Decompose.

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Quando ti chiedono di cosa hai paura, non stare a rispondere velocemente ragni o serpenti, riflettici. la paura è primitiva ma è necessaria affinché nessuno possa fare cavolate.
Ma spesso non è così.

Ho sempre il terrore che quelle cose possano un giorno prendermi e portarmi via, forse un giorno accadrà qualcosa di simile, sento spesso i loro passettini nei muri e la loro voracità. Quel rumore non mi fa dormire la notte.

Io lo dicevo:"Mamma qualcosa si muove nel muro", ma lei faceva orecchie da mercante, convinta che non ci fosse niente e nessuno nel muro. Ma conosciamo il detto "Non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire".

Quella casa non mi piaceva, non piaceva nemmeno alla mia sorellina.
Annette era più piccola di me di 3 anni ed era la mia migliore amica oltre che mia sorella.

Mamma ci diceva di stare buone, che andare a vivere in quella villetta era una cosa buona, che papà era un brav'uomo e nessuno lo poteva mettere in dubbio.
Lo diceva spesso. Diceva spesso che papà era un brav'uomo anche se nella frase non aveva senso dirlo. Ma papà non era un brav'uomo non lo è mai stato ed è forse per questo che è stato punito.
La casa in cui siamo andate ad abitare risaliva agli anni 20 noi eravamo negli anni 50 e le cose sembravano andar bene per noi. Eravamo tedeschi, mio padre era un ex ufficiale tedesco, puzzava di birra e sangue e ogni volta che tornava a casa picchiava mamma in modo selvaggio.
Oggi diventata adulta direi che la violentasse pure.

Mamma era una donna debole e di origine ebrea, non so perché papà al sposò nonostante la guerra e tutto.

So che mamma piangeva spesso da sola nel letto dopo che papà aveva fatto i suoi comodi.
Io ero solo una bambina e spesso mi rintanavo con mia sorella in camera nostra tappandole le orecchie.

Ci eravamo trasferiti da poche settimane nella nuova abitazione. A parte i rumori molesti di mio padre il resto sembrava solo che la casa fosse semplicemente vecchia e per quello che sentivo i rumori, continuavo a convincermi che i passettini che sentivo era solo frutto della mia frustrazione.

-"Sorella, come mai la mamma piange sempre?", io rimanevo sempre solenne a fissare il vuoto quando mia sorella mi chiedeva queste cose, ero io troppo piccola per spiegargliele e lei troppo piccola per capirle.
-"E' solo triste Annette", odiavo mentirle ma all'epoca era meglio così.

Ci eravamo trasferiti in autunno e mamma era sempre su di giri in autunno, non avevamo vicini con cui dialogare o conversare quindi mamma non poteva sfoderare tutta la sua attività durante la nostra permanenza in quella villetta.

Il legno massello era il re indiscusso della casa, dai mobili alle scale, dai letti alle mensole.
Ma papà odiava il massello, e spesso picchiava mamma se diceva che a lei piaceva.

Una notte di Novembre sentii dei passettini, li sentii forti provenienti dal muro. Sembravano tante piccole persone che facevano una marcia trionfale verso non so dove.
Era un rumore assordante capace di entrarti in testa e non uscire più. Inutile dire che quella notte non dormii.

Era raro aver papà a casa durante la settimana, e ancor più raro era vederlo di buon umore, e per buon umore intendo che era raro che lui non picchiasse mamma senza alcun motivo.
Annette stava giocando con il suo giochino sul tappeto all'entrata e io stavo scendendo le scale e facevo finta di essere una principessa nel mio abito color pesca regalatomi da mio padre all'inizio dell'autunno. Sentimmo un tonfo e ci dirigemmo subito in cucina dove trovammo mamma a terra dolorante e mio padre intento a urlargli qualcosa in una lingua che non conoscevamo. Mamma si alzò e disse:"Non davanti alle bambine", gli occhi di mio padre brillavano di rabbia e le assestò un calcio nell'addome. Io non osai dire nulla ma mia sorella urlò. subito dopo il lampadario cadde spaventando mio padre.
Per settimane mio padre non picchiò mamma davanti a noi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 19, 2020 ⏰

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