In questo breve libro descrivo la città in cui sono nata e in cui ci vivo: Livorno.
TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI SOLOMENTE A ElianaGuarino.
È VIETATA LA COPIA PARZIALE O TOTALE DEL LIBRO.
Non so chi o cosa decida che noi dobbiamo nascere in luogo, in una città... ma sono contenta di essere nata a Livorno.
Livorno , città di mare, terra dove sono nata, dove sono nati i miei desideri, le mie passioni, dove mi stavo per spegnere a cinque anni con un osso di pollo.
Livorno, città di mare, terra dove sono nata, dove sono nate le mie paure, ma sono passate, avevo paura di nuotare nell'acqua alta, ora no, forse l'anno prossimo prenderò il brevetto per arrivare ad una profondità massima di diciotto metri, ma ho già fatto la prova a Calafuria.
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Livorno, città di mare, terra dove sono nata, terra dove è nato il mio fratellino, mi ricordo sempre quando nacque: io attendevo che all'ospedale mostrassero i neonati, fu bellissimo il momento in cui si alzarono le tende, era l'unico maschietto, un piccoletto...
Quando tornò a casa, dopo pochi giorni dormì insieme a me.
Livorno, città di mare, terra dove sono nata, terra aperta a qualsiasi cultura, le Leggi Livornine, inventate dal grande Ferdinando I. Nel sangue di un vero livornese sono presenti le Leggi Livornine. Se noi siamo in questa bellissima città, è grazie al granduca Ferdinando I de' Medici, poichè le Leggi Livornine servivano a far entrare qualsiasi persona a Livorno, di qualsiasi etnia, origine, qualsiasi ceto sociale. A Livorno poteva entrare chiunque volesse cambiare vita.
Livorno, città di mare, terra dove sono nata, terra di letterati, presente nell'Illuminismo, perché sempre all'avanguardia, che ha appoggiato Cesare Beccaria col suo libro "Dei delitti e delle pene", che qui a Livorno è presente la prima copia.
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Livorno, città di mare, terra dove sono nata, terra di letterati, terra di Angelica Palli, Carlo Bini, Enrico Mayer, Domenico Guerrazzi... tutti che utilizzavano la penna per uccidere l'ignoranza, amata tanto dai superiori, i politici, gli Austriaci (al tempo del Risorgimento) per comandarci, per comandare le nostre menti. A Livorno non voglio che si dica che è un popolino di ignoranti, perchè gli scrittori che ho nominato prima, erano persone intelligentissime (ma tutt'ora ci sono talenti) nel 1800 c'era chi si ribellava con la penna e chi con il fucile.
