Il Natale a New York è qualcosa di magico, per quasi tutte le persone e anche per Alec, quest'anno più che mai, visto che lo avrebbe passato interamente con la sua famiglia. Durante gli ultimi mesi era rimasto ad Alicante per via di alcune faccende che ora, con molta fatica e a scapito della sua famiglia, aveva risolto. Era stato distante sia dai bambini che da Magnus e questo proprio non se lo perdonava, ma era stato a dir poco indispensabile.
"Alec sei pronto?" urlò Jace fuori dalla porta, risvegliando il parabatai dai suoi pensieri. "Sì" rispose di rimando, ficcando qualche vestito alla caso nel borsone.
Uscì sbattendo la porta e si scontrò con Jace. "Sempre a pensare agli occhi da gatto del tuo fidanzato?" gli domandò sarcastico, facendo un sorrisino. "Ha parlato quello che continua a sbaciucchiarsi con sua moglie, negli angoli più improbabili dell'istituto" rispose Alec, ridendo. "È successo solo una volta" borbottò a testa bassa. "Come vuoi" rispose ridendo il parabatai, dandogli una pacca sulla spalla e avviandosi verso la cucina.
Nel corridoio vide Clary andargli incontro con aria sorpresa e un po' agitata "Ciao Alec" lo salutò muovendo le dita intrecciate in grembo freneticamente. "Pensavo fossi già da Magnus, sai no, per quella cosa di cui avevamo parlato e per cui hai speso quasi tutto il tuo tempo negli ultimi mesi" disse gesticolando. "Clary, calmati, sei agitata più tu di me" le disse con tono affettuoso "Adesso stavo per andare, volevo salutare Izzy e Simon e augurargli un Buon Natale."rispose scuotendo la testa divertito. " Sì, sì e se te li salutassi io, sì penso sia meglio, così non perdi tempo" farfugliò sempre con le mani che continuavano ad agitarsi per aria. "Anzi sono sicura!" affermò, quasi urlando e fissando il povero Alec negli occhi. "Su vai, Alec." Il ragazzo la guardò stralunato "Clary seriamente adesso ti calmi e ..." "No!, ora vattene,immediatamente!" urlò. "Devo preparare ancora tutto..." Farfugliò la ragazza massaggiandosi le tempie, preoccupata. "Cosa dovresti prepare?" domandò Alec temendo già la risposta. "Ma come cosa?! I confetti, le bomboniere..." disse velocemente guardandosi intorno per poi fermarsi di colpo a fissare Alec "La torta!"urlò come una matta, correndo verso la cucina.
Lo shadowhunter la fissò sconsolato e prendendo un respiro si avviò all'uscita.
Una volta arrivato nel giardino l'aria fredda di New York lo colpì in pieno, facendolo rabbrividire e colorandogli le guance di un leggero color porpora.
Camminando per le strade vide la città illuminata a giorno, sorrise e si affrettò a raggiungere il loft di Manus, stringendo sempre di più il borsone.Aprì lentamente la porta di casa e la scena che gli si parò davanti lo fece intenerire.
Magnus steso sul divano, a petto nudo, con indosso solo dei pantaloni larghi e rossi. Una mano che penzolava dal divano e l'altra a stringere la schiena di Rafe, che aveva la testa poggiata sulla spalla del suo papà e lo stava stringendo come se fosse il suo peluche preferito. La mano che penzolava dal divano era stretta da una manina tutta blu che apparteneva a Max, il quale era raggomitolato, sul finire del divano, sotto il braccio di Magnus, che lo stringeva forte a sé, come se potesse cadere; il che era molto probabile, pensò Alec.
Lo shadowhunter si avvicinò e si inginocchiò vicino alla testa di Magnus, senza far rumore, e gli baciò le labbra, schiuse per il sonno. Fu un bacio lento, che trasmetteva tutto l'amore che uno aveva per l'altro.
Quando si separarono per prendere aria, Magnus aprì lentamente gli occhi fissandoli in quelli del suo compagno. "Sto sognando?" chiese con voce roca e gli occhi un po' socchiusi per via della poca luce che illuminava il loft.
"No" rispose dolcemente Alec, accarezzandogli il viso, soffermandosi sulle labbra, piene, del fidanzato. "Alexander, perchè non sei venuto prima, nelle ultime due settimane non hai inviato nemmeno un messaggio di fuoco, mi ero preoccupato." disse Magnus scostandosi dal suo tocco per guardarlo meglio negli occhi.
