Saluto i miei anici e parto

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Sto preparando le valige finché non sento suonare il campanello. Scesi le scale e vidi mio padre che aprì la porta ed entrare era Cristina, la mia miglio amica, non che l'abbia degli amici. Cristina ha o capelli lunghe e castani che gli arrivano sulle spalle e occhi castani, é una ragazza dolce timida e se si arrabbia bisogna fare attenzione. Andai ad abbracciarla con le lacrime agli occhi, mo staccai in fretta e furia, presi la sua mano e la trascina al piano di sopra. Chiusi la porta della  ella mia camera da letto per non farmi sentire da mio padre e dissi << sono contenta che tu sia qui con me, dobbiamo trovare un modo per ritornare qui e vivere con mia nonna. Non mi va di vivere con mio padre con la sua fidanzata e  suo figlio a Torino>>. Anche Cristina era triste, ma come incoraggiamento, che per me era pessimo , mi disse << ascolta Ele forse vivere a Torino non é una brutta cosa, e forse, dico forse la compagnia di Clarisse e suo figlio non è male>> lo disse con un sorriso falso, sono sicura che lei ci é rimasta peggio di me. Io e Cristina siamo amiche da tre anni e come ho già detto noi non abbiamo altri amici eccetto... Sentimmo bussate aprì la porta della mia camera e c'era Max. Gli saltai addosso incrociando le gambe attorno al suo bacino, lui girò tre volte su se stesso e poi mi riportò di nuovo con i piede a terra ma le braccia si staccato dopo un po'. Max per me era come un fratello maggiore, e la cosa che adoro di più sono i suoi capelli rosso sangue, i suoi occhi verdi e sui suoi zigomi delle lentiggini troppo carini. non mi sorprende che sia uno dei ragazzi più carini di tutta la scuola. << allora non c'è modo che tu resti, vero?>> disse Max con malincuore, io annuì. Finì di fare le valige in fretta grazie l'aiuto di Cristina e Max che mi aiutarono a portarle giù. Prima di salire sull'auto salutai Cristina con un abbraccio fortissimo da lasciarle il dolore come ricordo e gli dissi con le lacrime agli occhi e un singhiozzo tra una parola e l'altra << Cri, sii ... Forte. quando avrò finito di sistemarmi, ti chiamerò ti inviterò e anche ...Max>>  << anche te ... Ele,non sostituirmi ...noi saremo amiche per la pelle per sapere... ricordatelo>> disse con le lacrime che le rigavano le guance e
anche lei singhiozzando. Poi fu la volta di Max che aveva le lacrime agli angoli degli occhi << stemmi bene... E bada a Cristina... Okay>> lui mi guardo e non so come mai il cuore ha iniziato a battere forte, sarà perché il starò lasciando,<< anche a te >> lo abbracciai e stavolta è lui che mi ha lasciato il dolere con ricordo. Salì in macchina, mi misi la cintura di sicurezza, mio padre mi sorrisi e il ruotai gli occhi e abbassai il finestrino per top i miei amici. Stavamo per partire finché max mi urlò<< devo dirti una cosa importante >> e io gli urlai << ti chiamo, così me lo dirai okay?>> prima che mio padre potesse girare l'angolo vidi Cristina che stava consolando Max, mi chiedo il perché è anche che cos'è mi volesse dire.

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