Ti ho visto! E poi... ( corto )

Ti ho visto! E poi ....

È stato uno shock, sono rimasta li a fissare il vuoto con gli occhi spalancati e il cuore che batteva come se avessero appena attaccato la presa e fosse partito il motore, ho superato la crisi con una smorfietta e la mia amica che mi scuoteva per le spalle, gli ho rivolto uno sguardo pescioso e mi sono alzata dalla sedia del balcone per portarmi alla stanza a passo di budino...
Apro la porta e cado per terra con un sonoro rumore " sploch ", tento di rialzarmi appoggiando la mano su un quaderno da disegno extra large, con l'astuccio aperto posato sopra, che sporgeva leggermente dal mio ravolo da lavoro, in questa lenta azione vedo il quaderno alzarsi pronto per cadere, me ne rendo conto quindi faccio un rapido gesto per salvare il tutto.
Ci riesco,
Ma purtroppo spostando il quaderno, scivola la lampada da tavolo per terra e con il filo attaccato alla presa, tendendosi, butta giù tutti i libri, io mi allungo per fermarli e mi macchio di pittura grazie a un pennellino messo in bilico sul piattino di miscele.
Prendo una spugnetta li accanto per pulire la macchia.
Mentre metto forza nello strofinare, mi scappa la mano dando un colpo al bicchiere pieno d'acqua, che serviva per sciacquare i pennelli, si rovescia inondando il tavolo.
Mentre rotola io lo guardo strizzando gli occhi come per dire " per l'amor del celo, non cadere" è per fortuna si fermò sul orlo,
Rivolsi le mani al creatore per ringraziarlo. Mi abbasso sotto al tavolo per recuperare i libri caduti. Rialzandomi diedi un colpo forte con la testa sullo spigolo del tavolo. Dal altro capo dove si trovava il bicchiere in bilico, con la mia zuccata che ha fatto tremare tutto il tavolo, si mosse e fini a schiantarsi per terra sparando schegge di vetro ovunque. Io con gli occhi che parlavano da soli dicendo "perché a me ?!!?" Appoggiai i libri senza rendermi conto che il tavolo fosse bagnato. Sento un bruciore al ginocchio Il pantalone è tagliato lo alzo per guardare meglio e noto che sono ferita e il vetro fine della lampadina è ancora felicemente incastrato nella mia carne. Mentre prendevo i libri c'era solo la lampada rotta atterra e io non ci avevo badato da brava scema. Vado in bagno per estrarre il "corpo estraneo" disinfettarlo come si deve e metterci un cerotto adeguato. Il disinfettante è in alto nel armadietto verticale appeso sopra al lato destro del lavandino, con non curanza mi alzo in pinta di piedi e ficco la mano tra le mille boccette, mentre tiro fuori il disinfettante, cadono tutte nel lavandino.
Io le prendo e cerco una sistemazione migliore per loro nello scafale più in alto del armadietto, ci sto riuscendo pian pianino, la mia mente è altrove; e mettendo le ultime due fialette ancora più in alto utilizzando uno sgabellino da bagno per alzarmi quel poco che basta; mi scivola via mi aggrappo al armadietto per non cadere.
In vece mi ritrovo con il culo per terra e l'armadietto che dopo avermi colpito la testa lo ritrovo affianco a me.
Un dolore acuto, rimango sul pavimento sempre è comunque sovrapensiero.
La mia amica arriva veloce e terrorizzata dal rumore che le sarà giunto dal bagno. Si ferma e mi guarda, dalla fronte mi scivola del sangue. Mi fa alzare e mi medica la testa e il ginocchio.
Quando mi riporta in camera nota il mio disastro, sbalordita e sorpresa da come io abbia fatto a causare una roba simile in un meno di 15 minuti; rimette in ordine tutto mentre io mi sdraio sul letto.
Una volta che ha finito si siede affianco a me e mi chiede << ma che diamine ti è successo? >> io la guardo e sorrido
<<È stato lui,... È colpa sua ...
L'ho visto! E poi... Io non esistevo più, mi ha rapito la mente>> dico.
<< beh, sicuramente preferirebbe se tu restassi intera>> mi risponde iniziando a ridere.

Lui... Un passante sotto al mio palazzo, una persona qualsiasi, ma è così bello, che ti rimane in presso nella mente, come un tatuaggio. E ora non potrò più vederlo....
LUI...