"Hai ragione Mags, ma era veramente una cosa importante, molto importante, ora sono riuscito a risolverla e...mi dispiace, non sono rimasto al vostro fianco ultimamente, lo so, ma aspetta questa notte e poi ti dirò tutto." gli promise Alec avvicinandosi e catturando le labbra dell'altro in un bacio più passionale.
Magnus, sorpreso, sorrise nel bacio e catturando il labbro inferiore lo tirò, verso di sè, facendo in modo che Alec gemesse e si avvicinasse di più a lui.
Alec tolse le mani dal viso dello stregone e le fece correre sul petto, nello spazio non occupato dai loro bambini, soffermandosi più del dovuto sull'elastico dei pantaloni, per poi stringere forte i capelli stregone, per una volta senza gel o brillantini.
Un mugolio li interruppe bruscamente, Max si stava svegliando, per poco non cadde per terra, mentre si stava stiracchiando, grazie ad Alec che lo afferrò per le braccine e lo sollevò in aria urlando:"Buona Vigilia!." Il bambino si rese conto che si trattava del suo papà ed esultò felice come una pasqua tra le sue braccia. "Flatellone! Papà Alec qui!" urlò entusiasta il piccolo stregone. Magnus lo guardò sorridendo e scosse leggermente Rafe, il quale sollevò un poco la testa e lo fissò confuso "Papà Alec è tornato" sussurrò Magnus al figlio, che spalancando gli occhi, si girò verso il padre e urlando di felicità si precipitò tra le braccia dello shadowhunter, insieme al fratello. Magnus si alzò e raggiunse Alec stringendoselo al petto e circondandogli la vita con le braccia. "Ci sei mancato tanto, amore" sussurrò Magnus all'orecchio del cacciatore. "Anche voi mi siete mancati, troppo" rispose tenendo stretto a sé i due bambini, ma girando appena la testa per poggiare la testa nell'incavo del collo e fissare il suo bellissimo fidanzato, con un sorriso. "Ti amo tanto, Mags" disse per poi baciare la sua mandibola. "Ti amo tanto anche io, fiorellino"
gli disse sorridendo e baciandolo. "Bleah!" esclamarono i due bambini in braccio a papá Alec. "Papà che schifo!" esclamò Rafe scendendo dalle braccia del papà e aiutando il fratellino a fare lo stesso. "Pelchè voi semple fate cotí?" chiese Max facendo unire i due indici. "Perchè io e papà Alec ci amiamo molto, e questo è uno dei modi più belli per dimostrarlo, tesoro" rispose paziente Magnus, stringendo la vita del suo fidanzato. "Quinti anche io potto dale un batino a chi voio bene?" chiese guardando speranzoso i due papà e tenendo una mano a Rafe, per rimanere in piedi. "Sí, ma sulla guancia" rispose ridendo Alec, scompigliandoli i capelli.
"Tíííí!"urlò, aggrappandosi di più al fratello e alzandosi in punta di piedi, gli stampò un bacione sulla guancia e rise della faccia di Rafael, che lo guardò stupito e lo seguì a ruota, ridendo. "Tesori, andate in cucina, io e papà Alec vi raggiungiamo e ceniamo tutti insieme sí?" chiese Magnus ai due bambini che iniziarono a saltellare, dirigendosi verso la cucina. "Fiorellino, ti vedo strano, c'è qualcosa che mi devi dire...qualcosa di brutto?" domandò incerto al cacciatore, che lo stringeva tra le sue braccia. "No, va tutto bene, stanotte ti voglio dare il mio regalo di Natale. Mentre adesso voglio solo godermi la Vigilia con le persone più importanti della mia vita" disse accarezzando la guancia di Magnus, il quale ruotò il viso dentro la mano del ragazzo e la baciò. "Ok" sussurrò.
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SEMPLICEMENTE MALEC ✨✨
FanfictionÈ il primo Natale che Alec passa con tutta la sua famiglia: Magnus, Max e Rafe. Il problema ora è dare il suo regalo a Magnus,o meglio, dirglielo. I personaggi non sono ovviamente miei ma della mitica Cassandra Clare. Grande Cassie