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Cappy 1:
Ero sull' aereo e stavo tornando a Tokio dopo aver passato 2 mesi a Londra. Stavo per addormentarmi quando, all' improvviso, il telefono iniziò a squillare; -Pronto, chi parla?-dissi con voce un po' assonnata-ho chiamato solo per dirti che ti verrà a prendere all'aeroporto per portarti a casa di un vecchio amico- disse una voce parecchio inquietante dall'altro capo del telefono, dopo di che la chiamata si interruppe, io non ci feci molto caso e continuai tranquillamente il mio viaggio. Arrivata all'aeroporto invece di trovare mio padre, come era stabilito, ad aspettarmi c'era un ragazzo dai capelli rossi e dagli occhi verde smeraldo, che mi fissava imperterrito e continuava ad avanzare verso di me, ad un certo punto lo persi di vista e continuai a camminare come se non fosse successo nulla,ma poco dopo senti delle mani sui fianchi e feci un balzo per la paura -Scusa, ci conosciamo?!- dissi con un tono irritato e intimorito-Forse non ti ricordi, io e i miei fratelli giocavamo con te da piccoli...cara Yui- a quel punto cominciai ad osservare più attentamente il suo viso e dopo un po' iniziai a ricordarmi di lui-Il tuo nome è Ayato, non è così?-dissi con tono un po' confuso-Bene per fortuna non ci hai messo molto a ricordarti di me!-disse lui con un non so che di sarcastico-sei tu che mi hai chiamata prima Ayato?! Mi hai fatta spaventare!!!-dissi io fissandolo con fare arrabbiato fisso nei suoi occhioni straniti-Chiamata...io non ho neppure il tuo numero, sono venuto qui perché sapevo che saresti tornata oggi e mi andava di fare un giro!e poi...-commentò il ragazzo un po' irritato dalla mia accusa,io senza pensarci lo interruppi-Mi spiace di averti accusato ingiustamente, ma mi aspettavo di trovare mio padre ad aspettarmi e invece...- non feci in tempo a finire la frase che lui era già pronto a ribattere-Ecco, se tu mi avessi lasciato finire la frase io ti avrei spiegato l'esatto motivo per cui sono qui,...tuo padre è dovuto partire per un impegno molto urgente e tu dovrai fermarti da noi per un po'!- questa frase per me era stata esaudiente e perciò mi limitai a rispondere con un semplice Ok.(anche se vivere in casa con 10 ragazzi non mi entusiasmava per niente!)

*

Arrivati a casa di Ayato cominciai ad intravedere gli altri ragazzi: Shuu, il più grande era comodamente sdraiato sulle scale a dormire; Reiji, il secondogenito, era seduto sotto un ombrellone ha leggere un libro a mio parere molto interessante; Kanato, il quarto figlio( secondo me il più inquietante), era seduto sul cornicione a parlare "allegramente" con il suo Teddy; Laito, il quinto, passeggiava con un ghigno stampato sulla sua faccia da ebete ; Subaru, il sesto e ultimo figlio, passeggiava tra le rose bianche del giardino intorno alla casa . Poi intravidi anche i quattro fratelli Mukami, i figli adottivi di un uomo che nella politica si faceva chiamare Sakamaki Togo e nella vita reale Karl Heinz: Ruki, il maggiore, leggeva insieme a Reiji; Yuma, il secondo, curava il suo piccolo orticello; Kou, il terzo, si riscaldava le corde vocali per un esibizione...credo; e Azusa, il quarto, era seduto su uno sgabello e puliva i suoi pregiati coltelli. Quando io e Ayato attraversammo il cancello principale della villa mi accorsi che tutti si erano messi a guardarci e stavano venendo verso di noi-Salve, mi scuso in anticipo per il disturbo che vi creo ma, vi assicuro che non era assolutamente in programma e...- all'improvviso smisi di parlare accorgendomi dei loro strani sguardi. Ayato vedendomi un po' a disagio mi incitò ad andare verso le scale, allora ci avviammo verso la porta e mi fece vedere la mia camera da letto che aveva una bellissima vista del roseto coltivato da Subaru. -Senti Yui...posso confidarti un segreto adesso?-mi disse lui con lo sguardo cupo-Certamente!-risposi io all'istante- Io...l'unico motivo per cui i miei fratelli hanno accettato di ospitarti qui è stato per accontentare me...-dopo questa frase ci fu un lungo momento di silenzio ininterrotto, si poteva sentire il senso di disagio intorno a noi, io lo guardavo con sguardo intenerito e allo stesso tempo molto stranito, mentre lui fissava il pavimento, ad un certo punto decisi di spezzare quel silenzio imbarazzante ed insopportabile-Per quale...motivo mi volevi qui?!-lui aspettò qualche minuto per rispondermi e poi mi disse-Io...io volevo che tu venissi qui perché,...io ti...ti- prima che potesse finire la frase nella stanza entrò Laito che iniziò subito a prendere in giro Ayato dicendo che si era innamorato di un ibrido, io rimasi scioccata da quelle parole e corsi via mentre Ayato continuava a fissare il pavimento con sguardo perso.

Angoletto dell'autorice:
Ciao a tutti ragazzi spero che il mio primo capitolo vi sia piaciuto almeno un pochino, è la prima volta che scrivo una fanfiction per cui sono un po' impacciata, se avete dei consigli sarò felice di leggerli in qualche recensione( anche le critiche se servono sono apprezzate)e nulla mi scuso per eventuali errori di battitura/ grammatica e buon divertimento.(per quanto riguarda la storia in alcune parti mi ha aiutata mia "sorella ")
Baci baci :3

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