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Stavo preparando tutto il necessario per prepararmi a questa "gita" della durata di 2 anni.

Mia nonna in quest'ultimo periodo ha avuto molti problemi economici e ho pensato che fosse arrivata l'ora di andarmene per un po' e di lasciarla vivere in tranquillità la sua vecchiaia.

La mia migliore amica, Paige, ha insistito tanto per abbandonare l'idea di trovarmi un appartamento carino e a poco e di condividere il suo appartamento con lei nella periferia di Londra.

Ammetto che come idea mi eccita un sacco, insomma andare a vivere con la propria migliore amica a Londra non è una cosa che capita tutti i giorni!

Mancava solo uno scatolone da riempire con libri, giornalini e foto varie, dopodiché l'enorme furgone per il trasferimento se ne può anche andare!

Il volo in aereo per Londra è prenotato per domani mattina e io come al solito mi sono ridotta all'ultimo per preparare le varie cose da portami via, ma almeno ci sono riuscita in tempo.

Mentre sistemavo le varie foto con amici e parenti mi venivano in mente  infiniti ricordi di un anno prima, quando avevo tutto ciò di cui avevo bisogno per essere felice.

Vicino ad una foto un po' ingiallita che ritrae una spiaggia si trovava un diario.

Me lo ricordo perfettamente quel diario, eccome se lo ricordo.
È stato il mio migliore amico quando avevo bisogno di sfogarmi nel periodo più buio della mia vita.

Non volevo fermarmi troppo a guardarne il contenuto dentro, non in questo momento almeno, quindi decisi di infilarlo dentro la mia borsa e di sfogliarlo in un secondo momento con più tranquillità.

Messi gli ultimi libri dentro lo scatolone diedi quest'ultimo all'uomo che si occupava di sistemare in modo ordinato le scatole dentro al furgone per far sì che non cadano durante il lungo viaggio.

A casa non c'era nessuno, la nonna era uscita per andare a comperare qualcosa per nutrirci questa sera e mio nonno era nell'orto a lavorare.

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Ero nel letto caldo, quel letto in cui avrei dormito probabilmente per l'ultima volta.

Io e mia nonna avevamo stabilito che tra due anni precisi sarei ritornata da loro, ma nel giro di due anni possono succedere veramente tante, troppe cose, e non so se veramente ci tornerò in questo paese vuoto e triste.

I pensieri sovrastavano la mia mente non permettendomi di dormire nonostante il mattino mi sarei dovuta svegliare presto per intraprendere un lungo lungo viaggio.

Pensavo a Chanel, mia cugina, alla quale le avevo promesso che per il suo primo giorno di superiori la sarei andata a prendere e saremmo andate a mangiare qualcosa di tremendamente schifoso senza che i nostri nonni sapessero nulla.

Pensavo a Jeremy, a Frank e a Paul, i figli dei vicini, a quante cazzate avrebbero fatto e come avrebbero risolto i loro guai senza il mio aiuto, che più o meno sono sempre riuscita a pararli il culo.

Pensavo a nonna Michelle e a nonno Kyle, come la nonna, che non ci vedeva proprio bene, sarebbe riuscita a mettere lo zucchero invece del sale nei vari pasti e viceversa.
A come il nonno si sarebbe ricordato ogni mattina di prendere la pillola che puntualmente si dimentica sempre.

Tutti questi pensieri si facevano spazio nella mia mente e piano piano i miei occhi si chiusero, prendendo finalmente il sonno.

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⏰ Last updated: Aug 30, 2016 ⏰

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Evie [h.s]Where stories live. Discover now