«Predator Love»

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Alejandro fissava con le braccia incrociate il grande schermo sul quale stava venendo trasmessa l'ennesima puntata di "A tutto Reality: il tour". Puntata in cui, tra l'altro, sarebbe dovuto essere presente anche lui. Ma invece no, Chris aveva avuto la brillante idea di farlo "rapire" da Jack Lo Squartatore, o chiunque lo interpretasse.
Ed ora eccolo lì, solo sul grande jet che li aveva portati in giro per il mondo, ad osservare i suoi compagni atterrare a Londra con dei paracadute, ed avviarsi verso un enorme pullman a due piani.
Poteva solo sperare che Owen, Noah e Tyler - già, quei tre incapaci - non commettessero errori.
Una volta che ognuno ebbe preso posto, Chris iniziò a spiegare le regole della sfide, con il suo solito fare da sadico e strafottente presentatore qual'era, finché...

«Ehi aspetta, ma dov'è Alejandro?»

Ad aver pronunciato quella frase, era stata niente di meno che Heather Wilson, l'emblema di a tutto reality, la concorrente più furba ed attraente che Alejandro avesse mai avuto la fortuna - o la sfortuna, a seconda dei punti di vista - di incontrare. Quella stessa donna che, senza cuore, non perdeva mai occasione per incastrarlo e deriderlo, ora chiedeva, con preoccupazione evidente nei suoi bellissimi occhi grigi, dove lui fosse.

Chris, come aveva sospettato, liquidò la faccenda come se non ne sapesse nulla e passò oltre, parlando della sfida che, a breve, i concorrenti avrebbero dovuto affrontare.

Alejandro, tuttavia, non riusciva a staccare gli occhi dalla figura di Heather, le braccia incrociate sul petto ed un sorrisetto che man mano, iniziava a prendere posto sul suo volto.
Allora, era così che stavano le cose. Non che avesse avuto dubbi, si vedeva da un miglio lontano che Heather fosse cotta di lui; solo, non si aspettava un intervento così immediato e sincero.

E, a quanto pareva, non era finita lì;

Non appena Chris se ne andò, Heather si mise in ginocchio sul sedile, voltandosi verso Courtney e Gwen, una mano davanti alla bocca.
«Credete che stia bene?» la preoccupazione e l'ansia erano palpabili nella sua voce; tuttavia, non appena si rese conto di ciò che aveva appena detto, la calcolatrice si affrettò  a continuare: «Perché questo sarebbe un grosso vantaggio per... La nostra squadra!»

Gwen e Courtney, dal canto loro, non sembravano essersi accorte di nulla, ed iniziarono a parlare tra loro della strategia da adottare e di ricerche in merito a Jack Lo Squartatore, ignorando Heather quasi del tutto.

Alejandro riusciva quasi a vedere, attraverso lo schermo, le rotelle del cervello della giovane asiatica girare e girare, incontrollate, alla ricerca di una spiegazione.
Alla fine proruppe:
«E se invece cercassimo Alejandro?» fece, e al latino mancò un battito. Il suo cuore prese a battere all'impazzata, come non aveva mai fatto, ed un sorriso spontaneo gli occupò il bel viso. Fortuna che era solo, altrimenti avrebbe dovuto sorbirsi le prese in giro dei suoi compagni.

Intanto, Heather aveva aggiunto: «...Magari per scoprire se tutto questo è un suo complotto o se...»

Oh, Heather, non potevi trovare una scusa più azzeccata ed al contempo banale.

«Che ci pensino loro.» rispose seccamente Courtney,
incrociando le braccia al petto; dopodichè riprese a parlare con Gwen, come se niente fosse.

Alejandro, intanto, non riusciva a credere a ciò a cui aveva appena assistito; quando mai aveva visto, sul volto di quella splendida calcolatrice, qualcosa di lontanamente simile alla preoccupazione con cui aveva pronunciato quelle piccole, banali frasi, che però avevano avuto, per lui, un effetto immediato:
Ora, aveva la piena consapevolezza che Heather ci tenesse a lui.
E la cosa non avrebbe dovuto sorprenderlo: sapeva che era affascinante e di bell'aspetto, il classico bad boy a cui tutte le ragazze aspirano; doveva solo ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto, e basta.
Ma Heather... Lei aveva il potere di mandare all'aria tutti i suoi piani, solo parlando;
Gli faceva provare delle sensazioni che nessuna donna, finora, gli aveva fatto provare.
E la cosa era alquanto assurda, poiché Alejandro Burromuerto non era in grado di provare sentimenti, né tantomeno qualcosa di lontanamente simile all'amore.
"L'amore è una debolezza" si diceva sempre, quando gli toccava conquistare una bella fanciulla.
E lui ci aveva sempre creduto, a quella frase. E non aveva nessuna intenzione di essere l'ennesima vittima di Heather Wilson.
Era soltanto strategia, doveva solo continuare a fare il lavoro sporco, come aveva sempre fatto.

The Greatest Agony {Aleheather One-Shots}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora