'Ehi pupa'

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Apro lentamente gli occhi, guardo Harrison che dorme accanto a me, mi fa spuntare un sorriso, continuo ad osservarlo, più lo guardo e più mi rendo conto di quanto io possa amarlo, continuo a guardalo, osservo le sue lentiggini, le sue labbra rosse carnose e soffici, mi avvicino più a lui.
'Quanto sei bello' dico con una voce leggera e tenera per non poterlo svegliare, osservo tutta quella bellezza in una persona sola.
'Mai quanto tu' mi risponde lui con una voce adorabile aprendo gli occhi e in una mossa semplice mi trovai lui sopra.
'Ti toccherà sposarmi' dice lui ridendo e baciandomi la fronte.
' Mi sa di sì' rispondo abbracciandolo forte a me.
'A che ora finisci oggi?' Mi chiede Harrison alzandosi dal letto.
'Non lo so, mi hanno detto che lavorerò qualche ora in più perché c'è tanta gente' gli rispondo io guadandolo
'Ok' mi risponde secco lui. Dopo la sua risposta vedo che scende giù, penso che stia andando in cucina.
Mi metto la sua maglia che era a terra dalla sera scorsa, scendo velocemente le scale per andare da lui.
'Amore mi dici che hai' gli chiedo io abbracciandolo da dietro.
'Volevo andare a cena fuori con te' mi risponde lui scocciato.
'Faremo un'altra volta' gli rispondo io con la faccia sulla sua spalla
'Se certo, è da quando lavori in quel albergo che dici così' mi risponde freddo.
' Certo ora colpa mia.' Mi stacco da lui e mi metto seduta sul tavolo
'Non è colpa tua, ma Klaudia non abbiamo bisogno che tu lavori, lo sai che hai tutto ciò che vuoi pure con i miei milioni' dice lui fiero di ciò che è e di ciò che possiede.
'Harrison lo sai che non è questione di soldi, ma sai che amo fare il mio lavoro, lo faccio per passione.' gli rispondo grandangolo ed ammirando i lineamenti del corpo scolpito alla perfezione.
'Si ok, ami più quello di me, tieni, ora vado dai ragazzi che hanno bisogno di me.' Mi dice lui lasciandomi un bacio sulla fronte.
In meno di 10 minuti Harrison è uscito di casa, non so più che farci con lui.
Faccio colazione da sola come la maggior parte delle mattine, poi si lamenta di me che non gli dedico mai tempo.
Sistemo la cucina, anche se da sistemare non c'è nulla perché Harrison è molto ordinato come ragazzo.
Vado in camera da letto, mi cambio, mi metto un paio di jeans a vita alta larghi color azzurro è una maglia bianca dell'armani.
Mi sistemo, prendo il borsone con la divisa ed esco di casa, mi dirigo verso il Sheraton on the Park.
'Signorina Klaudia prima di andarsi a cambiare vada nella camera 156, c'è il calciatore che le deve dire ciò che desidera mangiare' mi dice Martha alla hall.
Ah dio mi tocca andare nella camera del ragazzo misterioso, che persona pigra.
Prendo l'ascensore ed in meno di 3 minuti mi trovo al 5 piano, cerco la camera numero 156, finalmente la trovo, busso.
'I'm coming' dice una voce tenera dall'intero, il ragazzo arriva e mi ritrovo davanti un gigante biondo con 2 occhi bellissimi.
'Mi dica pupa' dice lui con tono malizioso per poi appoggiarsi alla porta
'Pupa un paio di cazzi, comunque che vuole da magiare, sono la cuoca di cui le hanno parlato' gli dico piuttosto scazzata.
'Oh è lei la famosa cuoca Klaudia, oh mi avevano detto che era giovane ma non così bella' esclama lui sorridendo.

The devil dressed like a daydream Where stories live. Discover now