Mi chiamo Brann e sono del clann dei McConnach. Mio zio, fratello di mio padre, mi insegnò a leggere e scrivere che ero un bambino, dopo la morte della zia. Sono stato io a trovarne il corpo, io che unico tra i nipoti andavo spesso a trovarlo. Lo trovai nella sua stanza, appoggiato alla scrivania. La candela che aveva al fianco ormai spenta. Capii subito che era morto. La mano stringeva ancora la penna, e c'erano dei fogli scritti fittamente sul tavolo. Probabilmente era morto scrivendo le ultime parole, poichè sull'ultimo foglio la scrittura è diventata molto più difficile da decifrare e le ultime parole sono dei segni quasi illeggibili. Nonostante questo, dopo che il suo corpo venne fatto ritornare alla terra che l'aveva generato, portai via con me quei fogli, e li lessi nel bosco, affascinato e forse un pò incredulo a quello che leggevo. Adesso sono passati tanti anni, e tante volte ho riletto quelle righe, che stanno ingiallendo lentamente. Io mi sono trasferito, e adesso mi trovo a Dublino dove studio per diventare medico. Lentamente si va diffondendo un sistema di stampa, e alcuni di noi possiedono già dei libri stampati in questo modo. Per questo ho deciso di pubblicare quei fogli. Non voglio che vadano distrutti o che, morto io, vadano perduti. So che molti che leggeranno questa storia non vi crederanno. Ma io ho conosciuto mio zio, e ora so che non avrebbe scritto quello che ha scritto se non vi avesse fermamente creduto. E comunque, non mi importa come accoglierete questo breve diario. Forse penserete che quella donna non è mai esistita.
Forse che era quello che lui pensava, o forse semplicemente una giovane donna innamorata di lui.(printed in Dublin, 1882)
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Il Diario di Un Vecchio Uomo, Ewan McConnach
Short StoryUna Storia Fantasy tra Amore e Poesia, tra verdi prati scozzesi e leggende perdute. Un uomo anziano sente avvicinarsi la morte, e solo allora trova il coraggio di raccontare un episodio della sua vita, un incontro che l'ha per sempre cambiata. Siete...