Nota iniziale:
Questa è una OS disagio in cui serve tanta tanta fantasia. Se tu, caro amico lettore, non ne disponi, il tastino per tornare in dietro lo conosci :)"Al-Alè pi-più veloce" balbettò Gennaro dopo la seconda volta.
Ma Alessio ancora esitava, aveva paura di provocargli dolore a scapito del proprio piacere e non voleva, anche se era Gennaro stesso a chiedere quanto.Era la prima volta, dopo quasi quattro anni di fidanzamento, che i due facevano l'amore, e quale prima volta migliore, se non la notte prima del proprio matrimonio? Beh, di solito è la notte stessa, ma Gennaro era riuscito a convincere Alessio a trasgredire un po' la tradizione. D'altronde si stavano per sposare proprio loro, Alessio e Gennaro, quindi la tradizione l'avevano già bella e infranta.
Dopo un altro attimo di attesa, Gennaro ottenne quanto desiderato e vennero quasi contemporaneamente. Una volta fuoriuscito, il moro si allungò verso il comodino per prendere un fazzoletto ma il biondo lo fermò, invertì le posizioni e iniziò a ripulire il petto dell'altro con la lingua.
Passarono così tutta la notte e verso le quattro si addormentarono.
La mattina dopo, quando Alessio si svegliò, Gennaro non era accanto a lui, cosa alquanto strana dato che di solito era proprio il più grande a svegliarlo.
Guardò l'ora, e notando che erano quasi le cinque, e ricordandosi che il matrimonio iniziava alle cinque e mezza, si alzò di scatto e corse in bagno, si lavò velocemente e con altrettanta velocità si vestì e si pettinò. Prima di uscire, si diede un'ultima guardata allo specchio e provò a dire "lo voglio" scrutando attentamente la sua espressione, ripetendo più volte la scena, dato che non andava mai bene. Poco dopo, un clacson lo riportò alla realtà.
Uscì di corsa e si fiondò nella punto nera di McFly."Dove la porto bella signorina?" disse il riccio mettendo in moto l'auto.
Alessio non rispose e prese a mangiucchiarsi le unghie della mano sinistra mentre con la destra si strusciava i pantaloni in prossimità del ginocchio."Fra', stai nervoso?" chiese Antonio con tono meno scherzoso, quasi con un filo di preoccupazione.
"E se dice di no?" Era ufficiale, Alessio era nel panico.
"Fra', ascolta..." disse il riccio fermandosi ad un semaforo rosso. "...cosa avete fatto ieri sera?"Il viso del moro si colorò di rosso e Antonio sorrise.
"Non ti stà a dì di no, fidati, t'o dico io." e data una pacca sulla spalla al più grande ripartì.Dopo meno di cinque minuti erano all'altare. Alessio sudava tantissimo e ogni tre per due, Leo era costretto a porgerli un fazzoletto, riprenderlo mezzo e dargliene un altro. Tutto ciò, fin quando la musica partì, le persone all'interno della sala si alzarono e due bambini entrarono in fila indiana spargendo petali sul tappeto verde e seguiti dalle damigelle e paggetti.
Federica era l'ultima, e, per farsi notare, fece finta di inciampare, peccato che Gennaro e il padre fecero ingresso al momento giusto e nessuno si preoccupò di lei.
Non appena vide il biondo, tutti i dubbi di Alessio svanirono. Il vestito bianco e vaporoso, il velo, i tacchi, era tutto perfetto.La cerimonia sembrò passare in un attimo. Un secondo prima si guardavano negli occhi e si scambiavano le promesse, il secondo dopo si stavano baciando. Federica era tutta rossa, e forse, neanche loro sapevano il reale motivo per cui avesse insistito tanto a fare la damigella, ah già, i paparazzi.

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Krótkie Opowiadania#883 in Storie brevi Di quando Gennaro in preda ad una crisi isterica, rivelò il reale motivo dei suo comportamento instabile.