Capitolo 1

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"La mia vita è perfetta. Ho due genitori che mi amano, ho un ragazzo che amo e che mi rende davvero felice, ho una migliore amica vera di quelle che vengono considerate sorelle, una casa enorme (con tanto di piscina e sala cinema) e tanti amici con cui divertimi e passare il tempo."
Questo è quello che scrissi sul mio diario circa 2 mesi fa. Da quel periodo cambio solo il fatto che dovevamo traslocare in una casa più piccola e che i miei, dopo la morte di nonna Carol (nonna materna), mi trascurarono un po'.
Quella sera dovevo andare a cena con Collin. È il migliore fidanzato che potessi mai desiderare: oltre ad essere perfetto dentro era anche un figo assurdo! Alto circa 1.90, non troppo muscoloso, biondo con gli occhi color mare e con qualche tatuaggio qua e là. Tra qualche mese si diplomerà così almeno lui sarà libero, io invece ho ancora 1 anno di torture. Fortunatamente a scuola eravamo entrambi bravi e lui, essendo più grande ed un tantino più bravo di me, a volte mi aiutava. Britney sarebbe arrivata tra qualche ora per aiutarmi con il look. Io e Collin stavamo insieme da quasi 2 anni ed, ogni volta che dobbiamo uscire, lei viene da me e mi consiglia ogni singolo particolare per un look perfetto... Devo dire che fino ad ora non si è mai sbagliata. Britney è la mia migliore amica dalla nascita visto che le nostre madri sono migliore amiche dai tempi del liceo; i nostri nomi, ad esempio, sono la prova di quanto loro siano legate e pazze: le loro cantanti preferite sono Britney Spears e Jennifer Lopez ed è così che hanno chiamato le loro figlie, Britney e Jennifer. Tra l'altro siamo nate lo stesso giorno anche se lei di mattina ed il di pomeriggio.
"Jennifer Denise Wilson sbrigati!" Britney mi chiamava con il nome intero solo quando mi rimproverava o doveva dire qualcosa di serio ed io facevo lo stesso. "Britney Kelly Smith calmati!" Risposi dal bagno. Quando uscii dal bagno Britney applaudì e che si complimentò da sola per il bellissimo risultato ottenuto per l'ennesima volta. Indossai un vestito lungo viola senza spalline con delle paiettes sulla fine e sul corpetto, i capelli era chiusi in una treccia che mi avvolgeva quasi tutta la testa e con una molletta che faceva riprendere i miei capelli biondo ramato. Per il trucco Britney decise solo un po di mascara, eye-liner, matita nera che mi illuminava gli occhi blu e un rossetto rosa brillante.
"Mh, devo dire che come outfit è decente ma visto che sei una ragazza limitata mi accontenterò" dissi io con fare reale ma non ebbi il tempo di riaprire che bocca che già mi era saltata addosso per ammazzarmi dal solletico. "Ragazza limitata eh? Non credo proprio cara mia!" Disse continuando "okay non è vero, mi arrendo". Il telefono squillò spaventandoci e riportandoci alla realtà. Era Collin che diceva che da lì a momenti sarebbe arrivato ed è lì che comincio il panico. Britney mi risistemò i capelli e il trucco che si era un po rovinato con il solletico in modo molto veloce. Finimmo giusto in tempo quando suono il campanello. "Jennifer è arrivato Collin" urlò mio padre dal piano di sotto. Scesi le scale e trovai Collin che per la prima volta mi guardava serio. Quando mi avvicinai notai che era sudato nonostante fosse aprile. Salutai i miei e Britney che, data la sua faccia, doveva ave notato sicuramente qualcosa.
Ci dirigemmo verso la BMW di Collin guardando dritto davanti a noi. Per tutto il tragitto parlai solo io senza ricevere mai una riposta diversa da un semplice gesto con la testa. "Collin si può sapere cosa hai?! Non hai detto una parola da quando ci siamo visti e sei molto nervoso. Cosa succede?" Dissi con tono stranito. Anche questa non ricevetti risposta così lasciai perdere e pensai che non poteva non dire neanche una parola per tutta la serata. Ad un centro punto mi accorsi che non stavamo facendo la solita strada ma pensai subito che forse questa volta aveva prenotato da un'altra parte così mi tranquillizzai. Collin nell'ultima settimana fu molto strano ma quella sera lo ero fin troppo. Non prestai molta attenzione al tragitto e alla strada fino a quando ci fermammo su una stradina non asfaltata. Mi disse di seguirlo e quando arrivammo capii dove ci trovammo. Eravamo sul ponte Conorado, il ponte da cui si vedeva tutta San Diego. Quel posto era importante per noi. Lì era dove eravamo andati per il primo appuntamento, dove ci eravamo dati il primo bacio, dove mi aveva detto che mi amava e che voleva stare con me per il resto dei suoi giorni e dove mi aveva dato la fedina di fidanzamento. Non capivo però perché ora eravamo lì. "Ti ho tradita" disse tutto d'un fiato. Io rimasi pietrificata e senza parole.

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⏰ Last updated: Aug 27, 2016 ⏰

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