Parla
di chiari ghiacci
che osservano impassibili
dalle fresche cime
fermati dal tempoParla
dei limpidi cristalli
che sciolti da Iperione
scorrono dolci
sul dorso irsutoParla
delle limpide iridi
che ravvivano le valli
di argentee increspature
e riflettono UranoParla
dell'oceano
e delle sue tormente
e di chi ci rimase
sepolto sotto la fredda
coltre di NettunoParla
dei torbidi pozzi
dai fondi fatali,
le bocche voraci
che soavi chiamano umaneParla
delle sirene che animano
la tua debole mente
e della pozza di pece
dove piume e croci si incontrano
alla fine dei tempi