Alex
Stacco il telefono dal cavetto del caricabatterie, e mi tiro a forza fuori dalle coperte.
Sento le gambe tremare come fossero foglie, e tento velocemente di dare una sistemata ai miei capelli quando passo davanti allo specchio del corridoio.
Ho il cuore che batte velocissimo, dire che sono agitata è poco.
Shawn Mendes ha detto di essere fuori alla mia porta, alle 3:40 del mattino.Dopo tutto quello che mi è successo potevo giurare di essere una delle persone più felici del mondo, ma mi sbagliavo, non fino a questo punto.
La mia felicità è indescrivibile. Non esistono parole, aggettivi, numeri o quantità per rendere solo l'idea di quanto io sia felice in questo momento.
Per fortuna i miei sono in viaggio al sud per lavoro, e in casa c'è solo il gatto a farmi compagnia.'Fai in fretta' mi ricordo, quando resto immobile davanti alla porta con una mano stretta sulla maniglia e l'altra al cellulare.
Prendo un respiro, e con coraggio apro a Shawn.
E Shawn c'è davvero.«Alex» mi sorride.
È da solo, la sua voce è roca come se non avesse dormito, e ha il cappuccio alzato sulla testa.«Posso entrare?» chiede agitato, quando io mi accorgo di essere immobile e non aver detto ancora nulla.
Annuisco, e con un passo è dentro e ha richiuso la porta alle sue spalle.
Tira un sospiro di sollievo, e si abbassa il cappuccio.«Hey» mi guarda dritta negli occhi sempre con il suo fantastico sorriso, prima di aprire le braccia e fiondarsi su di me.
Mi manca quasi il respiro quando realizzo tutto quello che sta succedendo, è come se il mio cervello non connettesse bene stanotte.
Stare tra le sue braccia è una sensazione semplicemente fantastica.
Dato che più di una volta ho sognato questa scena, decido di allontanarmi un pochino dalla sua spalla dove avevo appoggiato la testa, e accarezzargli una guancia, come per assicurarmi che sia tutto reale.
È decisamente più alto di me, e la felpa che indossa è ancora fredda, probabilmente deve aver cercato a lungo di fuori, prima di trovare casa mia.«Sei bellissima» mi dice guardandomi negli occhi.
Ricordo solo ora di avere indosso i pantaloncini del pigiama e una maglietta piuttosto imbarazzante che uso per dormire...
«Sei qui.» rispondo senza interrompere il contatto visivo, mentre infilo le dita tra i suoi capelli morbidi, che con l'umidità sono un po' arricciati sulle punte.
«Mi dispiace davvero piombare qui in questo modo, ma ci sono delle cose di cui dobbiamo parlare» abbassa lo sguardo e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, prima di staccarsi dall'abbraccio e andare a sedersi.
Mi accomodo accanto a lui, e aspetto che inizi a parlare.
Fa un respiro profondo e poi si slaccia la felpa, rimanendo con una semplicissima t-shirt.
Per miracolo non svengo davanti a quei muscoli.«Sono scappato» dice tutto d'un fiato.
«Cosa?» domando incredula.
«Si, Alex non immagini cosa vogliano da me quelli dello staff. Non potevo più resistere. Dovevo ribellarmi in qualche modo. Ormai per loro sono solo una pedina per guadagnare soldi» leggo il dolore nei suoi occhi.
«Si ma Shawn, penseranno subito a me, verranno a cercarti qui, non credi?» inizio a preoccuparmi, pensando alle conseguenze.
«Lo so, ma non potevo sparire senza prima avvertirti, e dato che da ora lascerò il telefono spento, dovevi avere mie notizie in qualche modo» dice fissando il pavimento.
«E poi volevo vederti..» continua, quasi sussurrando.
Il mio cuore si allarga, e mi avvicino ulteriormente a lui per alzargli il viso e costringerlo a guardarmi.
«C'è qualcosa che devi dirmi Shawn?» sento che mi sta nascondendo un dettaglio fondamentale.
«Io.. uhm.. Sono passato per chiederti di venire con me» la sua voce è tutta un tremolio.
Siamo quasi alla fine! Grazie per aver seguito la storia fino a questo punto, spero davvero che vi stia piacendo!
Grazie ancora, e buona lettura‼️
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Twitter» Shawn Mendes
Fanfiction«Comunque io il mio muffin me lo meritavo. @ShawnMendes» #1 in storie brevi #2 in storie brevi #4 in storie brevi #5 in storie brevi #7 in storie brevi ©2016