Greta pov
Ore 11.00
"Ehi piccola, sei una dormigliona, alzati, andiamo a fare colazione." Come fa ad essere sempre così dolce con me? Comunque pensando ad altro, prima di scendere a fare colazione preferirei fare una bella doccia calda.
"Buongiorno amore" gli do un bacio.
" Preferisco fare prima una bella doccia e poi scendere, se non ti dispiace."
"Ovvio che non mi dispiace piccola, fai pure, ti aspetto qui"
Prendo l'intimo, dei vestiti e mi dirigo verso il bagno. Entro nella doccia, amo quando l'acqua calda scorre sulla mia pelle, è così rilassante. Mentre sono immersa nei miei pensieri, sento aprire la porta, sarà sicuramente Luca. Oddio, cosa ci fa lui nudo qui?Luca pov
Mentre Greta va a farsi la doccia, io decido di stendermi qui sul letto. Mi annoio parecchio. Decido di sfogliare quell'album di foto che avevamo usato ieri per inventare la scusa con i suoi genitori. Vedo tantissime foto in cui lei era davvero piccola. Oddio quant'era bella, ma anche adesso lo è. Ha gli stessi occhi verdi e gli stessi lunghi capelli castani. Adesso ha anche un fisico a dir poco mozzafiato. Ho un idea, e se facessi la doccia insieme a lei? No, no aspetta Luca, fermati, forse la metterebbe in imbarazzo. Alla fine decido di spogliarmi e andare verso il bagno, infondo non dovrebbe essere imbarazzata, se ieri si è concessa totalmente a me. Ripenso a ieri sera, la notte più bella della mia vita. Entro in bagno, vedo lei girarsi ed arrossire in un modo assurdo. Quant'è bella? Quanto? Mi avvicino verso di lei e la bacio.
Greta pov
Oddio, spero di non essere diventata tutta rossa in viso. Vedo Luca avvicinarsi, mi mette un pò in imbarazzo, ma infondo che motivo ho di averne? Bah, a volte sono strana.
" Lu-luca, cosa ci fai qui? Ti avevo de...." mi interrompe con un bacio.
"Lo so cosa mi avevi detto, ma scusami non sono riuscito a resistere, ti amo Grè" e mi da un altro bacio.
"Ti amo anch'io" e stavolta il bacio glielo do io.
Finiamo di fare la doccia, ci asciughiamo, rivestiamo e scendiamo giù in cucina.
"Buongiorno" dicono mamma e papà.
"Giorno" diciamo noi, li sento farfugliare qualcosa mmm.
"Sono proprio due piccioncini". Decidiamo di fare colazione nel bar vicino casa mia, ordiniamo due cornetti e due cappuccini. Sono le 12 forse è meglio tornare a casa.
"Ciao amore adesso vado, ti amo" dico, e gli do un bacio.
"Ciao piccola, a dopo."
Mentre torno a casa a piedi mi faccio delle domande. Sono davvero curiosa nel sapere quali siano le novità che mi aveva accennato la mamma ieri al cellulare. Decido quindi di accelerare il passo. Circa 5 minuti e arrivo a casa.
"Mamma, papà, siete in casa?" grido.
"Hei tesoro, siamo in cucina." mi dirigo in cucina e appena li vedo noto in loro uno sguardo abbastanza serio. Sto iniziando veramente a preoccuparmi.
"Tesoro, io e papà dobbiamo parlarti."
Sembrava che la giornata fosse iniziata bene e invece, speriamo non sia nulla di grave.
"Greta, dobbiamo trasferirci."
Alla parola trasferirci sembra mi sento male, mi viene da piangere, io non voglio. Resto per un paio di minuti in silenzio, in maniera impulsiva esco di casa e incomincio a correre, non si neanche io dove sto andando. Voglio stare un pò da sola. Alla fine decido di fermarmi al parco abbandonato. Forse ho sbagliato a venire qui. Questo posto è pieno di ricordi, i più belli che ho. Mi ricordo quand'ero piccola e venivo qui a giocare con Giulia e tantissimi altri bambini del mio quartiere, che adesso si sono trasferiti all'estero. Ci passavo pomeriggi interi qui. Sto pensando che forse sarebbe stato meglio far finire di parlare la mamma. Torno a casa e vado in cucina.
