Tre anni dopo - Prologo

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Leccò la colonna vertebrale del ragazzo, fino a scendere al sedere e sfregare il suo pene contro l'apertura nascosta. Il moretto sotto di lui ansimò di piacere, spingendo il bacino verso il suo, scoppiando per la voglia che aveva. Ancora, però, non era arrivato il momento di soddisfarlo, prima voleva farlo penare.Iniziò ad accarezzare il suo pene con movimenti leggeri, quasi impercettibili, e a brandirgli la schiena con la lingua bagnata. Il ragazzo cercò di controllarsi, ma non riuscì. Si voltò e spinse sotto il suo corpo Brian, baciandogli il ventre e scendendo verso il pene. Lo guardò per qualche attimo, decidendo di succhiarglielo. Il biondo prese la testa del malcapitato con una mano, decidendo il ritmo. Ma lui non aveva bisogno di un pompino in quel momento, lui aveva bisogno di una sana scopata. Prese, così,un preservativo e, come sempre, lo aprì con i denti. Sesso protetto, il massimo del piacere, soprattutto perché non rischiava nulla.Infilò il pene con una spinta secca, rimanendo a bocca aperta. Amava quella vita, amava quei ragazzi che passavano il giorno più bello della loro vita con lui. Il ragazzino sotto il suo corpo vibrò, ansimando sempre più forte ad ogni spinta del biondo. Non aveva perso l'abitudine di catturare le persone, era nella sua natura. Anche se Justin era a New York, lui continuava con la sua vita. Lo avrebbe aspettato, il suo cuore ormai apparteneva a lui. Ma non avrebbe fermato il corso delle cose.Brian continuò a spingere, mentre il ragazzo sotto di lui godeva come non mai nella sua vita. Chiuse gli occhi e strinse il bacino del moretto, digrigando i denti e spingendo sempre più a fondo, più forte, più veloce. Quando entrambi vennero, Brian si sfilò dal corpo del ragazzo e si alzò dal letto, diretto verso il bagno. Aveva bisogno di una doccia per levarsi il sudore e l'odore di una persona estranea. Il ragazzetto sorrise sfinito, rotolandosi tra le coperte e ancora incredulo. Era appena stato scopato da Brian Kinney, il più figo di tutta Pittsburgh. Si alzò e lo raggiunse in bagno, entrando con lui nella doccia e abbracciandolo. Brian sentì qualcuno contro la sua schiena e per un attimo pensò fosse Justin. In qualche secondo realizzò che non era lui, così decide di voltarsi a guardare quello sconosciuto. Provò a baciarlo, ma il biondo voltò il viso nella direzione opposta.- Mi spiace, niente baci.Il ragazzo si sentì quasi offeso. Aveva fatto del sesso grandioso con lui, ed ora non voleva baciarlo?- Ti ho lasciato entrare nel mio culo, e non mi baci nemmeno?Brian ghignò divertito, continuando a fissare il ragazzo con sorriso beffardo. Il ragazzo capì che con lui non avrebbe concluso nulla. Adirato si vestì e lasciò il loft, dirigendosi in strada e maledicendo il biondo.Brian finì di lavarsi e si stese sul divano, con solo un paio di pantaloni indosso. Si accese una canna e, con gli occhi chiusi, lasciò che i suoi pensieri confluissero dove volevano loro. Un'altra notte all'insegna del sesso era passata, il giorno dopo sarebbero stati tre anni esatti dalla sua partenza, ma ancora non aveva deciso che fare. Michael e Ben cercavano sempre di distrarlo in qualche modo, invitandolo a cena o da qualche altra parte fuori dalla città. Brian, però, trovava sempre di meglio da fare per non pensare al biondino tanto desiderato, avendo sempre successo. Mel e Linz cercavano sempre di farlo andare da loro, così poteva vedere suo figlio e la piccola. Anche in quel caso lui rifiutava sempre. Una cosa che comunque faceva, era andare da Debbie per la colazione. Il resto veniva spontaneo. Non sapeva quanto avrebbe retto quella situazione, non sapeva nemmeno se avesse resistito alla tentazione di andare a New York. Justin stava iniziando a diventare famoso, il suo nome era sulla bocca di tutti. Persino Brian sapeva dove abitava, dato che i giornalisti non si limitavano a riportare solo notizie inerenti al suo lavoro. Conosceva anche il nome del suo ragazzo, un certo Matt. Ed era infastidito, l'aveva lasciato partire con l'intento di farlo crescere artisticamente, ed ora si ritrovava a convivere con un altro artista strampalato. Era geloso, forse? Alla fine era un uomo profondamente innamorato, ma era comunque Brian Kinney e lui non si faceva fregare da nessuno.

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