La sveglia inizia a suonare, facendo a mille pezzi la piacevole atmosfera silenziosa che si era creata.
Oggi non è un giorno come tanti, perché oggi, una parte troppo importante e indispensabile per la mia vita, se ne va, lasciandomi completamente sola contro il resto del mondo che cerca, ogni giorno, di schiacciarmi.
Mi giro verso mio fratello, che cerca inutilmente di spegnere la sveglia.
Lo guardo amorevolmente, poi chiudo gli occhi per cercare di non far uscire le lacrime, che premono insistentemente contro le mie palpebre.
So di essere una ragazza grande, forte e che, all'apparenza, sembro acida, stronza e tutte le cose negative ma, infondo, anche io ho un cuore.
Me l'ho hanno sempre detto che dovrei imparare a esprimere i miei sentimenti, ma loro non capiscono, non capiscono tutto quello che ho dovuto passare e che ho dovuto cancellare dalla mia mente.
Quell'incubo che, tutt'ora, non vuole saperne a lasciarmi in pace, mi ha portato ad essere quella che ora sono, che mi ha insegnato a non piangere per delle cose inutili, che mi butta giù ogni mattina, perché ho sempre un po' di speranza che lei sia con me.
"Sei riuscito a spegnere la sveglia finalmente." Lo prendo in giro, sempre tenendo gli occhi chiusi, per evitare di far uscire le lacrime
"Mi mancherai, Bianc." Dice, sstringendoli più vicina a lui.
Appoggio la testa sul suo petto, scoppiando in lacrime.
"Anche tu, Matt. Anche tu." Sussurro.
Dopo venti minuti ci stanchiamo e decidiamo di andare a fare colazione.
"Sai cosa mi mancherà di più?" Chiede lui, con un sorriso strafottente.
Io, non capendo, aggrotto la fronte e scuoto il capo leggermente.
"Mi mancherà svegliarmi per colpa dei calci." Scoppia a ridere, mettendo entrambe le braccia sulla pancia.
Metto il broncio incrociando le braccia al petto, poi scoppio a ridere anche io.
Arriviamo in cucina e, come al solito, Matt si stravacca sul divano con il telecomando in mano, e io preparo la colazione per entrambi.
"Matt, la colazione è pronta!" Urlo dalla cucina, siccome lui è in salotto.
"Grazie, sorellina." Mi ringrazia con un bacio sulla guancia e si siede al suo posto, mentre io appoggio la tazza sul tavolo.
Dopo alcuni minuti di silenzio, di punto in bianco gli chiedo:
"Mi chiamerai ogni tanto?"
"Certo! Come farei a vivere senza sapere i pasticci che combini?" Chiede lui scherzosamente.
"E io come farei a vivere senza le tue battute?" Dico ironica e, subito dopo, scopiamo a ridere.
Dopo una veloce occhiata all'orologio, Matt si alza e viene verso di me, abbracciandolo nuovamente.
"Devo andare, Bianc. Fai la brava." Dice sciogliendosi dall'abbraccio.
"Lo stesso è per te al college." Ribatto io.
Mi sorride un'ultima volta, prima di prendere le valige e chiudersi la porta alle spalle.
Ecco, ora sì che sono sola.
Non è vero! Ci sono io, risponde la mia coscienza.
Sveglia! Tu sei me!
Giusto...
E così passo tutto il pomeriggio: a pancia in sù a guardare il soffitto e a pensare a come sarà terribile questo anno senza mio fratello.
Ogni volta che avrò un problema, non potrò rivolgermi a lui, perché a me, dei miei problemi, piace parlare faccia a faccia.
Certo, c'è Azzurra, la mia migliore amica, ma non può stare a sopportarmi sempre, anche lei ha una vita.
A chi andrò quando la notte avrò lo stesso incubo? Questa è l'unica cosa che mi preoccupa veramente.
Di sicuro non vado da mio padre, perché lo odio. Per me è lui la causa della morte di mia madre, è lui che ha deciso quel giorno.
Il campanello suona.
Chi sarà? Non ho invitato nessuno.
Appena apro la porta, mi pento di essere scesa.
"E tu che ci fai qui?"
Ciao! Vi piace il primo capitolo? Scrivete nei commenti.
Allooooora... Chi sarà quella persona?
Boh, chi lo sa, lo scoprirete solo andando avanti.
Bene, ora devo andare a casa di una mia amica, quindi...
Ciaooooo
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Noi due per sempre|| Cameron Dallas
FanfictionBianca è una ragazza come le altre, solo che, a causa della morte della madre, diventa stronza, antipatica, acida e menefreghista, dolce e carina con suo fratello Matt e la sua migliore amica, Azzurra. Cameron è il solito ragazzo da una botta e via...