Stiamo a giugno e piove come se fosse gia inverno. Ho sempre amato la pioggia. Quando piove mi rannicchio sempre sul divano,sotto una coperta con un bicchiere di cioccolata calda in mano a vedere un film con i miei.
Ma oggi non è così. E ho la consapevolezza che non sarà più cosi.
Tutta questa pioggia mi mette solo ansia. Dovrebbe essere l'inizio di tante giornate super felici. La scuola é finita,l'estate sta iniziando quindi questo equivale ad amici e divertimento ma per me no. Voglio solo andare a casa e chiudermi in camera. Non so da quanto tempo sono qui ma l'aria mi inizia a mancare. Odio le chiese,c'è sempre puzza di chiuso o di incenzo e mi irrita fortemente.
Il prete continua la messa e tutti o l'ascoltano attentamente o piangono.
Io mi limito a fissare le due bare davanti a me. Non ho versato nemmeno una lacrima dall'accaduto,non mi sembra giusto.
Papà diceva che si piange solo se ci si fa male e non voglio contraddirlo,insomma non mi sono rotta niente io.
È dalla 5° elementare che non piango,l'ultima volta è stato quando Jenna Staylor mi ha fatta cadere dalla bici e mi ero sbucciata gomito e ginocchio.
Una mano mi si poggia delicatamente sulla spalla facendomi sobbalzare.
"È ora di andare"
La chiesa si sta svuotando,le bare le hanno portate via e nemmeno me ne sono accorta,le campane suonano un tocco pesante e straziante.
Lentamente mi alzo e automaticamente passo le mani sopra la gonna del vestito,alzo gli occhi incontrando quelli di mia zia. Ce l'ha lucidi e mi rivolge un sorriso triste. Mi stringe forte la mano e mi attira in un'abraccio.
Mi irrigidisco all'istante ma so che le serve un sostegno e quindi cerco di ricambiare.
Ci stacchiamo e mi sorride.
Una marea di gente sta fuori ad aspettarmi con l'ombrello in mano e scommetto tutto quello che ho che chiunque preferirebbe starsene a casa al calduccio. Invece il mio unico desiderio è sotterrarmi,odio quello che sta per accadere.
La maggior parte dei volti è sconosciuta,oltre ai parenti gli unici che conosco sono un gruppo di ragazzi di scuola visti di vista a cui non ho mai rivolto la parola e Jenna.
Ognuno viene mi bacia e mi da le condoglinze. Sinceramente non ci faccio niente,non mi conoscono,tutta questa gente non mi avrebbe mai visto se non fosse stato per questo.
Oltre a ricambiare il sorriso della gente mi sento come un burattino del mangia fuoco di Pinocchio. Oppure mi sento di stare ad una recita solo che il copione è sempre lo stesso: baci,sorridi e vai avanti."Sei sicura di voler andare?"