"Tesoro, neanche noi vogliamo trasferirci, ma ci hanno offerto un ottimo lavoro a Londra, non possiamo rifiutarlo, capisci?" anche la mamma ha le lacrime agli occhi, credo che non voglia andarsene neanche lei, invece papà è indifferente. Senza dire una parola vado nella mia stanza, mi buttò sul letto e incomincio a piangere come se non ci fosse un domani. Come farò senza di Luca? Senza Giulia? Senza le mie compagne? Non voglio pensarci. Piangerei ancora di più.
Sento bussare alla porta. "Greta posso entrare? Sono la mamma, apri per favore" sembra stia piangendo.
"Ok mamma aspetta".
Appena entra mi stringe in un abbraccio fortissimo, infondo le voglio bene, è pur sempre mia madre.
"Ti prego vieni con noi a Londra."
"Non lo so mamma, qui ho tutto, ho i miei amici, e poi ho Luca." Mi viene da piangere.
"Non preoccuparti, potrai venire qui ogni volta che vuoi." mi dice accennando un sorriso.
"Veramente? Posso?" la mamma sfoggia uno di quei sorrisi che ti trasmettono sicurezza.
"Ok mamma, ti prometto che ci penserò." dico facendo uno sorriso abbastanza falso, anche se potrò venire qui a trovare le persone che amo, mi sento morire dentro, non so se riuscirò a tenere una relazione a distanza con Luca, sempre se lui voglia, non è così facile come sembra.
"Ci trasferiamo settimana prossima, decidi in fretta."
La mamma sorride di nuovo ed esce dalla stanza. Cosa? Settimana prossima? No, no, non ci voglio credere, è troppo poco una settimana.
Che faccio lo dico a Luca subito? O no? Decido di chiamarlo.
"Luca vieni a casa mia, devo parlarti." dico singhiozzando.
"Cos'è successo piccola?"
"Vieni subito." riaggancio la chiamata. Sento suonare al campanello di casa. Di già? È stato velocissimo?
Apro la porta e appena entra mi da un abbraccio, mi sento al sicuro fra le sue braccia.
"Cosa succede amore?" dice lui preoccupato.
"Vieni, saliamo in camera mia così ti spiego tutto."Luca pov
Stamattina quando siamo andati al bar, vedevo Greta un pò distratta.. non diedi tanto peso alla cosa. Sto leggendo un libro bellissimo, si chiama "Divergent", spero davvero che Tris e Quattro si fidanzino. Proprio sul più bello mi arriva una chiamata.
<<<Piccola mia>>>
Rispondo, non mi da neanche il tempo di dire pronto.
"Luca vieni a casa mia, devo parlarti." Sta piangendo.
"Cosa succede amore?" Sto iniziando a preoccuparmi, cosa sarà successo.
"Vieni subito". Riaggancia la chiamata.
Cosa succede? Mi vesto rapidamente e in pochissimo tempo arrivo a casa sua.
Appena apre la porta vedo che ha gli occhi rossi. Ha pianto davvero tanto. Entro e le do un abbraccio. La amo.
"Cosa succede amore?" non riesco proprio a vederla in questo stato.
"Vieni, saliamo in camera mia così ti spiego tutto."
La seguo. Ci sediamo sul letto.
"La prossima settimana devo partire, io e i miei ci trasferiamo a Londra." dice piangendo.
Mi viene da piangere, sembra mi sia caduto il mondo addosso.
STAI LEGGENDO
Infondo siamo sotto lo stesso cielo.
RomanceGreta è una normalissima ragazza di 16. Sembra che la sua vita vada a gonfie vele, ha tutto ciò che ogni persona possa desiderare: amici, fidanzato, ecc... .Una serie di avvenimenti stravolgeranno questa sua vita perfetta, sia in negativo, che posit...