Tra il mirar del firmamento
e l'aria che tumultuosa
risveglia gli arbusti,
una voce proveniente
da uno spazio ignoto,
placida mi accompagna
verso una sguardo antico;
le grida di altri fanciulli
che incombono nel parco
aspettano ansiose che
l'altalena li accolga per
volare fino alle fiammelle
che adagie nascono nel cielo,
e appena diventan più
scure, i loro occhi mesti
raggiungono le loro madri,
ed anch'io mi unisco alla
mia roccia, come se fosse l'unica
corazza in grado di proteggermi;
le bianche ali librano lontano,
mentre assaporo un'ultima
volta il rumor della risacca
che accarezza la battigia,
quasi come una madre fa al
suo germoglio,
e mi raffiora il
pensiero di quand'ero
ancora il ciondolo che
pendeva dalla collana.