|I think it's called "Clara"|

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You were the shadow to my light
Did you feel us?
Another star
You fade away
Afraid our aim is out of sight
Wanna see us
Alight
Where are you now?
Where are you now?
Where are you now?
Was it all in my fantasy?
Where are you now?
Were you only imaginary?
Where are you now?
Atlantis
Under the sea
Under the sea
Where are you now?
Another dream
The monster's running wild inside of me
I'm faded
I'm faded
So lost, I'm faded
I'm faded
So lost, I'm faded

(Faded - Alan Walker)

Clara, Clara, Clara...
Questo nome mi rimbomba nella testa incessantemente e mentre prendo la chitarra, inizio a suonare questa canzone.

"What's it called?"

"I think it's called 'Clara'."

Il Tardis, la mia vecchia amica e compagna, fa da spettatore e ascolta in silenzio questa triste melodia.

"Is it a sad song?"
"Nothing's sad untill is over. Then everything is".

Le note scorrono veloci, troppo veloci, come i ricordi che ho di lei, dei nostri viaggi, delle nostre avventure.
Riesco a rivivere tutto ciò, ma fa male perché non riesco a vederla, ho molti, troppi vuoti di lei.

"I know her name was Clara. I know we travelled together. I know we sat together in the cloisters and she told me something very important, but i have no idea what she said. Or what she looked like. Or how she talked. Or laughed. There's nothing there. Just nothing".

Sono sicuro di una cosa però, questa canzone sta finendo.
Clara te ne stai andando.

"Oh don't worry, I'm not going anywhere".

Non voglio che finisca, é come se suonando fosse qui... Come se non fosse mai andata via.

"I let Clara Oswald get inside my head. Trust me, she doesn't leave".

Ricordo che mi sono preso sempre cura di lei.

"I have a duty of care"

Avrei fatto qualunque cosa per lei.

"You'd go to hell if she asked".

Perché era giusto così.

Le ultime note riecheggiano nel Tardis, l'ultimo eco sta pian piano scomparendo.
Ora l'unico suono presente é il rumore dei miei passi mentre vado a posare con cura la chitarra.
La guardo e sorrido.

"The sad smile. It's a smile but you're sad".

Supero la console per salire le scalette, anche se mi fermo quasi subito per osservare attentamente ciò che é scritto sulla lavagna, posta alla fine di esse.

"Run you clever boy and be a Doctor".

Tutti dobbiamo andare avanti, anche se é difficile e pensiamo di non farcela.
Io sono il Dottore e quello che faccio sempre é correre e correre...

"Don't Run, stay with me".

Raggiungo l'appendiabiti e mi tolgo il cappotto nero sostituendolo con quello di velluto rosso.
Mi é sempre piaciuto questo cappotto -anche a Clara- , dico questo mentre mi aggiusto le maniche.
Sento il Tardis che ha qualcosa per me. Alzo lo sguardo e vedo un nuovo cacciavite sonico. Me lo lancia e lo prendo al volo. Quando lo aziono emette delle luci blu, é fantastico.
Ritorno alla console accarezzando e premendo i tasti fino ad arrivare alla leva. Con un colpo secco la abbasso e il Tardis fa quello che sa fare meglio, viaggiare e portami via in altri luoghi e in altri tempi.


"Same old, same old. Just the Doctor
in the Tardis".

faded | twelve & claraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora