A quelle parole impietrii, intendeva quella luce strana e la casetta che avevo visto dentro gli occhi? Ma ero troppo curiosa e allo stesso tempo spaventata che sono andata allo specchio e mi sono guardata dritto negli occhi. Vidi la stessa luce che c'era nella sguardo del ragazzo, una luce rossa mista al blu e al verde che poi si trasformò in un albero, un albero con gli stessi colori, il rosso, il verde e il blu. La chioma dell'albero era folta e di un verde quasi fosforescente, il tronco blu scuro quasi nero, e le mele rosse, un rosso talmente splendente che non riuscivo quasi a guardarlo. Come è successo la volta precedente mi sono trovata vicino all'albero, non ero più nel mio bagno ma su un prato. A differenza della volta prima sono riuscita a fare qualche passo, ma poi sono tornata di nuovo in bagno. Quando ero andata davanti allo specchio erano le 15:30 ma da quando sono entrata negli occhi r da quando sono uscita erano passate otto ore infatti erano le 23:30, ma a me erano sembrati pochi secondi. Non so perché ma non vedevo l'ora di andare a letto, svegliarmi, andare a scuola e rivedere il misterioso ragazzo. Il giorno dopo quando mi sono svegliata mio padre e mia madre erano già andati al lavoro. Mi sono preparata e ho preso la moto per andare a scuola. Stranamente la strada quel mattino era vuota. Appena arrivata a scuola non c'era nessuno, guardai il telefono per vedere se era troppo presto ma erano le 7:53. Mi accorsi che c'era una persona a scuola, era il ragazzo misterioso. << Carrie >> disse lui << come sai il mio nome? >> << io so tante cose che tu non sai del tuo potere >> << potere? Quale potere? >> << sai benissimo di cosa sto parlando >> << anche tu ce l'hai? >> << io ci abito >> appena pronuncio quelle parole dentro i suoi occhi comparve quella strana luce colorata << nei tuoi occhi è comparsa la luce gialla >> disse lui << e nei tuoi la luce blu, rossa e verde >> << lo so >>
<< perché non c'è nessuno in giro? >>
<< è difficile da spiegare >> fece una pausa << sono intrappolati... >>
<< d-dove? >> ero talmente spaventata che la mia voce tremava << nei...nei tuoi occhi >> << nei miei occhi?! >> << so che non mi credi ma è importante che riportiamo tutti di nuovo qua! >> << ti credo, ma...come è possibile, una cosa così assurda...non so sono... >> << spaventata? >> << si è anche... >> << confusa? >> sembrava che mi leggesse nel pensiero << tu sai il mio nome ma... >> << Parker, mi chiamo Parker >> era incredibile come riuscisse a fingere le mie frasi << dobbiamo andare nei tuoi occhi >> << nei miei occhi?! >> << si! Vai a casa, prepara uno zaino con dentro: vestiti, acqua e cibo >> << e tu? >> << non c'è bisogno, io né mangio né bevo... >> nelle sue parole c'era un filo di imbarazzo << non bevi?! >> << non c'è tempo, va a casa e prepara lo zaino, ci incontriamo domani mattina alle 6:00 qui a scuola >> << okay, grazie Parker >> << ci vediamo domani >>.
Appena arrivata a casa cominciai a preparare lo zaino << vediamo se c'è tutto: maglia maniche corte, maglia a maniche lunghe, pantaloni lunghi, pantaloncini, due felpe, impermeabile e un cappello. Adesso vediamo se c'è il cibo: patatine, due panini , mela, caramelle al caffè e tre bottigliette d'acqua alla menta, c'è tutto >> ormai erano le 20:30 e cercavo di evitare ogni tipo di specchio per non vedere le persone a cui volevi bene soffrire...ma quando andai a lavarmi i denti per andare a letto, per sbaglio guardai dentro gli occhi e vidi lo stesso albero della scorsa volta sole che andava a fuoco. Ho distolto subito lo sguardo per non andare in quel paesaggio orribile. Il giorno dopo no ho nemmeno fatto colazione che sono andata a prendere la mia moto per andare a scuola. Il silenzio che c'era per strada era a due poco inquietante. Appena arrivata a scuola vidi subito Parker. << ciao Parker, ho portato cibo, acqua e vestiti >> << bene, ma adesso dobbiamo andare subito dentro i tuoi occhi. Ecco uno specchio guarderemo assieme il riflesso dei tuoi occhi ed entreremo, io posso venire perché sono uno della tua stirpe >> << stirpe? >> << non c'è tempo, quando saremo arrivati metti lo specchio nello zaino >> << si! >> << incominciamo >> negli occhi vidi la casa e l'albero tutti e due in fiamme , quando fui li lo capii subito per la puzza di bruciato, misi lo specchio nello zaino, e mi tappai il naso per non respirare il fumo. << e adesso cosa si fa >> chiesi << seguimi >> quando incominciò a correre sfrecciava come un treno andava veloce come la luce, quando mi misi a correre anche io andavo velocissima talmente veloce che sembrava quasi teletrasporto << quelli della nostra stirpe in questo mondo hanno parecchi poteri tra cui la corsa, imparerai molte cose su di te che non sai >> mi limitai ad annuire continuandolo a guardare.