Sayonara Hatter

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Era li,
Era finita,
Ce l'aveva finalmente fatta.
Il peso di una vita piena di dolore stava per essere cessato.
Almeno, questo è ciò che sperava.
"Perché? Perché? Perché non riesco a morire?!" Si chiedeva lui, ancora giacendo sul quel freddo pavimento, freddo come l'anima che lo aveva riempito per tutto questo tempo.
"È da anni che provo a morire! Perché ora che posso, non ci riesco?" Continuò a pensare mentre una lacrima cominciò a rigare la sua guancia, piccola e inaspettata, come la reazione del cappellaio, che non capì tale gesto del suo corpo.
"E ora perché sto piangendo?"un'altra lacrima.
"Basta! Cos'ho da piangere? Questo è quello che voglio no?!" Continuava a rassicurarsi, mentre più lacrime cominciavano a precipitare lungo il suo pallido viso, che era colmo di un'espressione che avrebbe rattristato l'intero mondo.
Lui, il cappellaio matto, l'uomo con il sorriso sempre stampato in faccia, la persona più forte di Pandora giaceva per terra senza ormai più forze, con il viso bagnato di lacrime e il corpo insanguinato.
Non riusciva a crederci, cos'era ciò che gli impediva di morire? Ma era ovvio, lui non voleva morire, non ha mai voluto morire, ma questo sembra averlo capito troppo tardi.
Trovandosi li, cominciò a pensare a tutto le persone che avevano riempito la sua vita:
Gilbert. Ha Gilbert, quanto è cambiato del ragazzino che incontrò anni fa....Ora è forte, determinato, e anche se non lo ammetterà mai, Break è fiero di lui.
Fiero come per la sua piccola Ojou-sama, che ormai, piccola non era, infatti gli era cresciuta davanti gli occhi, ma lui è stato troppo cieco per accorgersene.
E poi Reim, lui non è cambiato per niente, è sempre lo stesso ragazzino che incontrò 15 anni fa.......
Inutile dire che Break teneva a Reim con tutto il cuore, ma era stato troppo cocciuto da non riuscire a dirglielo, dire, ecco, quante cose avrebbe voluto dire? Ma era troppo tardi.
Decise di rimanere fermo, aspettando la dolce e ignara morte, che lo avrebbe avvolto tra le sue braccia e trascinato con se, ma così non fu.
Le uniche braccia che sentì furono 4 braccia piene di calore, affetto, che lo stringevano a se, come da non voler lasciarlo andare.
Ed era così, non lo volevano lasciare e lui non voleva andare via, quindi con un ultimo sforzo li strinse a se e disse: "Reim....Sharon...io non voglio morire.....io voglio rimanere qui...con voi" ma ovviamente non sempre la fine e ciò che desideri, perché il suo cuore cominciò a rallentare, perdendo sempre più battiti.
"Ah, allora è così....." disse sospirando, "Be, addio ragazzi, vi voglio bene" forzò un sorriso, che ha tutti poteva sembrare puro e candido, ma così non era, o no che non lo era, era nero come la morte, tanto bramata, che ora lo stava venendo a prendere.
Chiuse gli occhi, e lasciò gli arti man mano rilassarsi.
"Addio". Disse, e si lasciò morire, tra le braccia delle persone che lo amavano, che lui amava. "Shelly-sama, arrivo...."

"Please, no matter how much despair awaits them.
Let what remains at the end of their stories.
Be like that sunny day, full of gentle light."

Addio cappellaio,
Addio un'ultima volta.
Questa è la tua fine,
Hai dato una svolta.
Perché piangi cappellaio?
Ti manca la tua vita?
Ma tu l'hai sprecata, ed ora è finita.
Sorridi, sorridi cappellaio,
Che quassù c'è qualcuno che t'aspetta.
La tua famiglia, i tuoi amici, tutti sono corsi in fretta.
Per vederti per riabbracciarti, per farti compagnia,
Quindi tu ora sorridi,
E lasciati andare via.

Sayonara Hatter

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