Se avevano speso così tanti anni della loro vita insieme come amici, potevano farlo anche da innamorati.
"Sai, ora che stiamo insieme non è cambiato molto tra di noi," disse Federico, mentre Benjamin, ora nudo, si stava infilando dei pantaloni.
"Apparte il fatto che noi due abbiamo fatto sesso e che io sia nudo qui davanti a te, no, non è cambiato molto," disse sarcastico, facendo ridere il biondo, che sbuffò divertito.
"Dai, Ben," sospirò, passando una mano fra i capelli e ridendo lievemente. Benjamin gli sorrise compiaciuto, e uscì dalla stanza.
"Muovi quelle belle chiappette, Fede, abbiamo tanto da fare oggi!" esclamò dal piano inferiore della casa. Federico sorrise tra sé e sé, e non fece altro che seguire il ragazzo di sotto.
STAI LEGGENDO
crazy youngsters; fenji {fool for you series}
FanfictionAGGIORNAMENTI LENTI; IN PAUSA "Se avessi l'opportunità di scappare, andartene da qui, dove andresti?" Egli sorrise, come se la risposta fosse ovvia. "Ovunque tu vada, io ti seguirò. Qualsiasi posto tu scelga, lo amerò quanto amo te." Secondo libro...