Mi sedetti sulla panchina del parco giochi e poggiai le mani sulle ginocchia nude e leggermente livide. Diedi un morso alla mia mela guardando i bimbi divertirsi dondolando avanti e indietro sulle altalene cigolanti, pensai a come dovessero sentirsi liberi fingendo di volare come passeri. Era tutto così calmo e rasserenante, mi sentivo a mio agio in questo posto leggermente lasciato al caso, questo parco era la mia seconda casa. Un foglio volò poco lontano dalle mie scarpe, mi avvicinai per raccoglierlo. era un volantino pubblicitario di qualche nuovo negozio in città, mi rialzai e il mio sguardo venne catturato da una figura ferma alla finestra del palazzo difronte al parco giochi. Scostai una ciocca di capelli corvini dagli occhi e notai che Il volto della donna era per metà coperto da una deliziosa tendina bordeaux, che contrastava il giallo della facciata dell'edificio. Rimasi per un po' a guardare quella ragazza alla finestra, ero affascinata dai suoi capelli che ricadevano sull'unica spalla visibile, il mio cellulare vibrò costringendomi a distogliere lo sguardo dal palazzo. Anonimo: Ti taglierò a pezzetti e ti renderò la mia cena, sei arrivata alla fine sei tu la vincitrice. Rimisi il cellulare nella borsa e corsi via dal parco spaventata rivolgendo un ultimo sguardo alla finestra, era chiusa e le tende nascondevano l'interno dell'appartamento e non c'era più nessuna donna che mi guardava. La brezza mi sollevava la gonna corta e i sassolini si infilavano nelle mie ballerine durante la corsa, facendomi male ai piedi. Volevo solo tornare a casa.