Il parco delle stelle

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heartcremisi

Un vento dolce e fragile arrivò improvvisamente da est, scompigliandoli i capelli, due curve di ricci che gli ricadevano sul viso facendogli improvvisamente prurito al naso.

Scostò con mano frettolosa i capelli capricciosi e per un attimo chiuse gli occhi.

Era sera, la luna stava calando timida e nel cielo lasciava spazio ad una buia notte d'estate.

Mika si lasciò andare e si distese sul telo da spiaggia che aveva sistemato con non troppa cura appena un'ora prima.

Lui e la sua famiglia avevano deciso di passare la notte in spiaggia a guardare le stelle cadenti, in quella notte che gli astronomi avevano dichiarato essere l'apice di quello spettacolo stellare.

- Quando arrivano le stelle? -

Mika si girò e vide il viso tondo e innocente del nipote rivolto verso l'alto, il naso all'insù e una paletta ricoperta di sabbia bagnata in mano.

- Tra poco riusciremo a vederle - rispose Mika. - Però prima devi mettere via i giochi. -

- Allora finisco subito il castello! -

Il bambino corse via, inciampando nelle piccole dune di sabbia e Mika sorrise. Adorava quel bambino, era un vero e proprio miracolo. Quasi sembrava impossibile, dopo tutto quello che era successo a sua sorella.

Sentì una mano posarsi sulla sua spalla e Paloma si sedette accanto a lui, su un altro telo, il sorriso stanco di una madre che riusciva finalmente a trovare un attimo di pace.

- Stanca? - chiese Mika.

- Un po' ma si sta bene, qui. Non c'è quasi nessuno oggi in spiaggia. -

- No, siamo in pochi. Mi aspettavo più gente. -

Rimasero in silenzio, a contemplare le onde del mare che danzavano sulla riva, gli occhi che ogni tanto salivano fino al cielo in cerca di meteore. La loro attenzione venne catturata poi dal piccolo bambino che ridendo aveva cominciato a distruggere parte del castello con il padre.

- Oh, no! Era così bello! - urlò Mika e il bambino rispose con un'altra risata. Il cantante si finse dispiaciuto ma forse il suo sorriso tradì le sue intenzioni.

- Adora distruggere i castelli - osservò Paloma.

- Finché distrugge solo quelli di sabbia va ancora bene. -

La donna rise, la testa che gli pendeva da un lato. Ci fu ancora un momento di silenzio e poi Mika si ritrovò a parlare ancora.

- Avete mai pensato ad avere un altro bambino? -

Paloma sembrò spiazzata, come se quella fosse una domanda che mai si sarebbe aspettata nella vita.

- Non ne abbiamo mai parlato - rispose. - Non so neanche se riuscirò ad averne un altro. È stato già un miracolo avere lui. -

Mika annuì, capendo appieno le sue parole, e silenzioso si portò le gambe al petto.

- Tu e Andy ne avete mai parlato? Di avere figli? -

Sorprendersi di quelle domande doveva essere una caratteristica di famiglia, perché anche Mika si ritrovò spiazzato.

- Qualche volta ma sempre parlando del futuro - rispose, le mani che tiravano il lembo dei pantaloncini corti. - Non credo sia il momento giusto, non ancora. -

- Prima o poi quel futuro dovrà arrivare. Chi dei due non è pronto, tu o lui? -

A volte odiava la capacità di sua sorella di leggerlo così liberamente, ma dall'altra parte ne era grato perché non tergiversavano mai intorno agli argomenti.

Decameron MidezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora