Capitolo 2.

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«Ehi Cloe»
Mi girai di scatto, e mi ritrovai Tom davanti.
«Ehi ciao Tom, che ci fai qui? Non dovresti essere a lezione ora?»
«In realtà non avevo voglia di sentire la professoressa che mi urlava contro..» disse ridendo.
«immagino! Quindi che hai intenzione di fare?»
«Bah, nulla.. Ti va di venire con me da qualche parte?» mi chiese con uno sguardo malizioso.
«Beh in realtà io avrei lezione quindi potremmo fare un'altra vol..»
Mi mise una mano sulla bocca.
«Shh, per una volta farai un'assenza. Vieni con me»
Sorrisi.
Non lo aveva mai fatto... MAI!
Cosa gli prendeva?
Arrivammo alla macchina e mi sedetti sul sedile anteriore.
«Allora, dove la porto di bello, signorina?» mi chiese sorridendo.
Avrei voluto rispondere "Nelle tue braccia andrebbe bene", ma ovviamente non potei.
Così mi limitai a dire «Sul vialetto di casa mia va benissimo».
Rise.
Era bello quando rideva.
E dio se l'amavo. Ma no, non potevo. Dovevo dimenticarlo.
«Quello dopo..» rispose, «Ora andiamo in un posto che ti piacerà molto»
«Ne sei sicuro?» ribattei con aria di sfida.
«Sicurissimo.» disse facendomi la linguaccia.
Scoppiai a ridere.
Allungai la mano per accendere la radio, e proprio in quel momento partì la mia canzone preferita.
Per un momento immaginai me e Tom, seduti su una semplice panchina del parco, che ci scambiavamo sguardi e carezze, e dopo poco, i nostri visi che si sfioravano, per poi arrivare al bacio, il nostro primo bacio.
Ma no, questa era solo la mia immaginazione, purtroppo.
Mi addormentai sul sedile, il viaggio sarebbe stato lungo, dove voleva portarmi?
E poi, perché me?
Sono solo la sua migliore amica, non la sua ragazza.
Anche se avrei voluto diventarlo.
Dio se l'avrei voluto.

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