9. •Unstoppable.•

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Mi risveglio in spiaggia.

Sono disteso sull'asciugamano sulla sabbia.

-Ollie si è ripreso!- urla Lily accanto a me.

-L..Lily..- dico confuso.

-Sa tutto apposto? Come ti senti?- dice.

-Bene dai..- dico alzandomi e mettendomi a sedere.

-Amore!- mi urla Oliver.

-Oh..- dico.

-Come stai..?- dice Oliver preoccupato.

-Ho fame..- dico facendo un sorriso.

-Ahahah non cambi mai- dice Sam.

-Che gnocche che siete in costume..ahah- dico.

-Grazie!- dicono Sam e Lily.

Oliver mi guarda male.
Sembra offeso.

-Dai,lo sai che il più bello sei tu.- dico alzando gli occhi all'insù.

Sorride.

Mi prende in braccio e inizia a correre verso l'acqua.

-Non so nuotareeee!- dico urlando.

Mi butta in acqua.

-Che carini che sono..anche se Sasha è mezzo qualcos'altro..Oliver lo ama ancora..- Dice Sam rivolgendosi a Lily.

-Come me! Io ti amo più di prima.- risponde Lily.

Le vediamo baciarsi.

-Eeeeeeeh- gli urliamo io e Oliver.

Si fa tardi.

Prendiamo le nostre cose e andiamo verso l'Hotel.

Mentre torniamo alla camera spiego tutto a Oliver,Sam e Lily,devono sapere cosa è successo sulla barca.

-Ti avevo detto di non andarci!- dice Oliver infastidito.

-Quando mai Sasha è stato alle regole di qualcuno?- dice Lily.

-Appunto,fra un po vado in camera sua,vuole parlarmi..- dico.

-Cosa?! No te non ci vai! E se ti fa qualcosa? No!- dice Oliver,quasi arrabbiato.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio.

-Apprezzo che tu sia così geloso..ma tranquillo..se c'è qualche problema c'è Incantatore al mio fianco.
Posso fidarmi ora. Abbiamo.."parlato"..- dico per poi stampargli un bacio.

Loro vanno in camera di Sam e Lily,ed io mi incammino verso la camera di Gregory.

Sono nervoso e non poco..devo ammetterlo.
Potrebbe accadere qualsiasi cosa.

Arrivo davanti alla sua porta.
Alzo il pugno ma mi blocco.
Penso a ciò che mi ha detto Oliver.
Però non posso temerlo per tutta la vita, devo scoprire perché tiene tanto a riavere con se lo spirito.
Mi decido e busso.
Sento dei passi avvicinarsi alla porta.
Si apre.

-Vedo che hai capito il messaggio.- dice scostandosi per lasciarmi passare.

Entro senza dire una parola.

-Che c'è lo spirito ti ha mangiato la lingua?- dice ridendo.

-Ti ascolto.- dico serio.

Alza una bottiglia di champagne e la punta verso di me.
Scuoto la testa.
La riappoggia sul tavolo.

-Voglio tagliare corto..lo spirito apparteneva a mio nonno..ho cambiato realtà, viaggiato da Örtij fino a qui per riprendermi ciò che non ti appartiene..- dice senza scomporsi.

Sorrido.
Crede davvero di convincermi con queste stupide parole?

-Ormai siamo una cosa sola..cosa c'è di sbagliato?- dico.

-Oh..assolutamente nulla piccolo.. Solo che ti ripeto..non è roba tua..- dice alterandosi.

-Non è "Roba"?!..- faccio le virgolette con le dita.

-Va bene..- alza le mani -Tregua?- dice.

Annuisco.
Mi siedo di fronte a lui.
Scoppia a piangere.
Ma cosa..?

-Mio nonno ha bisogno di lui..è molto malato..- singhiozza con le mani sopra gli occhi.

-Mi dispiace..non lo sapevo..- dico mettendogli una mano sulla spalla.

-Ecco perché devi restituirlo..- dice appoggiando la statuetta davanti  a me.

Mi alzo di scatto.
Mi sento strano.
L'altra parte di me si rifiuta di tornare lì dentro.
Come se avesse sofferto rinchiuso tutti questi anni.

-E come pensi che Incantatore possa aiutare tuo nonno..?- dico.

Alza la testa.
Mi guarda.
I suoi occhi sono completamente asciutti.
Sorride sempre di più e scoppia in una fragorosa risata.

-Adesso è così che si chiama? Incantatore? Magari ha pure un nomignolo?- dice ridendo.

-Non..prenderti..gioco..di lui..fidati..-dico a denti stretti.

Continuando a ridere si alza e preme un bottone.
Di botto finestre e porte vengono chiuse da delle tapparelle strane.
Come e quando ha avuto il tempo di creare tutto questo?

Senza che mi veda appoggio la mano sul tavolo.

-Incantatore..- sussurro.

Mi trasformo.
Per l'ennesima volta.
Non lo lascerò andare così facilmente.

Mi viene l'impulso di fissarlo negli occhi.

Lo inizio a incantare.
Sta immaginando la cosa più bella che vorrebbe,il suo più grande sogno.

All'improvviso scosta la testa.

-Ci hai provato pivello..- dice.

Prende una valigetta.
La apre.
C'è un cuore al suo interno.
Lo colpisce.
Mi sento male.
L'aria non fluisce..
Sto per svenire ancora..

-Prendi..nota per la..prossima v..volta stronzo..- dico.

-Uhm?- dice confuso.

Sorrido maliziosamente alzando u sopracciglio,anche se provo dolore.

-Saprai molte cose..sullo spirito.. Ma non eri pronto a questo..- dico.

Mi teletrasporto lontanissimo da lì.

My names is Sasha.Where stories live. Discover now