Caro Shinichi,
mi manchi. Sono passati tanti mesi, ma per me è come se fosse passato solo qualche secondo dall'ultima volta che ti ho visto. I ricordi continuano a tormentare la mia mente, continuo a vederti, dietro le sembianze di Conan, fra le mie braccia, ferito da una pallottola, mentre cerchi di non morire proprio davanti ai miei occhi, ti rivedo in quel letto d'ospedale, con me che prego che ti risvegli, ti rivedo al mio fianco, quando, uscito dall'ospedale, ti sei avvicinato alla panchina su cui ero seduta, ma soprattutto, continuo a rivedere quella lapide che porta il tuo nome scritto sopra, e tormenta i miei sogni, o meglio dire, i miei incubi. Shinichi, io... sto provando a essere forte, ma...tutto, tutto mi fa pensare a te, ai giorni che abbiamo passato insieme, e che non torneranno mai più. Niente ha più senso. La mamma, papà, Sonoko, tutti stanno provando a distrarmi, a non farmi pensare a te, stanno provando a farmi superare quello che ti è successo, ma sono sforzi inutili. Perché tu sei sempre nel mio cuore, Shinichi, e non ha senso che provino a staccarmi da te. E' impossibile. Sarebbe come strappare una parte della mia anima, anche se già una parte non c'è più, è scomparsa quando tu...
Perché non mi hai detto che era grave? Perché ho dovuto sapere tutto da una lettera? Da uno stupido pezzo di carta...che però è diventato l'oggetto più prezioso che ho. Solo perché l'hai scritta tu...
Non m'importa più niente da quando non ci sei. Cos'è il mondo senza i tuoi occhi azzurri, senza il tuo sorriso, senza quella tua mania per Sherlock Holmes, senza quel tuo orgoglio, senza il tuo comportamento da sbruffone, senza il tuo senso di giustizia, senza di te?
Shinichi, io... so che non apprezzeresti questa mia decisione, e a dir la verità non l'accetto nemmeno io, ma l'unico modo in cui posso continuare a vivere senza di te è...
La tua Ran
P.S. Shinichi, io ti amo. Fino alla mia morte...e anche dopo
